Giacomo Dei, dottorando presso la POLIMI School of Management del Politecnico di Milano, ha vinto il Ronald B. Shuman Award alla Academy of Management Annual Meeting 2025 con uno studio su come le narrative storiche influenzano le decisioni nei megaprogetti infrastrutturali.
L’Annual Meeting dell’Academy of Management è il principale appuntamento mondiale per il confronto scientifico su management e organizzazioni, che ogni anno riunisce migliaia di studiose e studiosi per far avanzare la ricerca, creare reti e condividere conoscenza sulle sfide del XXI secolo.
Nell’edizione 2025, svoltasi a Copenaghen, Giacomo Dei, dottorando della POLIMI School of Management del Politecnico di Milano, ha ricevuto il prestigioso Ronald B. Shuman Award per il Best Student Paper della Management History Division. Il riconoscimento è stato assegnato al suo contributo “The Battle of Narratives: How outsiders create pasts to shape Fehmarn Belt Link’s prospects”, elaborato insieme ai coautori Joana Geraldi e Giorgio Locatelli.
La ricerca affronta una questione cruciale per la realizzazione e la governance dei megaprogetti infrastrutturali: come attori esterni (media, gruppi di interesse, partiti) costruiscono narrative storiche per orientare le decisioni presenti e influenzare i futuri esiti del progetto. Il caso studio è il Fehmarnbelt Fixed Link, il tunnel immerso che collegherà Danimarca e Germania, ma le evidenze emerse offrono indicazioni operative utili per chi progetta, governa e comunica opere complesse in diversi contesti.
Dal lavoro emergono tre leve pratiche per la gestione strategica degli stakeholder:
- Continuità: inquadrare l’opera dentro traiettorie storiche riconoscibili (integrazione europea, connettività territoriale) rafforza la legittimazione di scelte di investimento e di pianificazione delle fasi progettuali e finanziarie.
- Lessons learned: l’uso selettivo di esperienze passate (ad esempio, modelli di finanziamento, governance, mitigazioni ambientali) consente di anticipare colli di bottiglia e calibrare contratti, permessi e interfacce lungo la supply chain.
- Pattern ricorrenti: riconoscere in anticipo i copioni che tendono a ripetersi (ritardi, extra-costi, contestazioni) permette di predisporre contromisure preventive.
Il messaggio chiave è che le narrative sono parte integrante dell’architettura di progetto. Mappare chi racconta cosa diventa un’attività strategica a sé: si traduce in scenari, milestone comunicative, criteri di successo misurabili e contratti che incorporano requisiti di trasparenza, dati e monitoraggi ambientali. Non si tratta di imporre una narrativa dominante, ma di orchestrare voci diverse affinché il progetto sia sostenuto da tutti gli stakeholder.
Questo riconoscimento mette in luce l’eccellenza scientifica della POLIMI School of Management e la sua capacità di sviluppare conoscenza utile a supportare decisioni strategiche in contesti complessi.