Eu-SPRI Early Career Conference (ECC) 2024

Enhancing innovation ecosystems for a sustainable world in times of dramatic change: A policy challenge

 

 

We are pleased to announce the 2024 EU-SPRI ECC ConferenceEnhancing innovation ecosystems for a sustainable world in times of dramatic change: A policy challenge” that this year will take place in Bari on 30th and 31st October 2024, jointly organised by Politecnico di Milano – School of Management (IT), University of Twente (NL), and Politecnico di Bari (IT).

Global warming, pandemics, unprecedented technological progress, and wars are fundamentally reshaping how innovation ecosystems can contribute to a more sustainable world. While the advancement of platforms and AI technologies is expanding the scope of innovations and entrepreneurial opportunities, concerns persist regarding the potential negative consequences of these powerful tools. Moreover, as innovation becomes more open and less constrained, there is a noticeable trend towards de-globalization, resulting in polarized and more closed economic systems.

The conference invites scholars and practitioners to reflect on the policies and strategies to enhance innovation ecosystem initiation, unfolding, and emergence for sustainable purposes, particularly in times of dramatic change.

Important dates

  • The deadline for full paper submissions is 15 April 2024 23:59 CET. 
  • Notification of decisions will be shared with authors by 15 May 2024.
  • Conference registration opens on 15 May 2024. 
  • Conference registration closes on 15 June 2024 23:59 CET. 

The conference is now open for submissions! Visit the website for further details.

For any query or additional information, please contact euspribari-dig@polimi.it.

Incontro con l’autore

 

Incontro con l’autore” è la rassegna in cui scrittori e grandi personaggi del modo culturale, politico e imprenditoriale, autori di libri e saggi dialogano direttamente con gli studenti e con i cittadini presentati da un docente del Politecnico che li accompagna nella narrazione della propria storia, delle idee e di racconti che nascono dall’interazione col pubblico.

I prossimi appuntamenti coinvolgono due nostri docenti.

Il 20 settembre alle ore 18:00 Vittorio Bertola, esperto di policy e attivista per i diritti digitali e Stefano Quintarelli, imprenditore informatico, pioniere di Internet e ideatore di SPID, incontrano Lucia Tajoli, Professoressa di Politica Economica.
Il governo di Internet è uno dei punti nodali del futuro assetto del mondo e ci riguarda tutti. Bertola e Quintarelli ne narrano la storia e indicano possibili futuri, alla ricerca di una via che possa tenere insieme le libertà personali e le esigenze di una società pacifica, democratica e sicura.
Per maggiori dettagli e iscrizione: https://www.eventi.polimi.it/events/incontro-con-lautore-vittorio-bertola-e-stefano-quintarelli/

L’11 ottobre sempre alle ore 18:00 Jaime D’Alessandro, giornalista, incontra Mariano Corso, Professore di Leadership e Innovation, e Riccardo Luna, giornalista.
Durante l’emergenza sanitaria molte persone hanno cominciato a immaginare un’esistenza e una società completamente diverse; racconti e storie sono stati raccolti nel libro di D’Alessandro Immaginare l’inimmaginabile. Cronache dell’anno che avrebbe potuto insegnarci tutto”.
Per maggiori dettagli e iscrizione: https://www.eventi.polimi.it/events/incontro-con-lautore-jaime-dalessandro/

Marketing sul metaverso: turbolenze, sperimentazioni e potenzialità di crescita

Il Metaverse Marketing Lab della School of Management del Politecnico di Milano analizza oltre 330 casi di utilizzo con finalità di marketing di metaverso e web 3D e li presenta in un workshop con oltre 100 imprese insieme ai risultati di esperimenti di neuroscienze applicate: i visori di realtà virtuale aumentano l’immersività, e in queste prime fasi la curiosità verso la tecnologia aggiunge ingaggio alle iniziative di marketing.

 

Il 23 novembre si è tenuto al Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano il secondo workshop del Metaverse Marketing Lab, l’iniziativa che la School of Management del Politecnico di Milano ha lanciato a giugno per creare un forum di discussione tra imprese, filiera della comunicazione e abilitatori tecnologici in merito alle opportunità e le sfide delle tecnologie connesse al metaverso nelle attività di marketing, con un occhio di riguardo allo studio dell’esperienza dell’utente e delle sue emozioni.

In questo secondo workshop si sono condivisi dati di scenario circa la penetrazione del cosiddetto metaverso: nel corso del 2022 si sono registrate operazioni di investimento da parte di venture capitalist, fondi di private equity ed M&A a livello globale su attività legate al metaverso per oltre 120 miliardi di dollari, sostanzialmente il doppio di quanto si fosse verificato nel 2021, che si aggiungono agli investimenti delle big tech, come ad esempio i 10 miliardi di dollari annui investiti da Meta nella sua divisione Reality Labs, e agli investimenti dei governi nazionali in queste tecnologie. A livello di utilizzo, le tecnologie di realtà aumentata già oggi raggiungono oltre 800 milioni di utenti attivi a livello mondiale, mentre si stimano in circa 500 milioni gli utenti attivi nelle piattaforme immersive di gaming (es. Roblox o Fortnite) o di vita virtuale (es. The Sandbox, Decentraland, Horizon, Zepeto, ecc.). Le turbolenze di mercato, legate in parte alla speculazione finanziaria su criptovalute ed NFT e in parte ad altalene emotive tra gli investitori in merito al futuro del metaverso, hanno portato a un calo di oltre l’80% della capitalizzazione delle principali criptovalute connesse a piattaforme del metaverso (MANA e SAND in primis), ma resta la rilevanza di business attuale e prospettica del fenomeno delle piattaforme immersive: le piattaforme di social gaming hanno più del 50% degli utenti sotto i 25 anni, un combinato di GenZ e Generazione Alpha che è sempre più difficile intercettare nei canali web 2D e nei mass media.

A livello di utilizzo per finalità di marketing, sono stati mappati oltre 330 casi nazionali e internazionali, analizzandone prerogative, finalità e contenuti. Nonostante siano stati identificati oltre 40 mondi virtuali attualmente funzionanti, l’85% dei casi si rifà alle due principali piattaforme di social gaming (Roblox e Fortnite) e alle due principali piattaforme attualmente attive (TheSandbox e Decentraland), in attesa del dispiegamento completo delle piattaforme Horizon di Meta. La principale attività tracciata è quella dell’offerta di prodotti virtuali, skin ed NFT, comune a circa il 75% dei casi; non a caso, il mercato di questo tipo di prodotti nel corso del 2021 faceva registrare un fatturato globale di circa 54 miliardi di dollari. A testimonianza della centralità dei contenuti nella proposizione delle esperienze sul metaverso, il 49% dei casi mappati si rifà al mondo dell’entertainment e dei media, con la moda e il lusso a inseguire con il 22% dei casi e l’arte e i musei con il 6%. Ma sono presenti casi anche in ambito automotive, banking, food & beverage, retail, cosmesi, turismo e sport, tra gli altri.

Oltre alle iniziative incentrate sulla proposizione di skin e prodotti virtuali, oltre il 22% dei casi si è incentrata sull’offerta di giochi aventi per protagonista la marca, come nel caso di Lavazza Arena, un gioco volto a sensibilizzare sul tema della sostenibilità della filiera del caffè. Al momento, le iniziative sviluppate hanno un connotato fortemente specifico sul canale del metaverso, mentre sono in fase più embrionale le ibridazioni tra mondo fisico e virtuale, con alcuni esempi interessanti di riproposizione sul metaverso di copie virtuali dei propri flagship store (come nel caso di Samsung), di estensione di eventi fisici con contenuti aggiuntivi sul metaverso (come nel caso dell’Australian Open di tennis) o di lancio di negozi virtuali per acquistare prodotti fisici, o per prenotare visite in negozi reali.
I risultati presentati in questo workshop evidenziano come l’esplorazione delle potenzialità del metaverso sia ormai ampiamente avviata in vari settori, e con modalità e logiche diversificate. Come spesso accade a fronte di queste discontinuità tecnologiche, le iniziative tendono a nascere canale-su-canale, ma si iniziano a intravvedere delle soluzioni che mirano a integrare la presenza sul metaverso con la strategia omnicanale dell’impresa” spiega Lucio Lamberti, Ordinario di Marketing Omnicanale alla School of Management del Politecnico di Milano e Responsabile Scientifico del Metaverse Marketing Lab.

Il workshop ha quindi ospitato una tavola rotonda moderata da Giuliano Noci, Prorettore del Politecnico, tra i rappresentanti di UPA, UNA, Plenitude, Banca Mediolanum e PWC TLS in merito agli sviluppi e agli impatti dell’utilizzo del metaverso nelle attività di marketing per le imprese di marca e per la filiera della comunicazione. “L’innovazione è nel DNA di Plenitude, Società Benefit di Eni, e ciò si esprime anche nello sperimentare continuamente nuove modalità per dare valore alla relazione con i clienti. Il Metaverso è un’opportunità da esplorare ed è importante farlo con un partner solido, affidabile e d’eccellenza come il Politecnico di Milano”, ha dichiarato Mauro Stella, Responsabile Customer Base Lifetime Value di Plenitude.
Proseguono Claudio Valz e Andrea Lensi, Partner PwC TLS Avvocati e Commercialisti: “Lo spazio competitivo chiamato ‘Metaverso’ richiede alle nostre imprese la definizione di nuove modalità operative e di competizione al fine di indirizzare le opportunità e le possibili minacce in un contesto ancora fluido da un punto di vista normativo e regolamentare, e non solo. In tali contesti ‘liquidi’ e ad alto potenziale, la capacità di interpretare e gestire in modo tempestivo e concreto i rischi legali e fiscali rappresenta un acceleratore per lo sviluppo delle imprese che operano in questo ambiente, e che hanno bisogno di una collaborazione tra competenze legali, fiscali, tecnologiche e di business“.

Il workshop ha infine analizzato alcune evidenze sviluppate dal laboratorio PhEEL del Politecnico di Milano in merito alle emozioni provate dagli utenti durante le esperienze immersive. In particolare, i risultati hanno evidenziato come l’immersività sia un elemento in grado di massimizzare l’attenzione e l’apprendimento dell’utente, generando un ingaggio elevatissimo e una forte ritenzione dei messaggi, se l’esperienza è opportunamente progettata. I dispositivi di accesso alla realtà virtuale, come i visori, mostrano una capacità di potenziare l’effetto immersivo rispetto all’accesso da desktop, e gli sperimentatori tendono in questo momento ad essere colpiti dall’innovatività delle soluzioni anche a prescindere dalla valutazione di merito sulle esperienze vissute. Un comportamento tipico dell’adozione di nuove tecnologie, che promette, non appena si proporranno contenuti ed esperienze ingaggianti su base continuativa e pervasiva, di tramutarsi in un forte incentivo alla prova da parte dei consumatori.
Le neuroscienze applicate allo studio del comportamento del consumatore offrono chiavi interpretative nuove e originali nella lettura dei fenomeni connessi al metaverso. Il possibile maggior ingaggio di chi sperimenta queste esperienze dimostra un enorme potenziale nelle iniziative di branding, così come l’immersività genera condizioni di forte propensione all’acquisto, anche d’impulso. Queste caratteristiche, oltre che per finalità di comunicazione e marketing, potranno diventare, a tendere, importanti alleate per imprese e istituzioni nei processi di formazione e nel favorire la creatività e la collaborazione tra i partecipanti” conclude Lucio Lamberti.

Il Metaverse Marketing Lab è un progetto di ricerca sviluppato dalla School of Management del Politecnico di Milano e vede la partecipazione come partner di UPA, UNA, PWC TLS, Banca Mediolanum, ENI e Il Salotto di Milano, e come sponsor di Covisian.

 

 

Festival dell’Ingegneria – seconda edizione

La manifestazione del Politecnico di Milano torna per la seconda edizione dal 9 all’11 settembre 2022 al Campus Bovisa: tre giorni di incontri e spettacoli per mostrare tutte le attività che fervono nei laboratori, le ricerche in corso, la storia dei pionieri della scienza.

 

Dopo il successo dell’anno scorso, il Politecnico di Milano organizza la seconda edizione del Festival dedicato all’Ingegneria in cui docenti e ricercatori raccontano a grandi e piccoli la loro vita nei laboratori e i tanti traguardi raggiunti.

Tre giorni di eventi divulgativi, laboratori aperti, eventi per bambini, cineforum, spettacoli, performance serali e molto altro per offrire l’occasione di vivere un’esperienza che sia al tempo stesso divertente, formativa e soprattutto stimolante per tutti.

Il Festival si terrà presso il Campus Bovisa, l’ingresso è libero e gratuito; per alcune attività è necessaria la prenotazione.

Anche il Dipartimento di Ingegneria Gestionale della School of Management partecipa a “POLIMIopenLABS“ e apre i suoi laboratori: IoT Lab (Internet of Things) e PHEEL Physiology-Emotion-Experience Lab.

Nella categoria “VISIONI POLITECNICHE” sabato 10 settembre alle ore 15.40 il prof. Claudio Dell’Era terrà la lezione “Umanizzare le tecnologie digitali attraverso il design thinking“.
Per maggiori dettagli e iscrizione: https://www.festival-ingegneria.polimi.it/event/umanizzare-le-tecnologie-digitali-attraverso-il-design-thinking-2/

Per la rassegna “POLIMIforKIDS” sabato 10 settembre alle ore 11.30 è prevista l’attività “Diventa un campione nella lotta allo spreco alimentare” a cura di Federica Ciccullo.
Per maggiori dettagli e iscrizione: https://www.festival-ingegneria.polimi.it/event/diventa-un-campione-nella-lotta-allo-spreco-alimentare/

Per ulteriori informazioni sul Festival: https://www.festival-ingegneria.polimi.it/

 

Nasce il Metaverse Marketing Lab

Il laboratorio promosso dalla School of Management per far provare alle aziende le mille opportunità dei mondi virtuali.

 

Al Politecnico di Milano nasce il Metaverse Marketing Lab, un’iniziativa della School of Management, in collaborazione con UPA e UNA (le associazioni che rappresentano inserzionisti e agenzie pubblicitarie), che intende far conoscere il mondo del Metaverso: un sistema di tecnologie che abilita esperienze di realtà virtuale, aumentata e mista consentendo una sorta di estensione del mondo fisico in universi virtuali e semi-virtuali, con proprie logiche di funzionamento e comunicazione.

L’obiettivo è non solo far conoscere lo stato dell’arte, ma anche tracciare le evoluzioni di un mercato tanto dinamico quanto fluido, diffondere le buone pratiche e analizzare il comportamento del consumatore nella relazione con le esperienze di realtà immersiva, virtuale e aumentata.

Un mercato che secondo gli analisti raggiungerà tra due anni gli 800 miliardi di dollari, con un potenziale di crescita da capogiro: alcune stime parlano di 13 trilioni di dollari entro il 2030, con 5 miliardi di utenti. Al momento si stima siano 350 milioni, +900% nell’ultimo anno, con un’età media di 27 anni, suddivisi su 43 piattaforme.

Sono già molti i brand importanti che hanno deciso di sbarcare nel Metaverso e costruirvi una presenza attrattiva per i consumatori, che grazie a tecnologie sempre più sofisticate vivono esperienze al limite del reale provando e acquistando i prodotti attraverso i loro avatar.

L’obiettivo è comprendere se e in che modo questa ‘ebbrezza da Metaverso’ rappresenti un trend o un’onda. Per questo, oltre a studiare le iniziative dei brand a livello nazionale e confrontarle con le esperienze globali, il Lab si concentrerà sulla prospettiva dell’utente, analizzandone il comportamento e misurandone in maniera oggettiva il coinvolgimento emotivo, commenta Lucio Lamberti, Ordinario di Omnichannel Marketing Management e Responsabile scientifico del Metaverse Marketing Lab.

Durante l’evento di presentazione, una demo realizzata con la collaborazione de Il Salotto di Milano e la tecnologia di SimCoVR ha permesso ai presenti, grazie a un casco per la realtà virtuale, di vivere l’esperienza estremamente realistica di trovarsi sul ponte di una nave da crociera in navigazione, riproducendo esperienze d’acquisito.

Il web 3.0 introduce molte nuove possibilità: dal product placement negli ambienti virtuali alla gestione diretta di spazi da parte della marca, dalla proposta di esperienze immersive all’acquisto in realtà aumentata, fino a una totale rivoluzione dei modelli di offerta (arte digitale dinamica, arredamento e decorazioni digitali, turismo virtuale).

La sfida è duplice: da un lato, mantenere alto il livello di ingaggio con iniziative avvolgenti e coinvolgenti; dall’altro, integrare nelle strategie omnicanale la presenza sul Metaverso, fino a farlo diventare un vero e proprio canale di marketing e vendita, innovando l’esperienza di acquisto, spiega Manuela Balli, Direttrice del Metaverse Marketing Lab.

 

WeAre 4 Children: tecnologie digitali al servizio dello sport e del benessere dei ragazzi

Il Laboratorio E⁴SPORT del Politecnico di Milano ha progettato una maglietta sensorizzata – “smart garment” – per raccogliere dati sul benessere dei ragazzi nella fascia 11-12 anni durante l’attività sportiva.

 

L’attività motoria in età pediatrica è importantissima perché irrobustisce la muscolatura, sviluppa l’apparato osseo, migliora la circolazione sanguigna, rinforza il sistema immunitario e insegna a condividere e a socializzare con i coetanei. Tuttavia, la recente pandemia ha portato molti ragazzi a rinunciare all’attività motoria e abbracciare stili di vita più sedentari.

Le società dilettantistiche sportive sono da sempre attori importanti nell’aiutare i ragazzi a crescere attraverso lo sport, supportandoli nella creazione di un equilibrio tra corpo e mente.
Questo compito oggi può essere svolto anche con nuovi strumenti: grazie alle tecnologie digitali infatti è possibile raggiungere questo obiettivo con modalità che in passato erano impensabili. In particolare, queste tecnologie relative all’Internet of Things (IoT) – come  smart garment, smart watch, smart bracelet, sensori di movimento e di postura etc. – un tempo a disposizione soltanto dei club sportivi più prestigiosi, potrebbero essere adottate anche dalle società dilettantistiche sportive per raccogliere dati rilevanti “dal campo” relativi alla qualità degli allenamenti, alla performance sportiva, al benessere fisico e psicologico dei ragazzi.

In questo contesto, i Dipartimenti di Ingegneria Gestionale e di Design del Politecnico di Milano in collaborazione con il Centro Sportivo U.S. Bosto di Varese hanno costruito una progettualità innovativa per comprendere come le tecnologie digitali possano contribuire al benessere dei giovani calciatori, così come al miglioramento della loro performance sportiva.
“WeAre 4 Children”, questo il nome del progetto di ricerca approvato dal Comitato Etico del Politecnico di Milano, coinvolgerà 20 giovani calciatori della U.S. Bosto i quali, durante gli allenamenti settimanali a Capolago e durante le partite amichevoli, indosseranno una maglietta sensorizzata in grado di raccogliere dati sulla loro performance sportiva e sul loro benessere fisico. Il monitoraggio avverrà tramite sensori biometrici installati sulla maglietta stessa, come accelerometro, cardiofrequenzimetro e sensori specifici per il motion capture in grado di rilevare informazioni real-time su parametri quali l’attività cardiaca, la postura, la respirazione, il consumo di energia, lo stato d’animo.

Politecnico di Milano e U.S. Bosto hanno coinvolto alcuni partner del territorio varesotto. In particolare, TK Soluzioni (azienda ICT di Saronno) fornirà supporto nella realizzazione della piattaforma che permetterà l’integrazione dei dati raccolti, Alfredo Grassi (azienda tessile di Lonate Pozzolo) offrirà le proprie competenze per la realizzazione e produzione della maglietta, e il Centro Polispecialistico Beccaria di Varese monitorerà i dati fisici e posturali grazie alla loro Unità di Medicina dello Sport.

Il progetto è concepito come uno studio di fattibilità, volto a verificare se la soluzione digitale sviluppata ad hoc sia, da un lato, apprezzata dai giovani calciatori, dalle loro famiglie e dagli allenatori e, dall’altro lato, che i dati raccolti siano affidabili e che il sistema funzioni correttamente in diverse situazioni d’uso (allenamento, partita etc.).

Il gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Gestionale sotto la guida del Prof. Emanuele Lettieri e dell’Ing. Andrea Di Francesco, project manager del progetto e ricercatore del Laboratorio interdipartimentale “E4Sport” del Politecnico di Milano, condurrà, con il contributo di tutti i partner, una valutazione dell’impatto che il progetto potrebbe generare sulla comunità allargata della U.S. Bosto, così come della sua sostenibilità economico-finanziaria.
L’ambizione è che la soluzione testata possa poi essere estesa ad altre società dilettantistiche sportive, anche in altri sport diversi dal calcio.

 

Per maggiori informazioni: https://www.e4sport.polimi.it/weare4children/

Si conclude Green SUIte: il progetto a sostegno della sostenibilità che ha coinvolto oltre 60 team di 5 aziende

Agos, Gruppo Enercom, Sparkasse, Gruppo Tea, la School of Management del Politecnico di Milano, animati dall’Osservatorio Startup Intelligence, hanno promosso comportamenti sostenibili virtuosi, fuori e dentro l’azienda.

 

Si è conclusa con successo Green SUIte, l’iniziativa a salvaguardia dell’ambiente con cui i dipendenti di Agos, Gruppo Enercom, Sparkasse, Gruppo Tea e la School of Management del Politecnico di Milano hanno attivato comportamenti virtuosi in chiave sostenibile, con il coinvolgimento di Up2You, la start up innovativa certificata B Corp che sviluppa soluzioni personalizzate per accompagnare le imprese verso la carbon neutrality.

Il progetto, nato da un’idea di Agos e Up2You nel corso di uno dei tavoli di lavoro dell’ottava edizione dell’Osservatorio Startup Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano, ha visto l’adesione di oltre 600 utenti che, negli ultimi mesi, sono stati impegnati in task giornalieri volti ad accrescere la consapevolezza e l’effettiva tutela ambientale. Delle oltre 19mila missioni totali, le cui tematiche preferite sono state la riduzione di spreco alimentare e di consumo di plastica e energia, il 96% è stata conclusa con successo, per una media di circa 32 azioni per ogni iscritto. Grazie all’ampia adesione, è conseguito un risparmio di circa 40mila kg di CO2, la nascita di 100 nuovi alberi e la neutralizzazione di 50mila kg di CO2.

Il 3 maggio, alla presenza dei rappresentanti delle società coinvolte nel contest, si è svolta presso il Politecnico di Milano la cerimonia di premiazione, che ha visto la partecipazione di circa 60 dipendenti presenti all’evento ed altri 100 collegati da remoto. In linea con la vocazione green dell’iniziativa, tutti i premi riservati ai vincitori sono stati all’insegna della sostenibilità: dai riconoscimenti individuali come l’annualità Carbon Neutral, in grado di neutralizzare le emissioni di viaggio e consumo di cibo con progetti certificati volti a preservare gli ecosistemi, sino ai riconoscimenti di squadra come le videochiamate a emissioni zero con colleghi e clienti e i codici promo con cui incentivare la forestazione in Italia o nel mondo.

Green SUIte ha così ulteriormente potenziato la già forte collaborazione tra le grandi imprese italiane e le start up, a beneficio dell’intero ecosistema innovativo italiano, e ha favorito l’Open Innovation nel tessuto economico nazionale, dimostrando che la collaborazione porta a benefici concreti e diffusi.

 

ERC Consolidator Grant a Massimo Tavoni

Massimo Tavoni, Professore Ordinario di economia del clima alla School of Management del Politecnico di Milano, è vincitore dell’ERC Consolidator Grant con il progetto EUNICE che mira a ridurre le incertezze nei percorsi di stabilizzazione climatica. 

 

Massimo Tavoni, docente della School of Management del Politecnico di Milano e Direttore di RFF-CMCC European Institute on Economics and the Environment (EIEE), è fra vincitori dell’edizione 2022 degli ERC Consolidator Grants del Consiglio europeo della ricerca (European Research Council, ERC), la prima organizzazione pan-europea per la ricerca di frontiera.

La ricerca del Prof. Tavoni è stata selezionata tra le oltre duemila proposte ricevute da ERC che ha l’obiettivo di stimolare l’eccellenza scientifica sostenendo e incoraggiando la competizione per i finanziamenti fra i ricercatori migliori e più originali.

Nel dettaglio EUNICE aspira a correggere gli errori e le distorsioni degli insiemi (ensemble) di modelli clima-energia-economia che studiano la stabilizzazione climatica, e a sviluppare modalità per validare e confermare le intuizioni degli scenari.

Il principale traguardo che il progetto vuole conseguire è quindi quello di sviluppare un approccio innovativo e integrato per quantificare, tradurre e comunicare in maniera efficace e tempestiva le principali incertezze associate ai percorsi a basse emissioni di carbonio e agli scenari che esplorano futuri molto distanti nel tempo, andando a rinnovare le basi metodologiche e sperimentali delle valutazioni climatiche basate sui modelli. Tre obiettivi fondamentali per tre principali linee di ricerca: estendere gli attuali scenari al futuro “profondo” (deep) e quantificare le loro incertezze; eliminare errori e distorsioni dagli scenari, perché siano in grado di tener conto delle perturbazioni a breve termine (come, per esempio, eventi estremi e inattesi); tradurre le mappe del futuro fornite dai modelli in linee guida solide e affidabili e testare sperimentalmente le modalità per comunicarle nel modo più efficace e tempestivo.

EUNICE è un progetto di alta rilevanza anche per altri ambiti di ricerca: l’approccio e le innovazioni sviluppate da EUNICE potranno essere applicate infatti anche per altre valutazioni ambientali, sociali e tecnologiche ad alto rischio. La sua combinazione unica di scienza computazionale e comportamentale e il coinvolgimento dei cittadini sarà un importante strumento di mediazione nei dibattiti sulle decisioni fondamentali per la nostra società, aumentando la fiducia e il riconoscimento del metodo scientifico.

 

 

Per maggiori informazioni su ERC Consolidator Grants 2022: https://erc.europa.eu/news/erc-2021-consolidator-grants-results

 

 

Confermato l’accreditamento EQUIS della School of Management del Politecnico di Milano

Creato nel 1997 come primo standard globale per l’auditing e l’attestazione degli istituti al di fuori dei confini nazionali, EQUIS è uno strumento rigoroso per valutare e migliorare la qualità: la School of Management l’ha ottenuto la prima volta nel 2007.  EQUIS si affianca ad AMBA e AACSB, i tre riconoscimenti più prestigiosi che costituiscono la “Triple Crown”, concessa ad appena 100 Scuole di business al mondo.

 

La School of Management del Politecnico di Milano ha ottenuto la riconferma del proprio accreditamento EQUIS, ricevuto la prima volta nel 2007 dall’European Foundation for Management Development (EFMD), rimanendo quindi ben salda tra le circa 100 Business School al mondo che possono vantare la “Triple Crown”, ovvero le tre certificazioni globali più autorevoli: EQUIS-EFMD Quality Improvement System, AMBA-The Association of MBAs e AACSB-Association to Advance Collegiate Schools of Business, le ultime due ottenute rispettivamente nel 2012 e nel 2021.

Creato nel 1997 come primo standard globale per l’auditing e l’accreditamento degli istituti al di fuori dei confini nazionali, pur considerando le differenze culturali e normative dei vari Paesi, EQUIS è uno strumento rigoroso per valutare, accreditare e migliorare la qualità in dieci aree chiave, confrontandole con gli obiettivi internazionali: governance, programmi, studenti, docenti, ricerca, internazionalizzazione, etica, responsabilità, sostenibilità, rapporto con le imprese. La vera qualità consiste nel cercare di fare meglio anche quando si è già eccellenti e proprio questa attenzione al miglioramento continuo è al centro della missione di EQUIS, che periodicamente verifica, e nel caso conferma, l’alto livello degli istituti membri.

L’assessment per il riaccreditamento, molto scrupoloso, ha riguardato la strategia della Scuola, la sua offerta, le relazioni con i principali stakeholders (aziende, Alumni, studenti, Faculty), la ricerca e la coerenza con il piano strategico più ampio. In particolare, EQUIS attribuisce importanza alla creazione di ambienti di apprendimento efficaci che promuovano le capacità manageriali e imprenditoriali degli studenti insieme al loro sviluppo personale e al senso di responsabilità globale. Attualmente ci sono 206 scuole accreditate EQUIS in 46 Paesi.

Vedere confermati ancora una volta, negli ultimi 15 anni, gli altissimi standard che consentono di fregiarsi della certificazione EQUIS testimonia la qualità della nostra didattica, l’attenzione alle esigenze degli studenti, il livello dell’offerta sempre più improntato alla sostenibilità e all’innovazione e soprattutto la raggiunta, piena dimensione internazionale – dichiara Alessandro Perego, Direttore della School of Management del Politecnico di Milano -. Per la nostra Scuola, gli accreditamenti internazionali rappresentano infatti uno strumento fondamentale e insostituibile per rafforzare qualità, ricerca e impegno sociale, in un confronto continuo con il contesto mondiale più innovativo per perseguire l’eccellenza.  Non si tratta dunque di un punto di arrivo, ma di un punto di partenza per riposizionare l’alta formazione al centro della ripresa economica e sociale”.

Anche Vittorio Chiesa e Federico Frattini, rispettivamente Presidente e Dean del MIP Politecnico di Milano, la Graduate School of Business che fa parte della School of Management dell’ateneo milanese, si sono dichiarati soddisfatti della certificazione ricevuta: “Il rinnovo dell’accreditamento EQUIS si aggiunge alla conferma della nostra presenza nei principali ranking mondiali e a una serie di riconoscimenti della qualità dell’offerta formativa per manager e top manager di tutto il mondo. Siamo consapevoli del grosso impegno della nostra School of Management per il continuo miglioramento di tutti gli aspetti legati alla didattica. Per questo il riconoscimento della qualità dei nostri percorsi di upskilling e reskilling da parte di enti certificatori riconosciuti a livello globale aumenta e rafforza la nostra reputazione in un panorama mondiale sempre più competitivo”.

“The challenge of pursuing impact in research”: è online il nuovo numero di SOMeMagazine

E’ uscito l’ottavo numero di SOMe, l’eMagazine della nostra Scuola in cui raccontiamo storie, punti di vista e progetti attorno a temi-chiave della nostra missione.

In questa edizione parliamo di impatto della ricerca: definire cosa sia e come misurarlo rappresenta una sfida sempre più attuale.
Con lo sviluppo di un framework metodologico per valutare l’impatto della ricerca della School of Management, Stefano Magistretti e Federico Caniato spiegano come la nostra Scuola stia lavorando per creare una “cultura dell’impatto” incoraggiata e sostenuta nel tempo.

E per mostrare alcuni impatti specifici, Enrico Cagno, Giulia Felice e Lucia Tajoli raccontano il ruolo fondamentale della ricerca accademica nel supportare la transizione green dei paesi in via di sviluppo.

Diletta Di Marco racconta alcune evidenze sul ruolo dell’opinione pubblica nel valutare l’impatto sociale della ricerca scientifica e come si sceglie se sostenere o meno un progetto. Angelo Cavallo presenta le opportunità di innovazione e sostenibilità emergenti dalle tecnologie space-based che impongono nuovi modelli di business.

Infine nelle “Stories” raccontiamo gli effetti del Covid sulla vita delle donne lavoratrici, e alcuni progetti per la promozione della sostenibilità nell’ambito della moda e dei comportamenti aziendali.

 

 

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I numeri precedenti:

  • # 1 “Sustainability – Beyond good deeds, a good deal?”
  • Special Issue Covid-19 – “Global transformation, ubiquitous responses
  • #2 “Being entrepreneurial in a high-tech world”
  • #3 “New connections in the post-covid era”
  • #4 “Multidisciplinarity: a new discipline”
  • #5 “Inclusion: shaping a better society for all”
  • #6 “Innovation with a human touch”
  • #7 “From data science to data culture: the emergence of analytics-powered managers”