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24 maggio 2021 Condividi

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Sul concetto di Opportunità nel mondo del lavoro

| Author: Erika Ortu, Career Development Center Manager

Per scelta, nel mio percorso professionale, mi sono occupata delle carriere delle persone, prima supportando le imprese a identificare il candidato ideale, e ora, lavorando a servizio di chi ha deciso di investire su di sé per la propria crescita lavorativa.

Ho usato spesso la parola opportunità per presentare, in qualità di selezionatrice, una job description ai miei candidati o per offrire un feedback nel mio ruolo di Career Coach rispetto a bivi professionali da intraprendere.

Spesso oggi, e ancora di più con il dipanarsi dell’emergenza, ho sentito usare  dalle persone questa parola – opportunità- con i significati più disparati- Spesso alludono proprio a un’assenza di opportunità, come se queste fossero semplici commodity da acquistare, senza invece chiedersi se ciascuno di noi può essere un generatore di “finestre sul mondo” per sè stessi,  per la propria azienda e per la comunità.

È raro che la parola opportunità venga pronunciata senza ricadere nel cliché motivazionale. Viene spesso usata per palesare un desiderio, in cui sovente manca  un vero e proprio disegno strategico relativo al proprio percorso di carriera, oppure per evidenziare scenari forieri di criticità.

In questo scenario, parlare di opportunità significa cambiare  paradigma. Dobbiamo  accogliere un sistema che contempli la responsabilità del singolo e non solamente delle organizzazioni e delle imprese come unici player capaci di cambiare la sorte professionale di professionisti e manager.

L’opportunità, per diventare massima espressione della possibilità umana, non può essere considerata come uno stato finito e non ripetibile, una condizione statica in cui si crea un connubio fatto di occasione fortuita unito a serendipità.  .

E in un momento di complessità di mercato come questo, in cui le caselle degli organigrammi non si moltiplicano ma si trasformandola domanda da porci è: “in che modo possiamo creare valore e contribuire attraverso i servizi di consulenza di carriera (per fare leva sul classico ciclo “demand and supply”?”

In questa direzione si inserisce la nuova struttura del programma di orientamento e sviluppo professionale, e dei relativi Career Services, costruito all’interno del MIP, la Business School del Politecnico.

L’approccio adottato implica dover ripensare il concetto di employability e e di “placement” – ovvero il candidato giusto al posto giusto.

Nello specifico, l’innovazione consiste nel dare agli studenti un ruolo in prima linea. Grazie allo sviluppo e il rinforzo di un set di competenze specifico, le “Career Management Skills”. Oggi anche la  comunità EU, riconosce queste skill quali capisaldi per governare con successo la dinamicità del mercato del lavoro, che in momenti di crisi come l’attuale pandemia, evidenzia il suo essere imprevedibile.

La sfida di “muoversi” in modo efficace entro un contesto, come quello del mercato del lavoro, in continuo cambiamento, mette la forza lavoro- professionisti, manager, executive/imprenditori – di fronte all’esigenza non solo di affrontare i cambiamenti, ma di apprendere a leggere e anticipare scenari evolutivi al fine di costruire, , “alternative di carriera”. In tutto questo gli studenti giocano un ruolo attivo, partecipando all’individuazione disentieri non ancora battuti e potenziando le “occasioni” di incontro create dal MIP con il mondo delle imprese.

Vedere spiragli di possibilità da trasformare in vantaggio competitivo, generare condizioni per costruire un passo verso il cambiamento, intuire l’invisibile e usare ciò che si ha a disposizione in modo strategico ha a che fare molto con i concetti di visione, imprenditorialità e leadership. In particolar modo questo implica poter applicare all’individuo quei metodi rigorosi, come strategia e design thinking, che vengono solitamente riservati al business.

Imprenditore non è solo colui che dà vita ad una azienda; può esserlo ognuno di noi, nei diversi ruoli disponibili. Imprenditore è chi costruisce contributi di valore per i propri interlocutori, dirige le attività che lo coinvolgono arrivando a traguardi che sembravano impossibili.

Le persone con cui ho lavorato e che sono riuscite a interiorizzare questi principi come linee guida per un continuous improvement di sé hanno fatto germinare meravigliosi fiori in campi aridi sui quali nessuno avrebbe investito nemmeno una semina senza certezza del raccolto.

Opportunità è anche questo: navigare nell’incertezza del risultato continuando a dare forza alla linea direttrice che abbiamo intravisto, essere disposti ad ogni sforzo, moltiplicando occasioni o gettando ponti per spingersi verso orizzonti mai esplorati.


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