Coronavirus e didattica online: la parola ai nostri studenti

Davide, Massimiliano e Sergey raccontano la loro esperienza con le lezioni via web, che in questi giorni stanno sostituendo quelle previste originariamente in presenza: «Una soluzione positiva, che ci ha permesso di prendere parte anche ad attività complesse come i lavori di gruppo»

Il Coronavirus ha avuto un impatto non solo sulle attività produttive e sugli esercizi commerciali, ma come sappiamo ha portato alla temporanea sospensione anche delle attività didattiche, fra le quali ovviamente quelle del MIP. Quello che in un primo momento poteva sembrare un ostacolo difficile da superare, si è rivelato un’opportunità mettendo in luce la grande reattività della scuola e il suo Dna digitale: numerose lezioni, infatti, si sono comunque svolte (e si stanno svolgendo) regolarmente online. Non solo quelle originariamente previste via web ma anche molte di quelle programmate in presenza, così da garantire il più possibile la prosecuzione dell’attività limitando i disagi per gli studenti.

Teoria e pratica: la lezione è via web

Davide è iscritto al master in Supply Chain Management: martedì 25 il suo programma prevedeva una lezione in aula dedicata alla negoziazione dei contratti, curata dal professor Ronchi. Lezione che avrebbe dovuto comprendere anche un momento di lavoro di gruppo insieme agli altri 25 studenti, durante il quale simulare una negoziazione. Il giorno prima – lunedì 24 – una mail lo informa che la lezione (che si pensava cancellata) si sarebbe comunque svolta, ma in modalità digitale: la mail recava in calce il link a una meeting room virtuale sulla piattaforma digitale. «È uno strumento che già conoscevamo – racconta Davide – e a cui si può accedere anche via smartphone o tablet, e questo ha reso tutto semplice. La parte didattica si è svolta senza problemi, seguivamo le slide preparate dal professore come se fossimo stati in aula. Giunti al momento del lavoro in gruppo, sono state aperte altre meeting room private per discutere – a voce o in chat – con i colleghi dello stesso gruppo e con gli altri gruppi separatamente, per poi riunirci tutti insieme al termine della lezione per il debriefing». Esperienza promossa, quindi? «È stato tutto organizzato molto velocemente, di questo dobbiamo ringraziare i responsabili del nostro corso. La lezione del professore non ha presentato problemi particolari, era come essere presenti in aula; è stato più strano condurre un lavoro di gruppo davanti a un dispositivo, ma ci siamo abituati presto e, anche se non tutte le dinamiche che si possono vivere di persona riescono a essere replicate via web, l’esperienza è stata positiva, soprattutto perché ci ha dato modo di non perdere la lezione».

Anche gli studenti si riuniscono online

Esperienza analoga quella che ha coinvolto Massimiliano, iscritto al master in Energy Management. Anche nel suo caso – e con le stesse tempistiche – a partire da martedì 25 diverse lezioni sono state spostate online: «Normali docenze, ma anche testimonianze esterne a cura di professionisti del settore che hanno portato la loro esperienza. Devo dire che all’inizio ero un po’ scettico sull’efficacia di questa modalità, ma mi sono ricreduto presto; bastava un microfono per interloquire con il docente e partecipare così attivamente alla discussione. Considerata la rapidità con cui la scuola ha dovuto mettere in moto questo sistema, si è rivelata una soluzione validissima».
Nel caso di Massimiliano, poi, lo stop alle lezioni in aula poteva comportare un’ulteriore complicazione: il suo corso prevedeva infatti proprio per quei giorni la consegna di un lavoro di gruppo incentrato sul tema dell’efficienza energetica. «Dovevamo analizzare la situazione energetica di un’azienda a partire da un suo audit, fare la mappatura degli interventi e proporne di nuovi, sempre considerando ovviamente gli aspetti economici. Insomma, un lavoro molto articolato. Grazie a questa modalità, ogni gruppo è riuscito a riunirsi, anche se solo virtualmente, e a ultimare il lavoro in tempo utile per la consegna».

Per Sergey, studente proveniente dalla Russia, l’emergenza poteva causare disagi ancora più gravi. Sergey si è infatti recato a Milano proprio il giorno prima della cancellazione delle lezioni, per frequentare un Bootcamp MBA dedicato al Global Management; la notizia del provvedimento lo ha raggiunto appena sbarcato nella nostra città. «Le tempistiche per me sono state davvero sfavorevoli. Tuttavia, se il Bootcamp fosse stato semplicemente cancellato, sarebbe stato molto peggio, con tutto il tempo e gli sforzi investiti per partecipare. È davvero fantastico che il MIP ci abbia dato la possibilità di studiare online. Certo, mi è molto dispiaciuto non poter incontrare di persona gli studenti degli altri Paesi, ma le tecnologie attuali ci offrono l’opportunità per rispettare i tempi e seguire i piani didattici anche in caso di emergenza: ho dovuto seguire le lezioni via smartphone – non avevo portato con me a Milano il mio laptop – ma le ho apprezzate molto. Oltretutto, gli eventi dei giorni successivi hanno dimostrato che si è trattato di una decisione responsabile, che doveva essere presa».

Una giornata a Stresa

 

Venerdì 26 luglio, lo staff MIP ha avuto l’occasione di trascorrere una giornata diversa dal solito, lontana da scrivanie e pc, dismettendo abiti e formalità tipiche di una giornata in ufficio.
Infatti, in occasione del 40esimo anniversario della Scuola, si è deciso di ringraziare con un evento nella stupenda cornice del Lago Maggiore lo Staff di MIP che, con passione  e dedizione, ha contribuito negli anni a raggiungere questo traguardo.

“Si tratta di un risultato importante per il MIP e così abbiamo deciso di dedicare un evento a uno dei nostri stakeholder più importanti – lo staff. In questi 40 anni, siamo cresciuti – anche di numero –  e questa giornata, oltre a celebrare l’anniversario della Scuola, ha proprio l’obiettivo di rafforzare lo spirito di gruppo.” – spiega Andrea Sianesi, Dean del MIP.

 

Così, invece di varcare le soglie del MIP, venerdì mattina, i dipendenti MIP sono partiti tutti insieme verso Stresa per una giornata improntata al liet-motiv della condivisone e della collaborazione, mediante attività organizzate di team building in un contesto informale e rilassato.

Dopo un momento istituzionale con Andrea Sianesi, l’outdoor è entrato nel vivo con una prima un’attività di ice breaking. La giornata è poi continuata nelle splendide isole delle Isole Borromee, dove, dopo il pranzo, lo staff si è messo alla prova con una divertente caccia al tesoro tra l’Isola dei Pescatori e l’Isola Bella.

Creatività, spirito d’iniziativa e tanto divertimento hanno caratterizzato questa attività, volta a rafforzare i rapporti con i colleghi e a conoscersi meglio.
Il tutto con un pizzico di sana competizione, che ha reso il pomeriggio ancora più interessante.

Dopo tutta questa attività, non poteva mancare un aperitivo tutti insieme vista lago, con tanto di premiazione del team vincitore. Congratulazioni al team Green Panthers che con Piera Castaldo, Alberto Coscarelli, Adriana Foti, Francesca Muzzi, Valentina Piccinno, Andrea Di Stefano, Thomas Raimondi, Anna Milesi, Erica Santangelo, Alessandra Manfredi, Maria Chiara Falsaperla, Chiara Marelli e Bhor Dubey, si è aggiudicato il primo posto!