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13 maggio 2022 Condividi

accessibilità inclusione

BUDD-e: un progetto a supporto dei cittadini con disabilità visive

Il progetto di ricerca BUDD-e è un programma che si impegna a migliorare la qualità di vita dei cittadini non vedenti con l’obiettivo di contribuire alla costruzione di una società più equa e inclusiva sfruttando al meglio le innovazioni tecnologiche.

 

La pandemia da SARS-COV2 ha impattato sulla vita di tutti in maniera significativa, modificando abitudini e il modo di interagire gli uni con gli altri e con lo spazio circostante. Tra le persone più colpite ci sono quelle con disabilità visive, considerate più a rischio di contagio per la necessità di contatto tattile con persone e spazi per potersi muovere e orientare con maggiore agio.
Private quindi del tatto queste persone hanno visto ancora più limitata la loro autonomia e qualità di vita.

L’isolamento è stato ancora più severo per chi ha disabilità visive più o meno gravi. In Italia sono circa 2 milioni di cittadini, mentre a livello globale si tratta di circa il 4% della popolazione. Una “fetta” importante di società per la quale la tecnologia potrebbe giocare un ruolo importante per migliorare la qualità di vita.

Come sfruttare l’innovazione tecnologica per garantire l’accesso autonomo e in sicurezza a diversi ambienti, come un centro commerciale, un museo, un ospedale e, o addirittura una pista di atletica?

Migliorare la qualità di vita dei cittadini con disabilità visive attraverso la possibilità di fruire di questi e altri spazi in maniera autonoma e sicura è l’ambizioso obiettivo del progetto di ricerca multidisciplinare “BUDD-e” (Blind-assistive Autonomous Drive Device), risultato tra i vincitori del bando Polisocial Award – Edizione 2021, il programma di impegno e responsabilità sociale del Politecnico di Milano finanziato con i fondi 5 per mille.
BUDD-e è un innovativo sistema persona-robot basato su un droide a guida autonoma, ideato in base alle esigenze specifiche di persone non vedenti o ipovedenti e alla progettazione degli spazi affinché siano accessibili grazie alle funzionalità dello stesso robot. BUDD-e contribuirà alla costruzione di una società civile più equa e più inclusiva. BUDD-e sarà in grado di guidare e supportare la persona non vedente o ipovedente durante le sue attività quotidiane – inclusa la possibilità di trasportare beni –, mantenendo i profili di velocità e/o traiettoria richiesti, trasmettendo informazioni rilevanti sul percorso tramite segnali acustici ed evitando collisioni,

Il progetto di ricerca della durata di 15 mesi e coordinato dai Professori Marcello Farina del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria e dal Prof. Emanuele Lettieri del Dipartimento di Ingegneria Gestionale – è caratterizzato dall’integrazione di più competenze distintive del Politecnico di Milano, che spaziano dall’ingegneria all’economia-gestionale, dall’architettura al design dei servizi.

Il gruppo di ricerca potrà contare sul coinvolgimento di partner quali l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (UICI), la Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano (ICM) ONLUS, la ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, DISABILINCORSA ONLUS, il Gruppo Sportivo Dilettantistico GSD Non Vedenti Milano (NVM) ONLUS, Tactile Vision ONLUS, la ASP Golgi Redaelli, YAPE S.r.l. e infine POLIMISPORT.
Infine, il progetto avrà la supervisione clinica e scientifica del Dott. Luigi Piccinini del IRCCS Medea.

Il team di ricercatori del Dipartimento di Ingegneria Gestionale, guidati dal prof. Emanuele Lettieri e dall’Ing. Andrea Di Francesco, in particolare sarà impegnato nella valutazione dell’impatto sociale generato dal progetto BUDD-e attraverso lo sviluppo di una metodologia specifica che consenta di coglierne le specificità.

 

Per maggiori informazioni:
Sito ufficiale di progetto BUDD-e e sito del Laboratorio E4Sport del Politecnico di Milano.


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