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13 settembre 2021 Condividi

DBI international relations

Le porte del MIP riaprono alle “Doing Business in Italy”

È stato un piacere, alla fine di agosto, poter nuovamente accogliere in presenza i partecipanti delle Doing Business in Italy. Questi programmi di formazione internazionali sono ormai una tradizione del MIP, che da anni organizza degli study tour personalizzati dedicati ad executive e studenti, con l’obiettivo di fornire un’esperienza che combini contenuti didattici di eccellenza con l’esperienza diretta e le conoscenze del mercato e del sistema di produzione italiani.

Lezioni frontali, visite aziendali e interventi di manager si alternano per fornire un’occasione di crescita completa e di valore.
Un formato che la nostra Scuola ha dovuto rivedere nell’ultimo anno, come conseguenza delle limitazioni dei viaggi internazionali a seguito della pandemia.
Complice la forte expertise del MIP del distance learning, siamo riusciti a portare in digitale le Doing Business in (DBI), permettendo agli studenti delle università partner di continuare a confrontarsi con le realtà del business italiano.
Nonostante il successo delle Digital DBI – così sono state ribattezzate queste versioni “a distanza” – è stata una grande gioia per la nostra scuola poter accogliere nuovamente in presenza gli studenti della Nyenrode Business Universiteit e di ESSEC Business School, che hanno rispettivamente partecipato ai programmi “Digital Transformation & Innovation in the Italian Luxury Framework” e “The New Frontiers of Industry 4.0 & Italian Luxury Brands”.

Due esperienze con un focus sul lusso, ma caratterizzate da approcci diversi.Infatti, gli studenti di NBU – il cui programma di tre giorni metteva in primo piano il legame tra il tessuto imprenditoriale, incluso quello del lusso, e i temi della trasformazione digitale e dell’innovazione – alle lezioni in aula si sono aggiunte un’esperienza nel laboratorio PHEEL, un tour di Milano e le visite a un’azienda produttrice di Parmigiano Reggiano e alla Pagani Automobili.

Per quelli di ESSEC – più interessati all’industria 4.0 e con a disposizione cinque giorni – invece si sono aperte le porte del MADE – Competence Center Industry 4.0, oltre che quelle di alcune aziende come Intercos, Bosh, Cosberg, Ermenegildo Zegna, Valentino e Dallara.


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