QS Online MBA Ranking 2023: POLIMI Graduate School of Management è quarta in Europa con l’International Flex MBA

La School of Management del Politecnico di Milano, vola al quarto posto nella classifica europea e si posiziona prima per la qualità dei docenti e dell’insegnamento.

 

Il QS Online MBA Ranking: Europe 2023, la periodica classifica di Quacquarelli Symonds sulla qualità delle business school a livello internazionale, ha confermato l’eccellenza di POLIMI Graduate School of Management. La business school dell’ateneo milanese, grazie al suo International Flex MBA (Master in Business Administration) erogato in digital learning, è quarta in Europa su 26 scuole valutate. Spicca inoltre il posizionamento rispetto al criterio “Faculty & Teaching” (qualità dei docenti e dell’insegnamento misurata annualmente da survey su oltre 100.000 profili accademici in tutto il mondo) dove l’International Flex MBA si posiziona al 1° posto a livello europeo, raggiungendo il miglior risultato di sempre da quando la scuola è entrata in classifica.

Dall’analisi dei singoli parametri su cui si basa la classifica, oltre al primato europeo per la qualità dei docenti e dell’insegnamento, si segnalano anche i parametri Employability e Class Experience.  Rispetto all’Employability (grado di occupabilità degli iscritti) POLIMI GSoM si trova al 5° posto in Europa. La business school dell’ateneo milanese si posiziona invece al  3° posto per il valore della Class Experience, intesa come esperienza di digital learning offerta ai partecipanti.

“Questo riconoscimento arriva a distanza di poche settimane da quello del Financial Times; essere tra le migliori business school europee con il nostro Executive MBA insegnato in modalità digitale anche secondo l’autorevole ranking QS sancisce, ancora una volta, la nostra leadership in ambito innovazione e digitalizzazione della formazione manageriale” – hanno commentato Vittorio Chiesa e Federico Frattini, rispettivamente Presidente e Dean di POLIMI Graduate School of Management. “Il primo posto in Europa per la qualità dei nostri docenti e del nostro insegnamento rappresenta un risultato storico che non può far altro che renderci orgogliosi poiché contribuisce ad accrescere la reputazione di cui gode la nostra scuola.”

POLIMI Graduate School of Management è nel QS Online MBA Ranking dal 2018, quando vi entrò direttamente al 20° posto al mondo. Da allora è sempre rimasta in classifica, posizionandosi già l’anno dopo in top 10 mondiale, rimanendovi anche negli anni seguenti. Se si considera che il 2023 è l’anno in cui il QS ranking classifica il più ampio numero di sempre di business school il risultato di quest’anno è il migliore da quando la business school milanese è entrata in graduatoria.

Basato su una delle piattaforme di apprendimento digitale tra le più avanzate al mondo, l’International Flex MBA di POLIMI Graduate School of Management è progettato per preparare manager qualificati e motivati a guidare le aziende in un mercato caratterizzato da tecnologie dirompenti e in veloce evoluzione. La durata del Master varia dai 15 ai 32 mesi ed è accessibile a manager con almeno 3 anni di esperienza lavorativa, agevolando altresì gli studenti con una modalità flessibile e in perfetto equilibrio con gli impegni lavorativi.

L’offerta formativa d’eccellenza del POLIMI Graduate School of Management comprende annualmente circa 40 Master, tra cui anche 7 MBA ed Executive MBA, 300 programmi di formazione manageriale e diversi progetti su misura per aziende.

Giorgio Locatelli vince un IPMA Global Research Award 2023

Suo il progetto “Il successo nella progettazione e consegna di Megaprogetti: una prospettiva di breve e lungo termine”

 

Giorgio Locatelli, professore del Dipartimento di Ingegneria Gestionale, ha vinto un IPMA Global Research Award 2023.

Gli IPMA Awards sono un riconoscimento per i project manager che danno il meglio per raggiungere i risultati desiderati dagli stakeholder, dalle organizzazioni o dalla società, affrontando complessità e volatilità sempre crescenti. I giudici hanno valutato le candidature in base ai seguenti criteri: problema di ricerca, processi di ricerca, risultati di ricerca e persone nella ricerca.

Il decennale lavoro di ricerca del professor Locatelli trova un compendio nel progetto “Il successo nella progettazione e consegna di Megaprogetti: una prospettiva di breve e lungo termine”.

I megaprogetti sono progetti caratterizzati da: enormi investimenti (spesso superiori a 1 miliardo di dollari), grande complessità (soprattutto in termini organizzativi) e impatto duraturo sull’economia, l’ambiente e la società.

La ricerca è finalizzata a identificare le caratteristiche dei megaprogetti che influenzano indicatori di successo di breve termine (rispetto dei tempi, costi, qualità – fase 1) e indicatori di successo del progetto di lungo termine (sostenibilità, creazione di valore per gli stakeholder ecc. – fase 2).

Nella fase 1 è stata sviluppata e applicata una metodologia che combina analisi qualitative e quantitative per raccogliere, selezionare e indagare best practices e metodologie per trasferire conoscenze a livello di portfolio. La metodologia è stata applicata alla realizzazione di grandi infrastrutture di trasporto, centrali elettriche e smantellamento di impianti nucleari.

Nella fase 2 è stata sfruttata una gamma più ampia di teorie e approcci, ad esempio: “a social identity perspective” per studiare l’impatto della responsabilità ambientale del megaprogetto, una prospettiva di “microfoundations” per studiare l’esperienza delle persone nel megaprogetto; metodi statistici quantitativi quali il “structural modelling approach” per studiare il nesso tra innovazione nell’azienda e innovazione nei megaprogetti.

CFA Research Challenge 2023: il Politecnico di Milano vince l’edizione italiana

Cinque studenti del Politecnico di Milano battono l’Università di Napoli Federico II e l’Università di Venezia Ca’ Foscari con l’analisi finanziaria di Technogym e si preparano alla regionale EMEA. La finale globale si terrà il prossimo 3 maggio 2023.

 

Il team della School of Management del Politecnico di Milano vince la finale italiana della CFA Research Challenge 2023, competizione mondiale di finanza targata CFA Institute e promossa nel nostro Paese da CFA Society Italy con il supporto di PwC Italia  e Kaplan Schweser.

La finale che ha visto il coinvolgimento di dieci atenei, 48 studenti e oltre 30 professionisti, si è svolta presso l’headquarter milanese di PwC Italia martedì 28 febbraio. Alla fase italiana, coordinata da CFA Society Italy, hanno partecipato i team delle seguenti università: Università Cattolica, Politecnico di Milano, Ca’ Foscari di Venezia, Università di Roma Tor Vergata, Università di Firenze, Università di Bologna, Sapienza Università di Roma , Università di Pavia, Università Politecnica delle Marche e Università di Napoli Federico II.

Gli studenti di Ingegneria Gestionale Alberto Giannetto, Gabriel Mazzante, Andrea Marconi, Giulio Galloni e Alberto Peccol, sotto la guida dei docenti Laura Grassi e Marco Giorgino e del mentor Giacomo Saibene, hanno presentato la loro analisi finanziaria sul titolo di Technogym a una giuria di sei esperti del settore finanziario: Roberto Sollevanti, Andrea Bonfà, Mauro Baragiola, Alberto Mari, CFA, Angelo Meda, CFA, CIPM, Pinuccia Parini.

Il Politecnico di Milano proseguirà direttamente per le semifinali regionali EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), che si terranno il prossimo 6-7 aprile. A testimonianza dell’elevata qualità dei nostri studenti e dei professionisti che li seguono, già nel 2011, 2014, 2016 e 2022 l’Italia si è aggiudicata la finale regionale EMEA.

La finale mondiale si disputerà il 3 maggio 2023, mettendo a confronto i vincitori di EMEA, America e Asia Pacifico.

“Questa vittoria rappresenta un traguardo importante nel nostro percorso professionale e siamo fieri del duro lavoro che abbiamo svolto per raggiungerlo. La CFA Research Challenge ci ha dato l’opportunità di misurarci con altri ragazzi di altre università e di mettere in pratica gli argomenti studiati durante il percorso accademico.” Queste le prime parole espresse da Alberto Giannetto, Gabriel Mazzante, Andrea Marconi, Giulio Galloni e Alberto Peccol, membri del team vincitore italiano. “Ringraziamo di cuore i nostri docenti Laura Grassi e Marco Giorgino e il nostro mentor Giacomo Saibene. Senza di loro non avremmo mai tagliato questo traguardo. Non vediamo l’ora di affrontare la prossima fase della competizione e siamo fiduciosi di andare avanti”.

“In questi ultimi 10 anni la squadra del Politecnico ha sempre saputo mostrare la sua preparazione sia a livello italiano che internazionale”. Hanno affermato i docenti del Politecnico di Milano Laura Grassi, Assistant Professor of Investment Banking, e Marco Giorgino, Full Professor of Financial markets and Institutions. “Come loro professori, siamo molto fieri delle competenze che la nostra Scuola trasmette loro permettendo di raggiungere questi eccellenti risultati che si confermano di anno in anno”.

“Dopo aver vissuto l’esperienza di studente partecipante alla CFA Research Challenge nel 2011, è stata una grande soddisfazione, oltre che un’emozione incredibile, fare il mentore in questa edizione, aiutando questo fantastico team a sfidare i propri limiti e a costruire una solida analisi critica e un’attenta valutazione finanziaria”. Ha dichiarato Giacomo Saibene, mentor della squadra vincitrice e membro del team italiano che nel 2011 ha vinto il titolo mondiale della competizione.

“La Research Challenge è una iniziativa che incanala verso obiettivi importanti nel mondo della formazione e delle accademie. Diventa sempre più rilevante avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, combinando le conoscenze accademiche con le tecniche e gli strumenti utilizzati dai professionisti del settore finanziario. Inoltre, vogliamo dare risalto alle nostre eccellenze universitarie italiane a livello europeo e mondiale”. Ha commentato Giuliano Palumbo, CFA, presidente, CFA Society Italy.

“CFA Society Italy, nella sua attività pluriennale, ha costruito un’intensa relazione con le università italiane per promuovere i principi di integrità ed eccellenza professionale presso le giovani generazioni”. Ha affermato il coordinatore del progetto, Giuseppe Quarto di Palo, CFA. “Siamo felici di poter offrire alle università e ai loro talenti l’opportunità di misurarsi in una competizione realistica, volta a riprodurre l’esperienza di un ufficio di ricerca di società di gestione o di case di investimento. Ai migliori studenti offriamo, inoltre, borse di studio per accedere al Programma CFA, al fine di ottenere una certificazione globalmente riconosciuta nel settore finanziario”.

Economia circolare: al via al progetto CIRC-UITS

Soluzioni digitali per il riuso di componenti elettronici a fine vita nei settori automotive e degli elettrodomestici

 

Ha preso il via il progetto triennale CIRC-UITS (Circular Integration of independent Reverse supply Chains for the smart reUse of IndusTrially relevant Semiconductors), co-finanziato dalla Commissione Europea con il programma Horizon Europe e coordinato dai professori Paolo Rosa e Sergio Terzi del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano.

CIRC-UITS si propone, da un lato, di sviluppare nuove tecnologie per progettare, produrre, disassemblare e riusare in modo efficiente e sostenibile componenti elettronici a fine vita all’interno di nuovi prodotti; dall’altro, di definire nuovi modelli di business migliorando la condivisione e la standardizzazione di dati tra i leader industriali coinvolti nelle stesse filiere.

In particolare verranno dimostrati i vantaggi dell’economia circolare digitale attraverso 4 progetti pilota:

  • Sviluppo di un’unità di controllo elettronica rispettosa dell’ambiente incorporata negli inverter dei veicoli elettrici e nei sistemi di gestione della batteria
  • Sviluppo di sensori per pneumatici di nuova generazione
  • Sviluppo di circuiti integrati
  • Classificazione e stoccaggio dei circuiti stampati obsoleti di varie apparecchiature elettriche ed elettroniche

In tal modo, CIRC-UITS supporterà concretamente le aziende del settore automotive ed elettronica di massa, dimostrando i benefici ottenibili dall’applicazione del paradigma dell’economia circolare sia da un punto di vista del business e delle supply chain che da quello tecnologico e della sostenibilità, attraverso l’adozione delle tecnologie di Industria 4.0 nei processi di gestione dei componenti elettronici fuori uso e nella progettazione dei nuovi prodotti.

Per maggiori informazioni: www.circuitsproject.eu

HumanTech: un progetto da “Dipartimenti di Eccellenza” 2023-2027

Il Dipartimento di Ingegneria Gestionale presenta il progetto Humantech ed entra tra i dipartimenti di eccellenza del MUR

 

Il Dipartimento di Ingegneria Gestionale è tra i 180 dipartimenti italiani selezionati e finanziati dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) per il periodo 2023-2027 nell’ambito dell’iniziativa “Dipartimenti di Eccellenza” (L. 232/2016), l’intervento ministeriale che premia i dipartimenti che spiccano per la qualità della ricerca prodotta e che finanzia specifici progetti sviluppo.

Il DIG ha sottoposto al MUR un progetto di sviluppo della ricerca dipartimentale incentrato sul tema HumanTech – Humans and Technology che ha l’obiettivo di ridisegnare la relazione tra tecnologia e persona per una transizione digitale sostenibile dei sistemi industriali.

Il progetto trova la sua motivazione nella pressante necessità di far evolvere l’attuale modello di sviluppo tecnologico, guidato dalla massimizzazione del risultato economico, verso un modello più armonico che contemperi le implicazioni umane, sociali e ambientali della produzione industriale con quelle economico finanziarie, con l’obiettivo di proporre nuovi modelli e processi di sviluppo e adozione delle tecnologie, capaci di accelerare la transizione verso sistemi industriali sostenibili, inclusivi e attenti al benessere individuale e collettivo.

Per saperne di più: https://www.som.polimi.it/humantech/

Settimana di prevenzione dello spreco alimentare

Oltre 290 tonnellate di cibo recuperate nell’ultimo anno, cinque Hub contro lo spreco alimentare attivi in città e oltre 40 punti vendita di supermercati coinvolti. Questo è il bilancio presentato in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare del 5 febbraio 2023.

 

Il 5 febbraio è stata celebrata la IX Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, appuntamento fisso che dal 2014 cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo spreco di cibo. Un tema importante che è stato inserito anche all’interno dell’Agenda 2030 dell’ONU, tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
A valle delle riflessioni e del lavoro svolto all’interno del Programma Sostenibilità 2022 – SDGs@Polimi e in particolare del Cantiere Sostenibilità Riduzione degli sprechi alimentari (SDG 2), il Politecnico di Milano propone una serie di iniziative di sensibilizzazione al tema con una settimana dedicata alla consapevolezza contro gli sprechi alimentari.

Nel corso nel 2022 nei quattro Hub contro lo spreco alimentare attivi a Milano (Isola, Gallaratese, Lambrate e Centro, quest’ultimo inaugurato lo scorso settembre), sono state raccolte oltre 177 tonnellate da 12 insegne di supermercati, raggiungendo oltre 3500 famiglie (dati: Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano). A queste si aggiungono altre 120 tonnellate di eccedenze di cibo recuperate da Recup e Banco Alimentare della Lombardia, raccolte nel quinto l’Hub Foody Zero sprechi presente all’interno del mercato Agroalimentare Sogemi di Milano fonte (dati: Università degli studi di Milano), arrivando quindi a contare oltre 290 tonnellate di cibo recuperato nel corso del 2022.

L’iniziativa degli Hub di quartiere avviata nel 2019 dal Comune di Milano insieme a Fondazione Cariplo, Assolombarda, Politecnico di Milano e Programma QuBi, si basa principalmente sul recupero delle eccedenze alimentari da punti vendita dei supermercati milanesi, con la costruzione di una rete territoriale che ha coinvolto per la redistribuzione di tali beni associazioni del terzo settore e onlus, che a loro volta destinano il cibo alle persone e alle famiglie in difficoltà.

In occasione della settimana di prevenzione dello spreco alimentare, la School of Management del Politecnico di Milano, ha organizzato un evento in cui verranno approfonditi diversi modelli collaborativi mirati a efficientare l’effettivo recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari a scala locale e di quartiere e, dunque, a ridurre la quantità di rifiuti alimentari urbani.

Per maggiori informazioni sull’evento clicca qui.

 

Per leggere il comunicato stampa completo del Comune di Milano: Food Policy. 5 febbraio, giornata contro lo spreco alimentare

Grazie a una borsa di studio, l’inizio di un percorso di formazione in Ingegneria Gestionale

 

Ogni anno cresce il numero di studenti e studentesse che si iscrivono al corso di studio in Ingegneria Gestionale: un percorso di formazione multidisciplinare e molto apprezzato dal mondo del lavoro. Non tutti possono sostenere le spese che questa scelta comporta, specialmente tenendo conto del costo della vita a Milano. Per questo, e per non perdere preziosi talenti che potrebbero studiare al Politecnico, School of Management organizza ogni anno una raccolta fondi per sostenere studentesse o studenti meritevoli che si trovano in condizioni di bisogno a realizzare il loro sogno: studiare Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano.

Nel triennio 2020-2022 il Politecnico ha ricevuto oltre 10 milioni di euro in donazione da individui e da aziende.

Il sostegno al merito è il primo obiettivo della community: circa la metà di questi fondi infatti è stata usata per finanziare circa 500 borse di studio, destinate a premiare gli studenti meritevoli e bisognosi del Politecnico.

Anuar Mancini, 22 anni, è uno dei “borsisti 2022”, uno dei tanti ragazzi e ragazze che, proprio grazie al sostegno dei donatori, sta mettendo le basi del proprio futuro al Politecnico di Milano.

Dopo la triennale in ingegneria gestionale, proseguirò con la magistrale sempre al Politecnico: ho molto apprezzato il taglio tecnico-quantitativo di questa università”, commenta. “La tesi triennale è stata frutto di un internship di cinque mesi presso SNAM, dove mi sono occupato dell’implementazione di un sistema interattivo di monitoraggio tramite cruscotti di KPIs, per valutare l’impatto della manutenzione sulle stazioni di erogazione di metano CNG e LNG”.

Queste borse di studio, istituite grazie al contributo degli Alumni di Ingegneria Gestionale e di tutti gli amici del Dipartimento di Ingegneria Gestionale, rappresentano un modo concreto di aiutare studentesse e studenti meritevoli ad intraprendere un percorso di sviluppo personale e professionale che li porterà a diventare ingegneri gestionali magistrali”, commenta la prof.ssa Marika Arena, coordinatrice del corso di studi di Ingegneria Gestionale.

 

Per leggere l’intervista completa clicca qui.

Borse Gianluca Spina per il corso di Laurea in Ingegneria Gestionale

Proseguire gli studi dopo la maturità è un importante investimento per il proprio futuro, sia a livello personale, sia economico.
Per dare la possibilità a giovani meritevoli di acquisire una formazione universitaria nell’ambito dell’Ingegneria Gestionale, il Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Associazione Gianluca Spina, mette a disposizione quattro borse di studio per il corso di Laurea in Ingegneria Gestionale, riservate ai nuovi iscritti all’anno accademico 2022 – 2023.

L’istituzione delle nuove borse di studio è stata possibile grazie alla generosa donazione di Isabella e Raffaele Valletta al Politecnico di Milano. Le borse di studio, per espresso desiderio della Famiglia Valletta, sono state intitolate alla memoria del Professor Gianluca Spina.

Una delle quattro borse, che coprono i tre anni di studio, è riservata alle studentesse che vogliono intraprendere una carriera nell’Ingegneria Gestionale per favorire la pari opportunità di genere.

Ai vincitori delle borse di studio viene offerto anche un programma di Mentorship, messo a disposizione da Alumni e da studenti della Laurea in Ingegneria Gestionale.

Per consultare il bando e i criteri di attribuzione clicca qui.
Per maggiori dettagli: Laurea Triennale > Studia con noi > Borse Gianluca Spina.

 

Perché scegliere un futuro nell’Ingegneria Gestionale

Chi sceglie il corso di laurea in Ingegneria Gestionale acquisisce solide competenze che permettono di operare in molteplici settori aziendali, per rispondere alle mutevoli esigenze organizzative e innovative a cui le imprese devono far fronte per mantenere la propria competitività.

In particolare, l’ingegnere gestionale è chiamato a progettare e a gestire sistemi in cui le variabili tecnologiche interagiscono in modo complesso con quelle economiche e organizzative. Grazie al profilo multidisciplinare, può operare in differenti settori e funzioni all’interno di un’azienda, sia essa una società di consulenza, un’impresa industriale, manifatturiera o di sevizi, oltre che in ambito bancario, assicurativo, utilities, pubblica amministrazione e non-profit.

 

Nel 2021, 632 studenti hanno conseguito la laurea in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano.
173 non hanno continuato gli studi al Politecnico. Di questi, 139 hanno preso parte all’indagine annuale sull’occupazione.

 

Fonte: GRADUATE EMPLOYMENT DATA BOOK 2021 – Management Engineering – Politecnico di Milano.

AIRIC: primo annual meeting

Il centro del Politecnico di Milano per la ricerca applicata sull’intelligenza artificiale si racconta

 

Lunedì 21 novembre si è svolto il primo Annual Meeting di AIRIC, il Centro per la Ricerca e l’Innovazione in ambito Intelligenza Artificiale del Politecnico di Milano.

L’incontro è stata l’occasione per presentare il nuovo centro che riunisce le principali competenze su intelligenza artificiale e innovazione dei processi del Politecnico, e per condividere i risultati dei primi progetti di ricerca, presentati direttamente dalle aziende che per prime hanno aderito a questa iniziativa.

AIRIC si connota come un centro di ricerca molto innovativo: ispirato alle migliori esperienze internazionali, il cuore di AIRIC è rappresentato dalla sua multidisciplinarietà: competenze tecniche per lo sviluppo di algoritmi e strumenti di intelligenza artificiale, che hanno la loro naturale collocazione nel Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, e competenze di management e gestione dei progetti, fornite dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale. AIRIC si avvale inoltre della collaborazione di tutti gli altri dipartimenti, sia in ambito tecnico sia di dominio applicativo.

La missione di AIRIC è aiutare le aziende a mettere a fuoco le potenzialità dell’intelligenza artificiale, guidarle nell’introduzione dell’AI nei propri processi e prodotti, e supportarle nello sviluppo di competenze interne che siano all’altezza delle sfide future. Punta di diamante della collaborazione è la capacità di sviluppare soluzioni ad hoc, affiancando l’azienda anche nel trasferimento e nella formazione tecnica necessaria: una combinazione indispensabile per creare un differenziale competitivo e usare l’AI in modo esperto, per generare valore di business.

AIRIC è diretto dai professori Nicola Gatti e Marcello Restelli del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria e da Giovanni Miragliotta del Dipartimento di Ingegneria Gestionale.

NEXT GENERATION UPP: un progetto per migliorare le prestazioni della giustizia nell’Italia del nord-ovest

NEXT GENERATION UPP mira a fornire un metodo più efficiente per gestire gli affari giudiziari e contribuire così ad abbattere l’arretrato e a ridurre la durata media dei procedimenti di giustizia.

 

Il progetto, coordinato dall’Università degli Studi di Torino in partenariato con undici atenei dell’Italia del nord-ovest a cui il Politecnico di Milano partecipa con il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria e il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, è promosso dal Ministero della Giustizia nell’ambito del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020 e realizzato in sinergia con gli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a sostegno della riforma della giustizia.

Next Generation UPP si propone di migliorare le prestazioni della giustizia dell’Italia del nord-ovest attraverso il potenziamento degli Uffici per il processo (UPP), l’innovazione tecnologica e la sperimentazione di nuovi schemi collaborativi tra le università e gli uffici giudiziari ed è rivolto agli uffici giudiziari della Macro Area 01, che include le Corti di appello di Brescia, Genova, Milano e Torino, i Tribunali e i Tribunali per i minorenni dei relativi distretti.

In particolare il gruppo di lavoro del Dipartimento di Ingegneria Gestionale, sotto la guida del Prof. Giancarlo Vecchi, sta realizzando una mappatura dell’organizzazione dell’Ufficio per il processo presso la Corte di Appello e il Tribunale di Milano.
L’analisi mira a rappresentare nel dettaglio le soluzioni organizzative messe in campo, i punti di forza e le criticità, l’impatto sulla riduzione dell’arretrato e sul disposition time, vale a dire il tempo di definizione dei procedimenti di giustizia. Si occuperà inoltre di progettare e sperimentare soluzioni organizzative innovative per consolidare, potenziare e trasferire i risultati ottenuti.

Il progetto, avviato il 1° aprile 2022, terminerà il 30 settembre 2023.


Per maggiori info:
Prof. Giancarlo Vecchi: giancarlo.vecchi@polimi.it