Quello di Alessio Garofalo, da Ufficiale dell’Esercito a Manager in Amazon, è stato un percorso guidato dalla determinazione. A 19 è stato ammesso all’Accademia Militare di Modena, dove ha conseguito un Master Degree in Scienze Strategiche delle Comunicazioni. Per i dodici anni successivi ha servito la Patria in Armi, ricoprendo ruoli di Leadership in quel settore delle Forze Armate che si occupa di fornire il supporto ICT e TELCO alle truppe impiegate in Missioni di Crisis Response Operations. Afghanistan, Libano, Kosovo; poi la scelta di arricchire i propri skills con un Executive MBA, durante il quale è entrato in contatto con la ricerca talenti di Amazon. Sei mesi di dura selezione per approdare a Swansea (UK), con il prestigioso ruolo di Pathway Operations Manager, all’interno del Leadership Program di Amazon.
Cosa ti ha spinto a voler frequentare un Executive MBA e perché hai scelto il MIP?
Sono sempre stato molto ambizioso e anche un gran sognatore. La mia famiglia non aveva grandi possibilità ma ha sempre creduto in me e mi ha costantemente supportato, insegnandomi l’importanza del sacrificio per ottenere ciò che si vuole. La mia esperienza nell’Esercito ha rafforzato questa convinzione ma, girando il mondo, mi sono accorto che il sacrificio da solo non bastava, era necessario trovarsi di fronte ad un’opportunità.
È così che ho deciso cosa avrei voluto fare da grande, diventare una persona in grado di offrire quelle opportunità. Nella mia testa però volevo farlo in un modo particolare, diventando un “abilitatore”, ora, post “Entrepreneurship & Finance”, lo chiamo Business Angel.
Seppur sognatore però, dovevo creare un piano d’azione (ecco il lato militare che fa capolino) e quindi mi sono chiesto, come faccio ad arrivare al mio obiettivo? Per essere spendibile nel mercato del lavoro dovevo acquisire quelle hard skills necessarie a tradurre la mia esperienza in un contesto imprenditoriale. L’Executive MBA si presentava quindi come lo strumento adatto a raggiungere lo scopo.
La scelta del MIP è stata molto semplice. Volevo una scuola che non avesse un background puramente “economics”, con un MBA riconosciuto a livello internazionale ed un percorso flessibile in grado di integrarsi con un’agenda difficile da controllare. Flex EMBA è stata la risposta del MIP, anzi, è stata la mia opportunità.
Dall’esercito ad Amazon: puoi raccontarci questo cambio di carriera e il percorso che hai affrontato?
Il salto da Capitano a Manager Amazoniano è stato, come dire, un gran bel salto, decisamente più adrenalinico del mio primo lancio col paracadute e questa volta, completamente al buio.
Ho iniziato l’EMBA ad ottobre 2015 ed esattamente un anno dopo ero catapultato in un’altra dimensione, nuovo lavoro, nuovo paese, nuova lingua, tutto nuovo. In pochissimo tempo un cambiamento spaventoso, radicale ed inaspettato, poiché avvenuto ancora prima della fine dell’EMBA.
Non posso dire che la transizione sia stata graduale, ma ci sono stati dei passaggi importanti che mi hanno portato a questo traguardo. Il primo e più importante è stato sicuramente entrare in contatto con i miei compagni di corso, professionisti di ogni settore che suscitavano in me ammirazione e che mi hanno spronato e aiutato.
Il secondo importante elemento è stato l’acquisizione del knowledge che un MBA è in grado di offrire. Capire come funzionano le dinamiche aziendali, comprendere come elaborare una strategia di go-to-market, interpretare l’impatto di politiche economiche globali. Cito, il sapere rende liberi… e rende anche più sicuri di sé.
Il percorso di coaching, la psicologa e l’assistenza del Career Development Office mi hanno aiutato a definire gli obiettivi e a prendere la rincorsa per il salto.
Cosa ci ho messo io? Tanta, tanta, tanta determinazione. Ho sacrificato il mio tempo libero, gli hobby e talvolta anche le relazioni e per l’interview di Amazon, mi sono preparato forse più che all’esame di maturità.
Una volta dentro, nessuna transizione, l’approccio è pragmatico, lo chiamiamo “hitting the wall”, una volta che ti ci sei scontrato bisogna iniziare a scalare. Per i militari ricorda molto il “muro del pianto”.
Puoi dirci uno o più aspetti del precedente ruolo da te ricoperto che porteresti, o hai già portato, nella tua nuova carriera?
Amazon è senza dubbio allo stato attuale l’impresa più innovativa e discussa del pianeta. In un ambiente completamente guidato da metriche, produttività, continuous improvement e previsioni, ho portato con me un approccio strutturato ma rapido, in grado di giungere velocemente ad una decisione.
L’ampio spettro e la risonanza delle azioni intraprese nei miei ruoli precedenti, in Italia e nelle Missioni internazionali, mi permettono ora di comprendere il quadro globale di quello che sta accadendo, partendo da un approccio analitico, ma senza perdere di vista l’impatto complessivo di ogni singola azione.
Molte volte nell’Esercito bisogna fare tanto con poco e questo ti aiuta a sviluppare la fantasia, la creatività, caratteristica che ora si sposa bene con il dover costantemente inventare nuovi processi e soluzioni per un costante e continuo miglioramento.
Infine, il rapporto con le persone. Comandare una Compagnia vuol dire credere, fidarsi e potenziare i propri uomini. Ho sempre detto, un buon Ufficiale è prima di tutto un buon psicologo, a volte un amico. Lo stesso approccio l’ho portato con me in Amazon.
Ed ora, quali sono i tuoi prossimi obiettivi professionali?
Non ho perso di vista il mio traguardo. Mentre lavoro ad Amazon e finisco il Master ho anche lanciato due Start Up, Bankube e Mondejavu. Alberto e Giulia, miei compagni Flexers, mi stanno accompagnando nell’avventura con Bankubeche in questo momento è in un percorso di accelerazione con InnoVits Academy.
Mondejavu è invece il mio piccolo segreto che spero di poter vedere sul mercato verso giugno.
Nel prossimo futuro quindi, vedo la possibilità di diventare un imprenditore di successo per poi poter arrivare, un giorno, al raggiungimento del mio sogno di diventare un Business Angel.
Amazon mi sta dando una possibilità di crescita incredibile e mi permette di imparare alla velocità della luce in un ambiente che è una costante sfida quotidiana, in Amazon “every day is day one”. In futuro questi skills mi saranno assolutamente necessari per combattere in un mondo che cambia continuamente, in cui, chi non si evolve soccombe.
A tutti coloro che stanno valutando cosa fare, se frequentare o meno un MBA, un Master, se cambiare lavoro, dico solo: “Osate!”, la fortuna aiuta gli audaci e se vi troverete un giorno in difficoltà, sarà in quel momento che vi renderete conto di quanto valete.
“Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia.” Goethe.