Internazionalizzazione, impatto sociale e formazione: la visione del futuro della nostra scuola

Intervista a Raffaella Cagliano, nuovo Direttore Accademico della School of Management 

 

La sua recente nomina a Direttore accademico della School of Management è avvenuta in concomitanza con l’elezione della professoressa Donatella Sciuto a nuovo Rettore del Politecnico di Milano. Questo è l’inizio di una nuova fase per tutto il complesso dell’Ateneo, che si trova a dover affrontare diverse nuove sfide. Partendo dal suo programma, qual è la sua visione e quali sono le priorità della Scuola per i prossimi anni?

Assumere il ruolo di Direttore accademico è un grande onore e una grande responsabilità. La nostra Scuola, come anche l’intero Politecnico di Milano e tutto il sistema universitario, sta affrontando sfide importanti che richiedono una visione chiara e un forte senso di responsabilità.

Grazie al costante miglioramento della posizione del Politecnico di Milano nelle classifiche internazionali e agli eccellenti risultati ottenuti dalla School of Management negli ultimi sei anni, si aprono molte opportunità da mettere concretamente a frutto.

Il periodo è florido per le università italiane, grazie ai finanziamenti per progetti di ricerca e nuove posizioni erogati dal PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza), che delinea gli obiettivi, le riforme e gli investimenti che l’Italia intende realizzare con i fondi NextGenerationEU al fine di mitigare l’impatto socio-economico del Covid-19.

Per poterne sfruttare appieno il potenziale di queste opportunità è assolutamente necessario gestirle in modo consapevole: le nuove risorse e le nuove collaborazioni generate da questa rapida crescita vanno consolidate perché diventino una nuova e solida base per ulteriori sviluppi, considerando anche che le pressanti sfide sociali e le recenti evoluzioni della scena geopolitica richiedono alle università un contributo decisivo: fornire risposte e al contempo promuovere la cultura della pace e dello sviluppo sostenibile.

In tale scenario, la priorità principale della School of Management è quella di rafforzare l’eccellenza conseguita, con l’obiettivo di diventare leader internazionale della ricerca e dell’istruzione responsabili, e anche di consentire alle nostre persone, e in particolare ai giovani docenti, di fiorire sviluppando al massimo le loro capacità, contribuendo a un generale impatto positivo sulla società e al successo della nostra Scuola.

Immaginiamo un mondo in cui l’essere umano guida e gestisce l’innovazione e la tecnologia con l’obbiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile della società e la dignità di ogni singola persona. Nella nostra Scuola, studiosi e professionisti lavorano insieme in un ambiente stimolante, con impegno e passione, e continuano a sviluppare le loro migliori capacità per contribuire all’eccellenza internazionale nella ricerca e nella didattica.

 

A questo proposito, negli ultimi anni la Scuola ha lavorato molto per sensibilizzare sugli impatti della ricerca scientifica e per promuovere la sostenibilità. Come affronta adesso le complessità delle attuali sfide socio-economiche e ambientali che lei ha menzionato?

Sostenibilità e impatto sociale continuano a essere centrali nella strategia della nostra Scuola. Siamo consapevoli delle sfide che si pongono al sistema economico-imprenditoriale e alla società, e, insieme a tutto il Politecnico, intendiamo sviluppare e diffondere la conoscenza necessaria per la transizione verso un mondo più verde e più giusto, producendo e diffondendo benessere. Riteniamo di avere poter contribuire in modo molto importante al bene comune promuovendo la comprensione critica sia delle opportunità sia delle sfide della tecnologia.

Perseguiamo questa missione generando e condividendo conoscenza con una didattica di alta qualità, la ricerca dell’eccellenza scientifica e il coinvolgimento attivo della comunità.

 

Il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, parte della School of Management, è stato appena nominato “dipartimento di eccellenza” per il quinquennio 2023-2027 dal Ministero dell’Università e della Ricerca, che finanzierà il progetto HumanTech (Humans and Technology). L’importanza di porre l’essere umano al centro dello sviluppo tecnologico è stata una delle aree di maggiore attenzione da parte della Scuola (ne abbiamo parlato nel numero #6). Può dirci brevemente quali sono gli obiettivi del progetto?

Il progetto HumanTech è una grande opportunità per la Scuola di promuovere la collaborazione tra i diversi gruppi di ricerca e centri di conoscenza interni ed esterni al Dipartimento verso un obiettivo di ricerca comune, perché sviluppino in modo congiunto intuizioni e conoscenze di rilievo su nuovi metodi di approccio e implementazione dell’innovazione tecnologica digitale, con l’obiettivo di bilanciare i due obiettivi di migliorare il benessere del singolo e della società tutta e di essere economicamente sostenibili.

A nostro avviso, c’è un’urgente necessità di far evolvere l’attuale modello di sviluppo tecnologico dalla massimizzazione del risultato economico verso una forma più “umana” che, oltre alle implicazioni finanziarie ed economiche, prenda in considerazione fin dall’inizio le implicazioni umane, sociali e ambientali.

Grazie al finanziamento ottenuto, la Scuola svilupperà laboratori di prim’ordine a supporto della ricerca sull’ergonomia comportamentale e cognitiva in ambienti virtuali e immersivi, creando le fondamenta per la leadership della nostra Scuola nel settore.

Stiamo fissando, per i prossimi cinque anni, obiettivi di performance impegnativi in termini di portata e impatto dei risultati della nostra ricerca. Se sapremo mantenere la promessa, questi risultati consolideranno ulteriormente l’eccellenza della nostra Scuola e il suo posizionamento internazionale tra le migliori scuole europee di management nel contesto delle università tecniche.

Maggiori dettagli nell’articolo di Federico Caniato.

 

Se dovesse indicare 3 parole chiave per il futuro della Scuola nel breve termine, quali sarebbero?

Formazione – Desideriamo arricchire la capacità formativa della la nostra Facoltà creando un ambiente che sia d’ispirazione e di stimolo per lo sviluppo di una ricerca d’eccellenza e d’impatto e di una didattica innovativa.

Responsabilità – La nostra responsabilità sta nel perseguire una ricerca e una didattica orientati a produrre un impatto positivo sulle aziende e sulla comunità locale. Sviluppando e diffondendo conoscenza sul ruolo della tecnologia e dell’innovazione, contribuiamo a una società migliore e più giusta

Internazionalità – Puntiamo ad attrarre talenti da tutto il mondo e a diventare un centro di eccellenza per la qualità e la levatura delle nostre attività di ricerca e didattiche.

A world of futures: pubblicato il nuovo numero di SOMe Magazine

 

In un mondo che cambia rapidamente, è importante saper analizzare i fenomeni per visualizzare possibili scenari futuri e anticipare le sfide che la società dovrà affrontare, non solo per essere consapevoli e preparati ad affrontarle, ma possibilmente per essere in grado di muoversi da subito verso scenari più desiderabili.

Di questo parla la cover story del nuovo numero 10 di SOMe, con un approfondimento di Cristiana Bolchini e Silvia Gadola sulle attività del Center for Technology Foresight del Politecnico di Milano.

A seguire Sergio Terzi, Arianna Seghezzi e Lucio Lamberti presentano poi possibili scenari futuri nel manifatturiero, nella logistica e nel metaverso.

Nelle “Stories” presentiamo progetti di ricerca in ambito giuridico, energetico e sociale con un nuovo finanziamento da parte di EURATOM per un progetto che analizza le opinioni e le percezioni di rischio dei cittadini relativi all’uso di tecnologie nucleari (attuali e future).

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I numeri precedenti:

  • #9 “Talents and the challenges for education”
  • #8 “The challenge of pursuing impact in research”
  • #7 “From data science to data culture: the emergence of analytics-powered managers”
  • #6 “Innovation with a human touch”
  • #5 “Inclusion: shaping a better society for all”
  • #4 “Multidisciplinarity: a new discipline”
  • #3 “New connections in the post-covid era”
  • #2 “Being entrepreneurial in a high-tech world”
  • Special Issue Covid-19 – “Global transformation, ubiquitous responses”
  • # 1 “Sustainability – Beyond good deeds, a good deal?”