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Educazione e policy: al Politecnico di Milano il XXXIII Meeting AEDE riunisce esperti da tutto il mondo
Il 26 e 27 giugno 2025, il Politecnico di Milano ha ospitato il 33° Meeting AEDE, evento internazionale che ha esplorato il legame tra ricerca, pratica educativa e decisioni politiche. Oltre 110 esperti da 77 atenei hanno discusso sfide globali e soluzioni per sistemi scolastici più equi ed efficaci.
Il 26 e 27 giugno 2025, la POLIMI School of Management del Politecnico di Milano ha ospitato il meeting annuale dell’ Associación de Economía de la Educación (AEDE) – Università di Zaragoza (Spagna) – che ha riunito oltre 110 ricercatori ed esperti provenienti da 77 atenei di tutto il mondo.
Giunta alla sua 33esima edizione, la conferenza rappresenta dal 1992 uno spazio di riflessione e di discussione a livello internazionale sul ruolo dell’istruzione nella vita economica e sociale dei singoli Paesi, da numerosi punti di vista.
Al centro del dibattito, come evidenziato in apertura dal Prof. Tommaso Agasisti, docente del Politecnico di Milano, un tema cruciale per il mondo della ricerca e della politica educativa: come costruire ponti solidi tra evidenza scientifica, pratica didattica e decisioni di policy.
All’interno di un contesto in cui il lavoro di analisi dei dati, la costruzione di modelli rigorosi e l’elaborazione di risultati solidi da parte della ricerca rischia di rimanere confinato nel circuito accademico, il Meeting AEDE si pone come un luogo privilegiato di dialogo tra ricerca e decisione politica.
All’interesse accademico dell’evento si unisce dunque l’impegno concreto degli organizzatori e dei partecipanti a trasferire alla società civile e ai decisori pubblici i principali spunti e risultati emersi dal dibattito. L’obiettivo finale è approfondire la conoscenza del sistema educativo e contribuire all’orientamento delle politiche educative in tutte le loro dimensioni per migliorare davvero i sistemi educativi a livello globale.
Per raggiungere tale ambizioso obiettivo, fondamentale, oltre alla condivisione delle numerose esperienze, è stato favorire la comprensione di come funzionano le istituzioni nei vari Paesi di provenienza, come essi affrontano le sfide quotidiane delle politiche educative e quali sono gli spazi di interazione con il mondo della ricerca.
Durante le plenarie, Roberto Ricci di INVALSI, Carmen Tovar di INEE – Spagna e Miguel Urquiola della Columbia University – tra i maggiori esperti nell’ambito dell’economia dell’istruzione e della valutazione educativa – hanno offerto riflessioni di ampio respiro sui trend globali dell’istruzione, come la trasformazione digitale, le riforme dei curricula e le disuguaglianze sistemiche.
Le sessioni parallele hanno poi affrontato in profondità diverse tematiche:
- le disuguaglianze educative, analizzando come genere, status socioeconomico e contesto influenzino l’accesso e i risultati scolastici;
- i determinanti della performance scolastica, esplorando fattori ambientali, sociali e organizzativi che incidono sull’apprendimento;
- la valutazione delle politiche educative, con l’uso di dati internazionali e strumenti quantitativi per misurare l’efficacia degli interventi;
- il rapporto tra istruzione superiore e mercato del lavoro, evidenziando come l’università influenzi occupabilità e sviluppo professionale;
- il benessere e le competenze non cognitive, riconosciuti come elementi centrali per il successo formativo e la crescita personale degli studenti.
Il XXXIII Meeting di AEDE ha confermato l’importanza di un dialogo internazionale, basato su dati e ricerca empirica, per guidare l’evoluzione dei sistemi educativi, e messo in evidenza come le politiche scolastiche debbano tenere conto non solo delle performance, ma anche dell’inclusività, dell’equità e del benessere degli studenti per costruire un’istruzione più giusta ed efficace.