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30 novembre 2021 Condividi

career career leader

Progetta il tuo futuro con il Personal Branding

In questo articolo vogliamo proporre un esercizio rapido e innovativo per imparare a progettare la propria carriera.

Il presupposto principale è che in questa epoca di incertezza e complessità il concetto stesso di carriera è ormai messo in discussione. Il termine “carriera” infatti, nella sua etimologia, rimanda alla carreggiata, ai binari, ad un percorso predefinito, chiaro, da percorrere in modo lineare, possibilmente in modo scorrevole e veloce. Aspettarsi una carriera in questi termini è sempre meno probabile. Si riducono sempre di più infatti i periodi di tempo dove le condizioni rimangono sufficientemente costanti per garantire una certa stabilità, né percorsi lineari e predeterminati, neppure all’interno delle aziende o nei confini delle professioni tradizionali. Insomma, quella che oggi ci troviamo a dover gestire sono sempre di più “carriere senza carriera”.

Ciò porta con sé una conseguenza importante: la fine della pianificazione di carriera così come la conoscevamo. In questo contesto occorre quindi passare da un modello di sviluppo professionale tradizionale ad un paradigma più moderno e in linea con i tempi: l’innovazione professionale.

L’obiettivo? Avere un obiettivo!

Ottengo un riscontro di tutto ciò quasi quotidianamente. Quando infatti lancio la sfida agli studenti di dirmi come si vedono al termine del Master, molti di loro si rivelano senza un vero obiettivo di carriera. Non hanno infatti un obiettivo nel formato SMART tanto amato dai career coach. Hanno al massimo uno scope, un perimetro, una direzione, un ambito di sviluppo.

Del resto la disarmante verità è che nella carriera contemporanea il vero obiettivo è quello di avere un obiettivo o, meglio, imparare a progettare quello più adeguato, coerente e appagante. Ma come fare?

Personal Branding

Uno degli esercizi di design più apprezzati che proponiamo sia nei master sia nei programmi di sviluppo dei talenti delle aziende, è quello di farlo applicando il paradigma del Personal Branding in una modalità che potremmo definire agile. Di fatto si tratta di scegliere un obiettivo, direzione e ambito, anche non ben definito, e di prototipare una vera e propria strategia di Personal Branding coerente con esso. L’idea è quella di generare preziosi apprendimenti andando a verificare fattibilità, credibilità e rilevanza, ad esempio rispondendo a domande tipo:

  • Posso realmente propormi per quella posizione?
  • Ho tutte le competenze necessarie sulla carta?
  • Posso raggiungere le persone che devo influenzare?
  • Sono sufficientemente credibile per la posizione in questione?
  • Riesco a differenziarmi e ad emergere concretamente dal rumore di fondo?
  • Sono in grado di far percepire il mio valore adeguatamente?
  • Ciò che prometto è rilevante per loro?

Progetta, testa, apprendi

Il processo a grandi linee è il seguente:

  1. Si sceglie un obiettivo plausibile, anche vago, ad esempio ottenere una posizione specifica in un certo ambito, attrarre progetti o clienti di una specifica tipologia.
  2. Si prototipa “sulla carta” una strategia di Personal Branding coerente con l’obiettivo in questione. Ciò facendo mente locale sui concetti fondamentali del Personal Branding: pubblico di riferimento (le ad esempio persone da influenzare), valori e visione professionale, specificità della professione svolta e approccio lavorativo potenziali, competenze e punti di forza, competizione, elementi di differenziazione, etc. Molte delle domande coinvolte in questa attività saranno utili a far mente locale su elementi importanti sulla fattibilità  e concretezza dell’obiettivo in questione.
  3. Ci si fanno le domande di cui sopra magari compiendo anche opportune verifiche di validazione. Ciò ad esempio tramite piccoli esperimenti, quali interviste, attività di networking, partecipazione ad eventi, test, assessment, etc.
  4. Si identificano eventuali mancanze in termini di inclinazioni, competenze necessarie e certificazioni: la conseguenza di ciò è quella di sviluppare un piano di sviluppo professionale coerente con i propri obiettivi di immagine professionale!

Nel caso il lavoratore può valutare se progettare e attivare una serie di attività di comunicazione e ingaggio del proprio pubblico. Come è ben noto ormai oggi tipicamente avvengono online e che spesso possono coinvolgere un uso attivo di LinkedIn. Va da sé che solo grazie ad una concreta attivazione per prova ed errore della strategia possono essere tratti i più importanti apprendimenti. Ciò grazie ai preziosi feedback ricevuti in tempo reale dalla Rete.

Il Digital You Canvas

Il Digital You Canvas è lo strumento ideale per fare questo esercizio. Grazie ad esso è possibile prototipare rapidamente la propria strategia di Personal Branding e sviluppare una presenza digitale coerente con i propri obiettivi. Con il Canvas è possibile individuare tutti gli elementi strategici citati sopra e comprendere come sviluppare un’identità digitale che sia coerente con quella reale.

L’idea è quella di mappare in maniera visuale uno specifico processo in una sola pagina, suddivisa in blocchi logici relazionati tra di loro e favorendo una fertile visione d’insieme. Questa favorisce la chiarezza, la generazione di nuove idee e permette di comprendere nuove relazioni tra elementi noti e meno noti. Mette anche in evidenza eventuali aspetti da sviluppare e priorità e soprattutto offre una mappa per garantire un strategia di Personal Branding autentica e coerente.

Questo strumento di pensiero visuale è incluso fisicamente al libro Digital You pubblicato da Hoepli scritto insieme all’autore statunitense William Arruda, di fatto il massimo esperto internazionale di Personal Branding.

È possibile scaricare gratuitamente la versione completa del Digital You Canvas, che include i testi guida nei blocchi e tutte le istruzioni per l’uso, presso il sito divulgativo PersonalBranding.it [https://www.personalbranding.it/digitalyou].


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