P.E.A.S: la app per conoscere l’impatto ambientale della moda

Un sistema intelligente che integra tracciabilità sociale e ambientale dei capi d’abbigliamento con la gamification: P.E.A.S – Product Environmental Accountability System è un innovativo progetto realizzato grazie al supporto di Regione Lombardia dalla School of Management del Politecnico di Milano, dalle aziende MOOD, 1TrueID e WWG, in collaborazione con WRÅD

 

Nuova frontiera nel campo della comunicazione per la sostenibilità del settore moda e abbigliamento, la tecnologia P.E.A.S. non solo rende facilmente visibili per tutti informazioni sull’origine e impatto dei nostri vestiti ma, grazie ad un algoritmo, è anche in grado di comunicarci di quanto l’iniziale costo ambientale di quello che indossiamo viene ammortizzato nel tempo grazie al nostro amore ed utilizzo – incentivandone quindi, con un gioco, un uso duraturo nel tempo.

Ogni secondo l’equivalente di un camion carico di vestiti viene bruciato o gettato in discarica. I problemi sociali ed ambientali causati dall’industria della moda derivano dal fatto che noi tutti siamo stati indotti a disconnetterci emotivamente dai capi che compriamo” afferma Matteo Ward, CEO di WRÅD ed ideatore iniziale di P.E.A.S. “Tutti da anni ci ricordiamo dell’importanza di amare i nostri vestiti e di viverli a lungo per avere un impatto positivo sull’ambiente ma poco, o nulla, è cambiato – anzi! Da questa necessità l’idea di creare P.E.A.S., un gioco intelligente per contrastare in modo innovativo la sovrapproduzione e il sovraconsumo di vestiti”.

La tecnologia P.E.A.S offre ai clienti la possibilità di connettersi con i propri vestiti attraverso lo smartphone, di interagire con loro e di monitorare in tempo reale quanto il nostro modo di viverli può avere un concreto impatto positivo sul loro costo ambientale. Per far questo P.E.A.S. lavora ed elabora dati scientifici ottenuti, per questo primo progetto pilota, grazie ad un Life Cycle Assessment, seguito dalla società Process Factory, che ha calcolato l’impatto ambientale di tutti i passaggi produttivi necessari a trasformare un fiocco di cotone in una felpa. Un’analisi della catena produttiva, tracciata in una blockchain a ridotto consumo energetico, che ha restituito quindi una fotografia del costo ambientale del prodotto rispetto a 13 aree d’impatto diverse, dal cambiamento climatico al consumo idrico, che P.E.A.S. usa ed elabora per aiutarci a comprendere il reale valore della felpa e per ispirarci a viverla a lungo.

Ad ogni interazione con i propri utenti P.E.A.S. riconosce infatti da quanto tempo la felpa è stata utilizzata, restituisce aggiornamenti rispetto alla relativa diluizione del suo costo ambientale, premia comportamenti virtuosi legati al suo utilizzo e ricompensa, in primis, la scelta radicalmente rivoluzionaria di non averla abbandonata. In media, nel mondo, un capo di abbigliamento viene gettato dopo solo 7 utilizzi. Un consumo eccessivo, incompatibile con qualunque strategia di sviluppo sostenibile contemporanea, che deve essere contrastato.

E’ questo l’obiettivo comune che ha motivato questa partnership unica tra la School of Management del Politecnico di Milano, le aziende Mood, 1TrueID e WWG e WRÅD, uniti nella loro diversità di competenze e funzioni dalla volontà di portare la relazione tra persone e vestiti ad un nuovo livello di connessione, per il bene della società e del pianeta.

Dai risultati della nostra ricerca scientifica sulle cause della non sostenibilità del sistema moda e lusso emerge come sia impossibile raggiungere gli obiettivi di sostenibilità di lungo termine senza il contributo attivo di tutti gli attori coinvolti. Pensare che la responsabilità del cambiamento sia in capo ad un determinato soggetto della filiera moda è sbagliato e potenzialmente anche controproducente. Con P.E.A.S. per la prima volta abbiamo fatto il tentativo di mettere assieme tutti gli attori, dai brand di moda ai fornitori a monte lungo la filiera, fino al cliente finale. Solo con un atteggiamento responsabile e collaborativo sarà possibile un cambio di passo per ottenere risultati ambiziosi in tempi brevi” (Alessandro Brun, Professore Ordinario di Quality Management e Supply Management, School of Management del Politecnico di Milano).

P.E.A.S. è una tecnologia che si rivolge sia alle aziende, con design e applicazioni personalizzabili, che, in futuro, al pubblico finale. “La si può definire innovazione solo quando è sostenibile e impatta positivamente sulle persone, sulla comunità e sul nostro ambiente” (Mohamed Deramchi, CEO e founder di WWG).

Il progetto è stato supportato da Regione Lombardia con il bando Fashiontech, misura che sostiene i progetti di ricerca e sviluppo finalizzati all’innovazione del settore “Tessile, moda e accessorio”, secondo il principio della sostenibilità, dal punto di vista ambientale, economico e sociale.

 

A New Awareness: un veicolo di cambiamento attivo e inclusivo per una moda responsabile

10 Corso Como, Fashion Revolution Italia, School of Management del Politecnico di Milano e Design Studio WRAD si uniscono per sensibilizzare il pubblico a una moda consapevole e sostenibile.

A New Awareness – Una Nuova Consapevolezza – con una serie di impegni ed eventi intende mostrare come la moda possa diventare realmente più sostenibile e non solo “meno insostenibile”.

 

A New Awareness nasce per coinvolgere università, media, organizzazioni non governative, industria e società civile, per aiutare ad accelerare la trasformazione verso la sostenibilità nel contesto della moda.

Aspetti economici e socio-politici come il costo del lavoro, la complessità della filiera, l’instabilità del mercato, il prezzo delle materie prime, la delocalizzazione e la crisi economica hanno aumentato l’impronta ambientale e sociale della moda. L’industria moda è caratterizzata da problematiche critiche e da sfide impegnative. Ogni anno 93 miliardi di metri cubi di acqua vengono usati per la produzione tessile; il 20% dell’inquinamento globale delle acque dolci proviene da trattamenti tessili e fasi di tintura; ogni anno vengono prodotti 100 miliardi di capi, mentre il 35% del totale dei materiali immessi finisce per diventare scarto nella filiera della moda, producendo 92 milioni di tonnellate di rifiuti corrispondenti al 4% dei rifiuti solidi globali.

La sostenibilità nella moda conta. L’industria della moda ha avviato azioni importanti per accelerare la transizione, serve una continua consapevolezza per azioni trasformative che garantiscano collaborazione, innovazione e coordinamento a livello di sistema.
In questo contesto Camera Nazionale della Moda Italiana ha assunto un ruolo centrale: dal 2011 si impegna a diffondere il principio di una moda sostenibile, in quanto valore fondante del sistema moda italiano, e opera come supporto e stimolo per le aziende italiane interessate a investire concretamente nella sostenibilità.

A New Awareness è un evento numero zero dedicato alla sostenibilità per aiutare a fare conoscere il modo in cui i modelli attuali potrebbero realmente cambiare, attraverso una collaborazione tra più soggetti.
Con un approccio multidisciplinare, A New Awareness intende mostrare come l’innovazione radicale possa ispirare il design, e incoraggiare opinion leaders e organi decisionali a confrontarsi su come fare crescere la sostenibilità nella moda.

Dal 18 al 20 settembre 2019 in Corso Como 10 – Tazzoli, la prima edizione di A New Awareness presenta alcune nuove proposte per una sostenibilità consapevole con i progetti innovativi di Fashion Revolution, Design Studio WRAD, Bethany Williams, Helen Kirkum, Duran Lantink, Awareness Infinitum, Consorzio Detox, Manteco, Marini Industrie e Com.i.stra.

A New Awareness ringrazia per il sostegno e l’impegno 10 Corso Como, 24 Bottles, CNMI Fashion Trust, ES Progetti, Favini, From Studio, POLIMI Sustainable Luxury Academy, Stella Stone, Studio Punto Zero e Design Studio WRAD.

A New Awareness è stata ideata da Sara Maino Sozzani e sviluppata insieme ai fashion thinkers Marina Spadafora, Hakan Karaosman e Design Studio WRAD.

Sara Maino Sozzani, Deputy Editor in Chief Vogue Italia, Head of Vogue Talents and International Brand Ambassador Camera Nazionale della Moda Italiana, commenta: “Tutti oggi dobbiamo pensare in modo più responsabile per un futuro migliore. I grandi cambiamenti non accadono in un giorno solo, ma dobbiamo trasformare il nostro modo di consumare in modo che ciò avvenga. A New Awareness vuole aiutare a rendere i consumatori più consapevoli“.

Marina Spadafora, Country coordinator of Fashion Revolution Italia e United Nations ambassador, dichiara: “L’uomo si sta finalmente rendendo conto della realtà dell’emergenza climatica. Questo sarà un elemento essenziale della piattaforma A New Awareness e allo stesso tempo cercherà di indirizzare giustizia sociale e innovazione verso un’economia circolare. Uno scenario unico vedrà designers, artisti, attivisti, opinion leader e policy maker riuniti per discutere di come tutti noi possiamo unire le forze per una trasformazione concreta verso un futuro sostenibile.

Matteo Ward, fondatore e CEO di Design Studio WRAD, spiega: “L’attuale crisi è la nostra migliore opportunità di progresso. In questo contesto il design diventa mezzo per ispirare e dare al pubblico forme di investimento personale verso un futuro più sostenibile.

Dr. Hakan Karaosman, ricercatore del Politecnico di Milano School of Management e consulente delle Nazioni Unite, sottolinea: “Sono necessarie delle trasformazioni sistemiche per cambiare le modalità in cui il business della moda è gestito. Professionisti, accademici, consumatori e responsabili politici devono agire insieme. A New Awareness è una piattaforma fondamentale per ispirare e riconoscere ciò che deve cambiare. Facilitando la collaborazione e la comunicazione proattiva, è un ottimo esempio per mostrare come la partnership tra più soggetti sia una premessa essenziale alla sostenibilità nella moda.

A New Awareness a partire da settembre 2019 in 10 Corso Como – Tazzoli attiva una serie di eventi che proseguiranno nel corso dell’anno in una seconda fase. Promuovendo collaborazioni industriali nel settore moda, il sostegno a talenti creativi provenienti da settori diversi e l’incontro di opinion leaders e decision makers, A New Awareness vuole diventare un acceleratore della sostenibilità nel contesto della moda, attraverso una comunicazione trasparente e dibattiti su un’economia circolare e responsabile.

10 Corso Como Milano Tazzoli – via Enrico Tazzoli 3
Mercoledì, 18 settembre, ore 14.00 – 16.00, su invito
Giovedì, 19 settembre, ore 10.00 – 19.00, ingresso libero
Venerdì, 20 settembre, ore 10.00 – 17.00, ingresso libero

www.fashionrevolution.org/event/a-new-awareness/