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27 maggio 2020 Condividi

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MBA Full Time 2020: la specializzazione in Luxury and Design Management

La Concentration dell’MBA del MIP si propone di far toccare con mano agli studenti il lusso made in Italy, con uno study tour organizzato in importanti distretti produttivi. L’obiettivo è formare professionalità in grado di confrontarsi con i maggiori trend in atto.

Capire le peculiarità del mercato del lusso made in Italy, per potervi lavorare innovando e conservando la tradizione di brand storici: è l’obiettivo della specializzazione in Luxury and design management, una delle quattro Concentrations che dal 2020 permetteranno agli iscritti dell’Mba full time del MIP Politecnico di Milano di approfondire un ambito a loro scelta. «Chi sceglierà il percorso Luxury potrà scoprire i segreti di aziende italiane, magari ancora in mano alla famiglia fondatrice, che però sono state capaci di diventare leader mondiali del settore», spiega il professor Alessandro Brun, professore al Politecnico di Milano, Direttore del master in Global Luxury Management (MGLuxM)

Il lusso tra strategia e operatività

Le specializzazioni sono dei percorsi che vanno a rispondere a esigenze specifiche delle aziende, che cercano sì figure formate nell’ambito del management, ma che richiedono anche competenze più approfondite. Il lusso è uno di questi ambiti. «Ma attenzione, non è solo fashion», precisa Brun. «Intendiamo, invece, tutto ciò che è definibile di alta gamma, in qualsiasi settore. Auto sportive, nautica, gioielli, design e arredo. E spesso sono soprattutto gli studenti stranieri a essere particolarmente interessati a comprendere i motivi profondi del successo globale del made in Italy». Le modalità didattiche della specializzazione in Luxury and design management conservano la stessa caratteristica chiave delle altre Concentrations: un’impostazione eminentemente pratica. «Le prime due settimane avranno un avvio più tradizionale, anche se già in questo momento verrà attivata la modalità bootcamp, con dei progetti assegnati agli iscritti da svolgere a stretto contatto con i manager delle aziende. Nella prima settimana toccheremo elementi strategici: cos’è il lusso, chi sono i principali player e come si compete in questo settore, come si svolge un’analisi di mercato, come si definisce il posizionamento, fino ad arrivare al go to market. Nella seconda settimana si affrontano temi molto più operativi: sostenibilità della supply chain, i diversi modelli di retail, la gestione delle scorte, l’ottimizzazione dei flussi a livelli di filiera».

In viaggio alla scoperta delle eccellenze made in Italy

Ma è soprattutto nella terza settimana che tutti questi elementi vengono visti davvero in azione. «Abbiamo approntato quello che è un vero e proprio Study tour», racconta Brun, «un’ultima settimana di bootcamp pensata e organizzata come un viaggio attraverso il tessuto produttivo italiano. Partiremo da Milano in pullman. La prima tappa sarà nel modenese, territorio con una grande tradizione nella produzione di auto di lusso; ma ci sarà modo di visitare anche un’acetaia, poiché anche l’aceto balsamico è un prodotto con caratteristiche luxury nel mondo del food. Ci sposteremo poi in Toscana, dove si trovano distretti altrettanto interessanti: penso alla pelletteria, alle scarpe. In questi anni, a proposito, stiamo lavorando a stretto contatto con Prada, Gucci, Ferragamo. Inoltre non potranno mancare un paio di experience esclusive legate al vino, tutte accompagnate da manager che ci parleranno di idee e modelli di business innovativi».

I trend delle professioni legate al lusso

L’obiettivo di questa specializzazione è concorrere alla creazione di professionalità che possano ricoprire non solo i ruoli più tradizionali del settore, ma anche quelli legati a trend in rapido sviluppo. «Pensiamo alla centralità del canale di vendita online in Cina. Ormai l’uso della Rete per l’acquisto di prodotti di lusso è sdoganato, ma bisogna essere in grado di gestire gli elementi tecnologici e di customer journey per garantire al cliente l’esperienza che sta cercando», spiega Brun. «Non meno rilevante è il tema della visibilità e della tracciabilità: include aspetti di comunicazione, sicurezza, lotta alla contraffazione e sostenibilità. Le aziende del lusso devono progettare catene distributive globali che siano una garanzia per gli acquisti. Un terzo tema riguarda poi la sfida dell’innovazione, da portare avanti mantenendo il legame con la tradizione: un bene di lusso deve essere al contempo perfettamente moderno e ricco di storia. Qui si vede la capacità di chi sa gestire innovazione e design. E una sola competenza non basta. Ce ne vogliono diverse, e bisogna saperle integrare», conclude Brun.


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