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17 marzo 2021 Condividi

Bovisa-Goccia campus distribuito

Da nord a sud. Il campus distribuito del MIP prende vita

Partendo dal Campus Bovisa, cuore nevralgico della Scuola, il MIP si espande sul territorio nazionale dando vita a hub locali distribuiti tra Veneto, Lazio e Puglia. L’obiettivo è valorizzare la vocazione all’innovazione digitale e offrire a studenti e professionisti luoghi di formazione, studio e di incontro. E in autunno aprirà anche una nuova sede sui Navigli

Digitale, distribuito, innovativo: sono i tre aggettivi che descrivono il 2021 del MIP Politecnico di Milano. Se da una parte, infatti, la business school continuerà a puntare sulla formazione digitale, punto di forza riconosciuto ormai a livello internazionale e certificato da diversi ranking, dall’altra mira a rafforzare la propria presenza fisica su tutto il territorio italiano, da nord a sud: «In questi anni ci siamo accorti che la formazione digitale, pur con tutti i suoi vantaggi, non ha annullato il bisogno di spazi fisici, anzi», spiega il Dean Federico Frattini. «Per questo, partendo dal nostro cuore nevralgico che è rappresentato dal Campus della Bovisa, abbiamo pensato di creare degli spazi che consentiranno ai nostri studenti di frequentare momenti di formazione dedicati, di lavorare in gruppo o vivere in presenza una serie di attività esperienziali che completano la nostra offerta formativa. In questi mesi stanno prendendo vita una serie di hub locali distribuiti tra Veneto, Lazio e Puglia, oltre a un nuovo spazio milanese situato sui Navigli».

 

La concretezza degli hub, l’innovazione del digitale

È l’idea di campus distribuito che prende forma: il MIP come business school innovativa, basata a Milano ma presente anche in altri territori. «Il campus di Milano della Bovisa rimarrà il centro nevralgico della nostra business school. Il progetto Bovisa-Goccia infatti rafforzerà ancora di più la vocazione all’innovazione del nostro Campus e permetterà alla nostra Scuola di beneficiare di enormi sinergie e opportunità di scambio», precisa Frattini, «ma entro pochi mesi potremo contare su ulteriori diramazioni, veri e propri punti di contatto disseminati sul territorio italiano». Ognuno degli hub risponderà alle diverse esigenze che scaturiscono dalla loro collocazione geografica. «Pensiamo ai bisogni degli studenti, ovviamente, ma anche a quelli delle aziende, che sono uno stakeholder molto importante per il MIP. Gli spazi fisici danno concretezza a queste esperienze. Inoltre, questi nodi saranno collegati tra loro dal layer costituito dal digitale».

La strategia di rafforzamento mira a raggiungere un numero sempre maggiore di studenti, professionisti e aziende, e ha l’obiettivo di condividere con loro le conoscenze, le competenze e i modelli di formazione, relazione e collaborazione che già contraddistinguono l’hub di Bovisa.

 

A ciascun polo la sua identità

L’obiettivo è ambizioso; per concretizzarsi, punterà sulle partnership con delle realtà locali di eccellenza. In Puglia, per esempio, verrà creato un nuovo polo di alta formazione, in sinergia con UniVersus, Consorzio del Politenico di Bari: «Già tra ottobre e novembre verranno avviati corsi executive che si avvarranno di una faculty mista, mentre dal 2022 cominceranno i master rivolti a figure più junior». Il Veneto, invece, vedrà il coinvolgimento di Istituti Filippin La Salle, mentre a Roma si attiverà una collaborazione con la John Cabot University e una serie di altri partner. Ciascuna di queste partnership sarà contraddistinta da un’identità specifica, modellata sulle esigenze del territorio e delle imprese delle diverse aree di riferimento. «Essere presenti in aree territoriali differenti ci darà modo di concentrarci su temi particolari rilevanti per quella zona. A dimostrazione che la nostra espansione», sottolinea Frattini, «non si traduce in una diluizione dell’offerta formativa ma, anzi, in una forte amplificazione».

 

Il MIP arriva sui Navigli

Non meno interessante è la genesi del nuovo progetto milanese, che nasce dalla volontà di portare la didattica più vicina al centro della città. «Nel quinquennio successivo all’Expo», spiega Frattini, «Milano è diventata una delle mete più ambite al mondo tra gli studenti internazionali. L’inaugurazione di uno spazio in Ripa di Porta Ticinese significa poter offrire agli iscritti, soprattutto a quelli provenienti da altri Paesi, la possibilità di vivere Milano con modalità complementari rispetto a quelle sperimentate finora. Ma l’obiettivo è anche mettere a disposizione delle aziende spazi modulari e flessibili, in linea con le richieste di formazione in classe avanzate dalle imprese». L’inaugurazione è prevista entro la fine dell’anno.


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