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21 gennaio 2022 Condividi

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Networking: liberare il “genio” dalla lampada e guidarlo con metodo per il proprio successo

| Author: Marco Vigini - Founder Bnet2Connect | Direttore Placement in Orienta | VP in Aidp

Questa è l’immagine che ho voluto utilizzare, anche per il mio sito, per trasferire l’essenza e complessità di gestire il proprio network, vero e proprio asso nella manica per il nostro successo professionale.

Il networking è il nostro capitale sociale, il più grande e intangibile asset che ognuno di noi ha e oggi, mai come prima nella storia dell’umanità, è in grado di fornirci risorse cruciali per la nostra vita, professionale (oltre che personale).

Per comprenderne la “potenza” mi fermerei un attimo a pensare a quanta ricchezza possiamo attingere grazie al sistema, spesso complesso, delle relazioni in cui siamo inseriti: possiamo apprendere, arricchirci in termini di nuove informazioni, acquisire nuove idee/stimoli, attingere a nuove risorse cui non avremmo mai pensato, conoscere interlocutori che potrebbero diventare cruciali per la nostra crescita, creare sinergie/alleanze/partnership, trovare risorse e la lista… potrebbe proseguire di molto.

La metafora del genio della lampada è emblematica: abbiamo la necessità di guardare dentro il nostro contenitore di relazioni, comprenderne l’essenza e le logiche e capire come sbloccarne l’enorme potenzialità.

Se non liberiamo il genio – cioè il potenziale delle reti sociali intorno a noi – tutto rimane immobile e si rimane spettatori passivi e dormienti, incapaci di creare valore per sé e il nostro ecosistema.

La prevalenza delle persone non è consapevole della potenzialità e ricchezza delle relazioni intorno a sé, non mappa le relazioni/circuiti che ha e ancora meno lo fa con quelle del proprio interlocutore, non cogliendo gli invisibili “dot” che sono lì per essere connessi e creare nuove sinapsi/opportunità.

A noi la responsabilità e il “potere” di utilizzare al meglio le nostre relazioni, ma per ottenere di più dobbiamo avere una visione più alta e non meramente utilitaristica/opportunistica.

Se la vita personale/professionale non ci sta dando le esperienze che desideriamo vuole dire che dobbiamo fare nuove scelte relazionali e cambiare approcci e creare nuova energia relazionale intorno a noi.

Oggi per la prima volta nella storia dell’umanità abbiamo a disposizione un secondo braccio armato del networking, quello online: viviamo in un contesto trainato dai social e accelerato in modo esponenziale dal digitale e in questa faticosa (in alcuni casi dolorosa) fase post pandemica ci siamo “finalmente” resi conto di quanto siamo profondamente interconnessi e interdipendenti.

I social e LinkedIn ci hanno dato la possibilità di superare, con un semplice click, i vincoli cognitivi che caratterizzano le dimensioni umane: se Dunbar ci dice che possiamo mantenere fino a 150 relazioni stabili continuative (che poi è la dimensione media dei gruppi sociali nella storia dell’umanità) i social ribaltano il paradigma e ci raccontano qualcosa di profondamente diverso.

Nelle piattaforme le relazioni cosiddette deboli, oltre ad essere di gran lunga le prevalenti, non solo non si spezzano ma si rinnovano e possono rimanere sempre attive: con un altro click posso collegarmi con chiunque e trasformare un collegamento online con uno/a sconosciuto/a prima in un caffè e poi in una solida relazione professionale grazie ai contenuti, valori e interessi che ogni giorno si espongono in vetrina e che richiamano un pubblico che ha affinità e/o interessi vicini ai nostri.

Tenere relazioni sui social non è a costo zero perché richiede la risorsa più preziosa che abbiamo, il tempo, il più bel dono che possiamo fare alla nostra rete.

E allora doniamo del tempo per fare networking e diamoci del tempo per rafforzare questa metacomptenza: aspettarci che la crescita del nostro network dipenda dagli altri è l’errore più grave che potremmo commettere.

Per prepararsi ad un 2022 ricco di valore qui di seguito 5 pillole per un lifelong networking journey e per mantenere elasticità e aggiornata questa meta competenza.

  1. Stabilisci connessioni nuove, periodicamente, con cadenza regolare regalando sempre gentilezza/sorrisi alle persone che incontri e ricambia i doni ricevuti;
  1. Coltiva ogni giorno il tuo network e ingaggia la tua rete, sii sempre pronto a raccontare la tua storia con occhi nuovi e a raccogliere feed back e input preziosi;
  1. Cura la tua immagine e brand, attraverso la tua rete: se non sei tu ad andare verso gli altri, saranno loro a venire da te e questo grazie ai contenuti di valore che promuovi e pubblichi, vera calamita per l’attenzione del tuo pubblico;
  1. Costruisci la tua tribe di sostegno e confronto e sii sempre “open” network per cogliere le infinite possibilità che si celano nella tua rete;
  2. Segui e circondati di persone che fanno networking, osservandone modalità e approcci e poi crea il tuo stile.

E se l’universo relazionale non è mai qualcosa di fisso e immutabile ma una dinamica fluttuante tra più persone è bene ricordarsi che il dono è il più potente abilitatore di nuove alchimie relazionali.


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