Ranking Financial Times 2022 – Masters in Management

Il Master of Science in Management Engineering del Politecnico di Milano sale al 77esimo posto nel Ranking Masters in Management 2022 del Financial Times, migliorando di 8 posizioni rispetto al 2021.

 

Il Master of Science in Management Engineering, erogato dalla Scuola di Ingegneria Industriale e dell’informazione del Politecnico di Milano, ottiene un prestigioso riconoscimento dal Financial Times, confermando la propria presenza nel Ranking “Masters in Management 2022” dove migliora di 8 posizioni rispetto al 2021 e sale al 77esimo posto, nonostante il ranking abbia visto l’ingresso di 13 nuove Scuole che lo scorso anno non avevano partecipato.

A livello europeo, il programma si colloca tra i primi 15 tra quelli erogati da Università tecniche.
Tra i criteri che hanno consentito questo avanzamento ci sono il Salary increase, il Career progress – che considera le variazioni del livello di seniority e della dimensione dell’organizzazione in cui lavorano gli alumni – e la International course experience – che considera la partecipazione degli studenti a scambi e internships all’estero.

Questo risultato arriva a un anno dalla modifica della struttura del Master of Science, che oggi prevede un primo anno comune e un secondo anno articolato in quattordici diverse specializzazioni, denominate “Major”. Un’offerta didattica molto ricca che mira a fornire agli studenti e alle studentesse del Master of Science, competenze e strumenti per poter rivestire un ruolo di primo piano nella gestione di sfide economiche, industriali e sociali del Paese.

Il corso di laurea magistrale, erogato in lingua inglese, attualmente conta più di 2000 iscritti, di cui il 23% internazionali, e ogni anno vede circa 900 nuovi ingressi.
Il tasso di occupazione entro un anno dalla laurea è del 94% (fonte: indagine occupazionale Career Service Politecnico di Milano 2021) a testimonianza del grande apprezzamento da parte delle imprese per questa figura professionale con una trasversalità di competenze particolarmente ricercata.

 

Poste Italiane e gli studenti della School of Management per una sfida sull’innovazione

Presentate dagli studenti della School of Management del Politecnico di Milano soluzioni innovative per rispondere alle sfide lanciate da Poste Italiane su tre temi di interesse aziendale: ripensare gli spazi del workplace dopo la pandemia, ideare soluzioni innovative per i pagamenti digitali, rafforzare la brand reputation

 

La challenge è stata organizzata da Poste Italiane e dalla School of Management del Politecnico di Milano, con circa 220 studenti del corso Leadership&Innovation della laurea magistrale in  Ingegneria Gestionale, divisi in 30 team, con lo scopo di avvicinare e creare un ponte tra il mondo accademico e quello dell’impresa.

Ripensare gli ambienti di lavoro del futuro

Agli studenti è stato chiesto di cimentarsi su un tema molto complesso e lontano dalla loro quotidianità, come quello di immaginare come saranno i workplace post pandemia, ovvero gli spazi di lavoro del futuro, per rispondere alle nuove esigenze di lavoro sempre più orientate all’utilizzo di tecnologie digitali di collaboration e allo smart working.
Guardando anche alle realtà aziendali internazionali più innovative, gli studenti hanno immaginato ambienti di lavoro che promuovono la collaborazione grazie a spazi dedicati alle relazioni informali tra i dipendenti, per favorire socialità, come dimensione particolarmente penalizzata durante la pandemia.

Soluzioni per incentivare i pagamenti digitali

Altro tema di particolare rilievo su cui gli studenti hanno espresso la loro progettualità è quello dei pagamenti digitali, che rappresentano una delle innovazioni più rilevati nel processo di digitalizzazione per la crescita di Poste Italiane e di tutto il sistema Paese.
Le soluzioni incentivano la diffusione dei pagamenti digitali, attente in particolare agli aspetti ambientali e di sostenibilità premiando, ad esempio, i merchant che hanno fatto la scelta di aderire a progetti green. Tema particolarmente caro a Poste Italiane che con la nuova carta Postepay Green ha avviato anche nell’ambito dei pagamenti la conversione dei prodotti verso materiali ecosostenibili.
Molti progetti hanno evidenziato anche l’importanza di coinvolgere non solo consumatori e merchant, ma anche associazioni del territorio per promuovere e finanziare iniziative locali e di quartiere. Inoltre, l’acquisto di un particolare servizio o prodotto esprime gusti e preferenze personali e dunque della propria identità verso l’esterno.

In tutti i progetti è emersa l’importanza del coinvolgimento come leva per raggiungere sia i merchant che i clienti, tanto che alcuni studenti hanno ipotizzato anche l’utilizzo dei cosiddetti meccanismi di gamification per mantenere elevato il livello di coinvolgimento.

Rafforzare la brand reputation

Infine, gli studenti si sono cimentati con la sfida di rafforzare la reputazione di Poste Italiane tra i giovani della Generazione Z, in cui gli stessi studenti del Politecnico si sono potuti identificare, essendo molti di loro proprio nati proprio fra il 1995 e il 2001. L’obiettivo di questa Challenge era quello di veicolare un’immagine nuova dell’azienda e renderla attrattiva per questa fascia di giovani, sia a fini professionali ma anche di formazione e orientamento. Diverse le soluzion presentate: piattaforme ed applicazioni volte ad agevolare la conoscenza del mondo Poste tra chi non è ancora parte dell’azienda, nuove modalità di ingaggio, attraverso, ad esempio, eventi on-site fino ad arrivare ad ipotizzare l’utilizzo dei nuovi canali social per raggiungere più facilmente il target.