OBC workshop
Ricerca, impatto e collaborazione: alla POLIMI School of Management il confronto internazionale sugli Outcomes-Based Contracts
Come ripensare la progettazione e il finanziamento dei servizi pubblici per affrontare sfide complesse come la salute, l’educazione o la rigenerazione urbana? Alla POLIMI School of Management un workshop dedicato agli Outcomes-Based Contracts (OBCs)
Il 29 e 30 maggio 2025 la POLIMI School of Management del Politecnico di Milano ha ospitato l’Outcomes-Based Contracts Workshop, un evento internazionale che ha riunito oltre 30 tra accademici e professionisti da tutta Europa – e non solo – organizzato dal centro di ricerca TIRESIA.
Al centro del confronto: i contratti basati sui risultati – noti come Outcomes-Based Contracts (OBCs) – e il loro potenziale nel generare maggiore efficacia, innovazione e impatto sociale nella gestione delle politiche pubbliche. Per OBCs si intende un meccanismo contrattuale che lega il finanziamento al risultato, che sposta l’attenzione dall’output al risultato nel lungo periodo.
Le partnership tra attori eterogenei sono sempre più studiate come meccanismi per rendere operative strategie volte ad affrontare le grandi sfide globali, come delineato dall’Agenda 2030 (SDG 17). In questo contesto, gli OBCs, tra cui rientrano i Social Impact Bonds (SIBs) e le iniziative Pay-for-Success, si stanno affermando come forme innovative di collaborazione tra settore pubblico e privato, con l’obiettivo di affrontare problemi complessi e sistemici. Questi strumenti contrattuali mirano a riformare i servizi pubblici, coordinando finanziamento, gestione ed erogazione attraverso partenariati orientati ai risultati. Collegando le risorse finanziarie ai risultati raggiunti, gli OBCs pongono al centro delle negoziazioni tra gli stakeholder la valutazione della performance e della creazione di impatto pubblico.
L’Outcomes-Based Contracts Workshop è senz’altro un segnale di interesse verso queste tematiche. Durante le sessioni, sono stati presentati contributi teorici e metodologici che hanno esplorato le diverse prospettive degli attori coinvolti: dal ruolo delle imprese private nella sostenibilità, alle logiche ibride nei processi di investimento, fino all’analisi dell’impatto sociale e dei meccanismi contrattuali più efficaci. Particolare attenzione è stata dedicata al ruolo delle pubbliche amministrazioni come orchestratori di ecosistemi di innovazione sociale, mettendo in luce come gli OBCs possano abilitare nuove forme di governance partecipativa e territoriale.
Durante le due giornate di workshop, i partecipanti hanno condiviso casi studio e ricerche empiriche su come gli OBCs possano migliorare l’accountability e l’efficienza dei servizi pubblici. Numerose le esperienze discusse, provenienti da contesti differenti – dal Regno Unito al Sudafrica, passando per l’Italia e il Ghana – tra cui l’Education Outcomes Fund, attivo in diversi Paesi africani per migliorare l’accesso e la qualità dell’educazione prescolare, e il progetto pilota italiano TOUCH, volto a creare un fondo regionale per contrastare la dispersione giovanile.
Il workshop ha rappresentato un’importante occasione per rafforzare una comunità internazionale di ricerca e pratica, condividere esperienze emergenti e riflettere su nuove modalità di collaborazione tra pubblico, privato e terzo settore per generare valore sociale. Un confronto che ha confermato quanto sia urgente – e possibile – innovare i meccanismi di finanziamento e gestione delle politiche pubbliche, mettendo al centro i risultati e l’impatto per le persone.