Settimana di prevenzione dello spreco alimentare

Oltre 290 tonnellate di cibo recuperate nell’ultimo anno, cinque Hub contro lo spreco alimentare attivi in città e oltre 40 punti vendita di supermercati coinvolti. Questo è il bilancio presentato in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare del 5 febbraio 2023.

 

Il 5 febbraio è stata celebrata la IX Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, appuntamento fisso che dal 2014 cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica sullo spreco di cibo. Un tema importante che è stato inserito anche all’interno dell’Agenda 2030 dell’ONU, tra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
A valle delle riflessioni e del lavoro svolto all’interno del Programma Sostenibilità 2022 – SDGs@Polimi e in particolare del Cantiere Sostenibilità Riduzione degli sprechi alimentari (SDG 2), il Politecnico di Milano propone una serie di iniziative di sensibilizzazione al tema con una settimana dedicata alla consapevolezza contro gli sprechi alimentari.

Nel corso nel 2022 nei quattro Hub contro lo spreco alimentare attivi a Milano (Isola, Gallaratese, Lambrate e Centro, quest’ultimo inaugurato lo scorso settembre), sono state raccolte oltre 177 tonnellate da 12 insegne di supermercati, raggiungendo oltre 3500 famiglie (dati: Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano). A queste si aggiungono altre 120 tonnellate di eccedenze di cibo recuperate da Recup e Banco Alimentare della Lombardia, raccolte nel quinto l’Hub Foody Zero sprechi presente all’interno del mercato Agroalimentare Sogemi di Milano fonte (dati: Università degli studi di Milano), arrivando quindi a contare oltre 290 tonnellate di cibo recuperato nel corso del 2022.

L’iniziativa degli Hub di quartiere avviata nel 2019 dal Comune di Milano insieme a Fondazione Cariplo, Assolombarda, Politecnico di Milano e Programma QuBi, si basa principalmente sul recupero delle eccedenze alimentari da punti vendita dei supermercati milanesi, con la costruzione di una rete territoriale che ha coinvolto per la redistribuzione di tali beni associazioni del terzo settore e onlus, che a loro volta destinano il cibo alle persone e alle famiglie in difficoltà.

In occasione della settimana di prevenzione dello spreco alimentare, la School of Management del Politecnico di Milano, ha organizzato un evento in cui verranno approfonditi diversi modelli collaborativi mirati a efficientare l’effettivo recupero e ridistribuzione delle eccedenze alimentari a scala locale e di quartiere e, dunque, a ridurre la quantità di rifiuti alimentari urbani.

Per maggiori informazioni sull’evento clicca qui.

 

Per leggere il comunicato stampa completo del Comune di Milano: Food Policy. 5 febbraio, giornata contro lo spreco alimentare

Grazie a una borsa di studio, l’inizio di un percorso di formazione in Ingegneria Gestionale

 

Ogni anno cresce il numero di studenti e studentesse che si iscrivono al corso di studio in Ingegneria Gestionale: un percorso di formazione multidisciplinare e molto apprezzato dal mondo del lavoro. Non tutti possono sostenere le spese che questa scelta comporta, specialmente tenendo conto del costo della vita a Milano. Per questo, e per non perdere preziosi talenti che potrebbero studiare al Politecnico, School of Management organizza ogni anno una raccolta fondi per sostenere studentesse o studenti meritevoli che si trovano in condizioni di bisogno a realizzare il loro sogno: studiare Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano.

Nel triennio 2020-2022 il Politecnico ha ricevuto oltre 10 milioni di euro in donazione da individui e da aziende.

Il sostegno al merito è il primo obiettivo della community: circa la metà di questi fondi infatti è stata usata per finanziare circa 500 borse di studio, destinate a premiare gli studenti meritevoli e bisognosi del Politecnico.

Anuar Mancini, 22 anni, è uno dei “borsisti 2022”, uno dei tanti ragazzi e ragazze che, proprio grazie al sostegno dei donatori, sta mettendo le basi del proprio futuro al Politecnico di Milano.

Dopo la triennale in ingegneria gestionale, proseguirò con la magistrale sempre al Politecnico: ho molto apprezzato il taglio tecnico-quantitativo di questa università”, commenta. “La tesi triennale è stata frutto di un internship di cinque mesi presso SNAM, dove mi sono occupato dell’implementazione di un sistema interattivo di monitoraggio tramite cruscotti di KPIs, per valutare l’impatto della manutenzione sulle stazioni di erogazione di metano CNG e LNG”.

Queste borse di studio, istituite grazie al contributo degli Alumni di Ingegneria Gestionale e di tutti gli amici del Dipartimento di Ingegneria Gestionale, rappresentano un modo concreto di aiutare studentesse e studenti meritevoli ad intraprendere un percorso di sviluppo personale e professionale che li porterà a diventare ingegneri gestionali magistrali”, commenta la prof.ssa Marika Arena, coordinatrice del corso di studi di Ingegneria Gestionale.

 

Per leggere l’intervista completa clicca qui.

Financial Times: Polimi Graduate School of Management cresce ulteriormente nella classifica delle migliori business school in europa

La Business School del Politecnico di Milano è seconda a livello europeo tra le scuole appartenenti ad un’università tecnica secondo l’FT European Business School Ranking 2022

 

Milano, 5 dicembre 2022 – POLIMI Graduate School of Management migliora ulteriormente la sua posizione al vertice delle migliori business school in Europa anche per quest’anno. Secondo il Financial Times European Business Schools Ranking 2022, reso pubblico oggi, la Business School del Politecnico si conferma al secondo posto a livello europeo tra le scuole appartenenti ad un’università tecnica (il Politecnico di Milano, appunto) dietro solo all’Imperial College Business School (UK). La conferma dell’eccellenza dell’offerta formativa di POLIMI Graduate School of Management si evidenzia anche dal miglioramento nella classifica generale, dove la business school milanese si posiziona al 31esimo posto su 95 classificate, guadagnando 6 posizioni rispetto allo scorso anno. In 5 anni (dal 2017) la scuola ha guadagnato ben 11 posizioni, registrando così il miglior risultato dal 2010, anno in cui è entrata nel ranking e in cui il numero di scuole incluse nella classifica era di 75.

“Siamo estremamente soddisfatti di questo nuovo riconoscimento da parte di un ranking prestigioso come quello stilato ogni anno dal Financial Times. Riconoscimento che arriva alla fine di un anno, il 2022, che ha portato grandissimi cambiamenti per la nostra scuola come, ad esempio, il cambio di nome e brand e l’inaugurazione del nuovo Campus Navigli, nel cuore di Milano – hanno dichiarato Vittorio Chiesa e Federico Frattini, rispettivamente Presidente e Dean di POLIMI Graduate School of Management. Ulteriore soddisfazione arriva dai miglioramenti nei rankings del Financial Times ottenuti dal Master in Business Administration (MBA) – che abbiamo completamente riprogettato lo scorso anno – e dalla nostra offerta di Executive Education. Quest’ultimo è un segnale che ci motiva a proseguire a lavorare a stretto contatto con le aziende, per realizzare percorsi in grado di rispondere alle loro esigenze di formazione con una proposta di qualità e in linea con le competenze che quest’epoca di transizioni richiede ai leader di oggi e di domani”.

Dal dettaglio dei ranking emerge infatti anche il posizionamento dei singoli percorsi formativi offerti dalla Scuola. L’MBA (Master in Business Administration) si posiziona al 25esimo posto, guadagnando nove posizioni rispetto al 2021, mentre l’EMBA (Executive Master in Business Administration) si conferma al 54esimo. Relativamente ai singoli criteri che incidono sul posizionamento generale in classifica, migliora la valutazione del salario (Salary Increase), vale a dire il livello di retribuzione di un manager a tre anni dalla graduation e la relativa differenza rispetto al periodo pre-Master: in media lo stipendio degli Alumni di POLIMI Graduate School of Management dopo aver completato il Master cresce del 59% per gli Executive MBA e del 94% per gli MBA.

Migliora rispetto allo scorso anno il posizionamento anche per l’Executive Education.

Nella top 10 del ranking del Financial Times, limitatamente alle business school “modello” POLIMI GSoM, vale a dire quelle appartenenti a un’università tecnica, la Business School del Politecnico precede la Aalto University (Finlandia), Tum School of Management (Germania) e Institut Mines – Telecom Business School (Francia).

L’offerta formativa d’eccellenza di POLIMI Graduate School of Management comprende annualmente circa 40 Master, tra cui anche 7 MBA ed Executive MBA, più di 200 programmi executive open e diversi corsi di formazione progettati su misura per aziende. Ogni anno collabora con più di 100 imprese, realizzando oltre 180 programmi formativi su misura, erogando oltre 4.000 ore di didattica e coinvolgendo più di 30.000 dipendenti.

Borse Gianluca Spina per il corso di Laurea in Ingegneria Gestionale

Proseguire gli studi dopo la maturità è un importante investimento per il proprio futuro, sia a livello personale, sia economico.
Per dare la possibilità a giovani meritevoli di acquisire una formazione universitaria nell’ambito dell’Ingegneria Gestionale, il Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Associazione Gianluca Spina, mette a disposizione quattro borse di studio per il corso di Laurea in Ingegneria Gestionale, riservate ai nuovi iscritti all’anno accademico 2022 – 2023.

L’istituzione delle nuove borse di studio è stata possibile grazie alla generosa donazione di Isabella e Raffaele Valletta al Politecnico di Milano. Le borse di studio, per espresso desiderio della Famiglia Valletta, sono state intitolate alla memoria del Professor Gianluca Spina.

Una delle quattro borse, che coprono i tre anni di studio, è riservata alle studentesse che vogliono intraprendere una carriera nell’Ingegneria Gestionale per favorire la pari opportunità di genere.

Ai vincitori delle borse di studio viene offerto anche un programma di Mentorship, messo a disposizione da Alumni e da studenti della Laurea in Ingegneria Gestionale.

Per consultare il bando e i criteri di attribuzione clicca qui.
Per maggiori dettagli: Laurea Triennale > Studia con noi > Borse Gianluca Spina.

 

Perché scegliere un futuro nell’Ingegneria Gestionale

Chi sceglie il corso di laurea in Ingegneria Gestionale acquisisce solide competenze che permettono di operare in molteplici settori aziendali, per rispondere alle mutevoli esigenze organizzative e innovative a cui le imprese devono far fronte per mantenere la propria competitività.

In particolare, l’ingegnere gestionale è chiamato a progettare e a gestire sistemi in cui le variabili tecnologiche interagiscono in modo complesso con quelle economiche e organizzative. Grazie al profilo multidisciplinare, può operare in differenti settori e funzioni all’interno di un’azienda, sia essa una società di consulenza, un’impresa industriale, manifatturiera o di sevizi, oltre che in ambito bancario, assicurativo, utilities, pubblica amministrazione e non-profit.

 

Nel 2021, 632 studenti hanno conseguito la laurea in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Milano.
173 non hanno continuato gli studi al Politecnico. Di questi, 139 hanno preso parte all’indagine annuale sull’occupazione.

 

Fonte: GRADUATE EMPLOYMENT DATA BOOK 2021 – Management Engineering – Politecnico di Milano.

Marketing sul metaverso: turbolenze, sperimentazioni e potenzialità di crescita

Il Metaverse Marketing Lab della School of Management del Politecnico di Milano analizza oltre 330 casi di utilizzo con finalità di marketing di metaverso e web 3D e li presenta in un workshop con oltre 100 imprese insieme ai risultati di esperimenti di neuroscienze applicate: i visori di realtà virtuale aumentano l’immersività, e in queste prime fasi la curiosità verso la tecnologia aggiunge ingaggio alle iniziative di marketing.

 

Il 23 novembre si è tenuto al Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano il secondo workshop del Metaverse Marketing Lab, l’iniziativa che la School of Management del Politecnico di Milano ha lanciato a giugno per creare un forum di discussione tra imprese, filiera della comunicazione e abilitatori tecnologici in merito alle opportunità e le sfide delle tecnologie connesse al metaverso nelle attività di marketing, con un occhio di riguardo allo studio dell’esperienza dell’utente e delle sue emozioni.

In questo secondo workshop si sono condivisi dati di scenario circa la penetrazione del cosiddetto metaverso: nel corso del 2022 si sono registrate operazioni di investimento da parte di venture capitalist, fondi di private equity ed M&A a livello globale su attività legate al metaverso per oltre 120 miliardi di dollari, sostanzialmente il doppio di quanto si fosse verificato nel 2021, che si aggiungono agli investimenti delle big tech, come ad esempio i 10 miliardi di dollari annui investiti da Meta nella sua divisione Reality Labs, e agli investimenti dei governi nazionali in queste tecnologie. A livello di utilizzo, le tecnologie di realtà aumentata già oggi raggiungono oltre 800 milioni di utenti attivi a livello mondiale, mentre si stimano in circa 500 milioni gli utenti attivi nelle piattaforme immersive di gaming (es. Roblox o Fortnite) o di vita virtuale (es. The Sandbox, Decentraland, Horizon, Zepeto, ecc.). Le turbolenze di mercato, legate in parte alla speculazione finanziaria su criptovalute ed NFT e in parte ad altalene emotive tra gli investitori in merito al futuro del metaverso, hanno portato a un calo di oltre l’80% della capitalizzazione delle principali criptovalute connesse a piattaforme del metaverso (MANA e SAND in primis), ma resta la rilevanza di business attuale e prospettica del fenomeno delle piattaforme immersive: le piattaforme di social gaming hanno più del 50% degli utenti sotto i 25 anni, un combinato di GenZ e Generazione Alpha che è sempre più difficile intercettare nei canali web 2D e nei mass media.

A livello di utilizzo per finalità di marketing, sono stati mappati oltre 330 casi nazionali e internazionali, analizzandone prerogative, finalità e contenuti. Nonostante siano stati identificati oltre 40 mondi virtuali attualmente funzionanti, l’85% dei casi si rifà alle due principali piattaforme di social gaming (Roblox e Fortnite) e alle due principali piattaforme attualmente attive (TheSandbox e Decentraland), in attesa del dispiegamento completo delle piattaforme Horizon di Meta. La principale attività tracciata è quella dell’offerta di prodotti virtuali, skin ed NFT, comune a circa il 75% dei casi; non a caso, il mercato di questo tipo di prodotti nel corso del 2021 faceva registrare un fatturato globale di circa 54 miliardi di dollari. A testimonianza della centralità dei contenuti nella proposizione delle esperienze sul metaverso, il 49% dei casi mappati si rifà al mondo dell’entertainment e dei media, con la moda e il lusso a inseguire con il 22% dei casi e l’arte e i musei con il 6%. Ma sono presenti casi anche in ambito automotive, banking, food & beverage, retail, cosmesi, turismo e sport, tra gli altri.

Oltre alle iniziative incentrate sulla proposizione di skin e prodotti virtuali, oltre il 22% dei casi si è incentrata sull’offerta di giochi aventi per protagonista la marca, come nel caso di Lavazza Arena, un gioco volto a sensibilizzare sul tema della sostenibilità della filiera del caffè. Al momento, le iniziative sviluppate hanno un connotato fortemente specifico sul canale del metaverso, mentre sono in fase più embrionale le ibridazioni tra mondo fisico e virtuale, con alcuni esempi interessanti di riproposizione sul metaverso di copie virtuali dei propri flagship store (come nel caso di Samsung), di estensione di eventi fisici con contenuti aggiuntivi sul metaverso (come nel caso dell’Australian Open di tennis) o di lancio di negozi virtuali per acquistare prodotti fisici, o per prenotare visite in negozi reali.
I risultati presentati in questo workshop evidenziano come l’esplorazione delle potenzialità del metaverso sia ormai ampiamente avviata in vari settori, e con modalità e logiche diversificate. Come spesso accade a fronte di queste discontinuità tecnologiche, le iniziative tendono a nascere canale-su-canale, ma si iniziano a intravvedere delle soluzioni che mirano a integrare la presenza sul metaverso con la strategia omnicanale dell’impresa” spiega Lucio Lamberti, Ordinario di Marketing Omnicanale alla School of Management del Politecnico di Milano e Responsabile Scientifico del Metaverse Marketing Lab.

Il workshop ha quindi ospitato una tavola rotonda moderata da Giuliano Noci, Prorettore del Politecnico, tra i rappresentanti di UPA, UNA, Plenitude, Banca Mediolanum e PWC TLS in merito agli sviluppi e agli impatti dell’utilizzo del metaverso nelle attività di marketing per le imprese di marca e per la filiera della comunicazione. “L’innovazione è nel DNA di Plenitude, Società Benefit di Eni, e ciò si esprime anche nello sperimentare continuamente nuove modalità per dare valore alla relazione con i clienti. Il Metaverso è un’opportunità da esplorare ed è importante farlo con un partner solido, affidabile e d’eccellenza come il Politecnico di Milano”, ha dichiarato Mauro Stella, Responsabile Customer Base Lifetime Value di Plenitude.
Proseguono Claudio Valz e Andrea Lensi, Partner PwC TLS Avvocati e Commercialisti: “Lo spazio competitivo chiamato ‘Metaverso’ richiede alle nostre imprese la definizione di nuove modalità operative e di competizione al fine di indirizzare le opportunità e le possibili minacce in un contesto ancora fluido da un punto di vista normativo e regolamentare, e non solo. In tali contesti ‘liquidi’ e ad alto potenziale, la capacità di interpretare e gestire in modo tempestivo e concreto i rischi legali e fiscali rappresenta un acceleratore per lo sviluppo delle imprese che operano in questo ambiente, e che hanno bisogno di una collaborazione tra competenze legali, fiscali, tecnologiche e di business“.

Il workshop ha infine analizzato alcune evidenze sviluppate dal laboratorio PhEEL del Politecnico di Milano in merito alle emozioni provate dagli utenti durante le esperienze immersive. In particolare, i risultati hanno evidenziato come l’immersività sia un elemento in grado di massimizzare l’attenzione e l’apprendimento dell’utente, generando un ingaggio elevatissimo e una forte ritenzione dei messaggi, se l’esperienza è opportunamente progettata. I dispositivi di accesso alla realtà virtuale, come i visori, mostrano una capacità di potenziare l’effetto immersivo rispetto all’accesso da desktop, e gli sperimentatori tendono in questo momento ad essere colpiti dall’innovatività delle soluzioni anche a prescindere dalla valutazione di merito sulle esperienze vissute. Un comportamento tipico dell’adozione di nuove tecnologie, che promette, non appena si proporranno contenuti ed esperienze ingaggianti su base continuativa e pervasiva, di tramutarsi in un forte incentivo alla prova da parte dei consumatori.
Le neuroscienze applicate allo studio del comportamento del consumatore offrono chiavi interpretative nuove e originali nella lettura dei fenomeni connessi al metaverso. Il possibile maggior ingaggio di chi sperimenta queste esperienze dimostra un enorme potenziale nelle iniziative di branding, così come l’immersività genera condizioni di forte propensione all’acquisto, anche d’impulso. Queste caratteristiche, oltre che per finalità di comunicazione e marketing, potranno diventare, a tendere, importanti alleate per imprese e istituzioni nei processi di formazione e nel favorire la creatività e la collaborazione tra i partecipanti” conclude Lucio Lamberti.

Il Metaverse Marketing Lab è un progetto di ricerca sviluppato dalla School of Management del Politecnico di Milano e vede la partecipazione come partner di UPA, UNA, PWC TLS, Banca Mediolanum, ENI e Il Salotto di Milano, e come sponsor di Covisian.

 

 

AIRIC: primo annual meeting

Il centro del Politecnico di Milano per la ricerca applicata sull’intelligenza artificiale si racconta

 

Lunedì 21 novembre si è svolto il primo Annual Meeting di AIRIC, il Centro per la Ricerca e l’Innovazione in ambito Intelligenza Artificiale del Politecnico di Milano.

L’incontro è stata l’occasione per presentare il nuovo centro che riunisce le principali competenze su intelligenza artificiale e innovazione dei processi del Politecnico, e per condividere i risultati dei primi progetti di ricerca, presentati direttamente dalle aziende che per prime hanno aderito a questa iniziativa.

AIRIC si connota come un centro di ricerca molto innovativo: ispirato alle migliori esperienze internazionali, il cuore di AIRIC è rappresentato dalla sua multidisciplinarietà: competenze tecniche per lo sviluppo di algoritmi e strumenti di intelligenza artificiale, che hanno la loro naturale collocazione nel Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, e competenze di management e gestione dei progetti, fornite dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale. AIRIC si avvale inoltre della collaborazione di tutti gli altri dipartimenti, sia in ambito tecnico sia di dominio applicativo.

La missione di AIRIC è aiutare le aziende a mettere a fuoco le potenzialità dell’intelligenza artificiale, guidarle nell’introduzione dell’AI nei propri processi e prodotti, e supportarle nello sviluppo di competenze interne che siano all’altezza delle sfide future. Punta di diamante della collaborazione è la capacità di sviluppare soluzioni ad hoc, affiancando l’azienda anche nel trasferimento e nella formazione tecnica necessaria: una combinazione indispensabile per creare un differenziale competitivo e usare l’AI in modo esperto, per generare valore di business.

AIRIC è diretto dai professori Nicola Gatti e Marcello Restelli del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria e da Giovanni Miragliotta del Dipartimento di Ingegneria Gestionale.

Dottorato: bandi aggiuntivi, INAIL e Partenariato PNRR

 

ll Politecnico di Milano ha pubblicato i bandi della Scuola di Dottorato del XXXVIII ciclo (aggiuntivi / INAIL / Partenariato PNRR) per l’ammissione a posti con borsa di studio vincolata all’esecuzione di temi specifici di ricerca, con inizio del dottorato a febbraio 2023:

https://www.dottorato.polimi.it/futuri-dottorandi/bandi-e-regolamenti/ciclo-38/bandi-ingresso-febbraio-2023

La domanda di ammissione al concorso e relativa documentazione allegata, deve essere redatta e inserita esclusivamente in forma elettronica entro il 16 dicembre 2022.

Le graduatorie saranno pubblicate nelle medesime pagine, dopo che le commissioni avranno terminato le valutazioni (come da indicazioni di ciascun bando aggiuntivo).

Per la lista completa delle borse offerte nell’ambito del Dottorato in Ingegneria Gestionale è possibile consultare anche la sezione Admissions and Scholarships.

 

SACE partner della School of Management per rafforzare l’offerta formativa rivolta a imprese e giovani talenti

Firmato l’accordo tra SACE e la School of Management del Politecnico di Milano per sviluppare un percorso di formazione specialistica e certificata in tema di export, digitalizzazione e transizione green.
 

Milano, 28 novembre 2022Nuove opportunità di formazione per imprese e giovani in tema di export, digitalizzazione e transizione green grazie alla collaborazione tra SACE e la School of Management del Politecnico di Milano

SACE ha firmato un protocollo di intesa con la School of Management del Politecnico di Milano, ampliando e rafforzando le attività della propria SACE Academy, il ramo di SACE Education dedicato alla formazione accademica manageriale, specialistica e certificata, che unisce il know-how dell’Export Credit Agency Italiana e l’expertise dei più importanti atenei e Business School del Paese.

L’obiettivo di questa collaborazione è creare un’offerta formativa indirizzata a giovani talenti e imprese, in particolare PMI, che vogliono acquisire competenze tecnico-specialistiche adeguate ad affrontare le complessità e le sfide dell’attuale contesto economico, nazionale e internazionale.

Corsi Executive, borse di studio, progetti di ricerca ed eventi congiunti di stampo in-formativo: queste alcune delle attività che SACE Education e SoM porteranno avanti nei prossimi mesi, a partire dalla prima edizione del Corso Executive in Digital Transformation che partirà a novembre con l’obiettivo di approfondire tutte le tematiche legate alla digital innovation e alle sue ricadute sul business e la supply chain.

Questo accordo con il Politecnico di Milano rafforza l’offerta formativa lanciata da SACE Education nell’ambito della nostra Academy” – ha dichiarato Antonio Frezza, Chief Marketing & Innovation Officer di SACE. La collaborazione con il mondo accademico è di fondamentale importanza per noi di SACE, per attrarre nuovi talenti, contribuire a formare le nostre imprese all’export, alla digitalizzazione e alla transizione green e accompagnare le nuove generazioni nel mondo del lavoro nel quadro del nostro impegno a supporto della transizione del nostro Paese in chiave digitale, green e sostenibile’’.

“Siamo molto lieti di avere stretto questa partnership – commenta Alessandro Perego, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano – che ha tra i suoi principali obiettivi quello di promuovere l’internazionalizzazione e la trasformazione digitale e sostenibile delle nostre imprese, del nostro sistema economico e del Made in Italy, facendo leva sulla formazione di manager capaci di innescare e gestire la crescita all’estero e la transizione green-tech, ma anche favorendo il ricorso a Industria 4.0 e a nuovi modelli di business e sollecitando le Istituzioni affinché sviluppino politiche volte ad accelerare questi processi, in linea con gli obiettivi strategici del Paese e del PNRR”.

“La firma di questo protocollo d’intesa ha per la nostra Scuola una valenza duplice – aggiunge Federico Frattini, Dean di POLIMI Graduate School of Management. Da un lato conferma gli stretti contatti che abbiamo con il mondo delle imprese, per il quale e con il quale creiamo i nostri percorsi formativi. Dall’altro, siamo felici di mettere il nostro know a disposizione di SACE Academy per creare un percorso dedicato a quelle PMI e a quei giovani che vogliono acquisire le competenze manageriali e tecnico-specialistiche necessarie ad affrontare le sfide che l’attuale contesto economico – sia a livello nazionale che internazionale – ci mette davanti, come la digitalizzazione e la transizione green e sostenibile”.

Sace Education è l’hub formativo che si è recentemente rafforzato anche in risposta alle esigenze legate alla nuova operatività di SACE – oltre alla tradizionale attività di Export Credit Agency (ECA) nazionale – in virtù del mandato conferitole dal Governo con il Decreto Semplificazioni per la gestione delle Garanzie a supporto del Green New Deal e con il Decreto Liquidità per le misure anti-crisi come Garanzia Italia. Con il rafforzamento della sua offerta formativa SACE conferma la sua mission a supporto della crescita del Sistema Paese, offrendo un accompagnamento a 360° rivolto non solo al mondo delle imprese e dei professionisti, ma anche alle future generazioni che sono chiamate a raccogliere le sfide attuali e disegnare un nuovo modo di fare impresa potendo contare su strumenti e soluzioni di carattere finanziario e assicurativo.

A world of futures: pubblicato il nuovo numero di SOMe Magazine

 

In un mondo che cambia rapidamente, è importante saper analizzare i fenomeni per visualizzare possibili scenari futuri e anticipare le sfide che la società dovrà affrontare, non solo per essere consapevoli e preparati ad affrontarle, ma possibilmente per essere in grado di muoversi da subito verso scenari più desiderabili.

Di questo parla la cover story del nuovo numero 10 di SOMe, con un approfondimento di Cristiana Bolchini e Silvia Gadola sulle attività del Center for Technology Foresight del Politecnico di Milano.

A seguire Sergio Terzi, Arianna Seghezzi e Lucio Lamberti presentano poi possibili scenari futuri nel manifatturiero, nella logistica e nel metaverso.

Nelle “Stories” presentiamo progetti di ricerca in ambito giuridico, energetico e sociale con un nuovo finanziamento da parte di EURATOM per un progetto che analizza le opinioni e le percezioni di rischio dei cittadini relativi all’uso di tecnologie nucleari (attuali e future).

Per leggere SOMe #10 clicca qui.

Per riceverlo direttamente nella tua casella di posta, iscriviti qui.

I numeri precedenti:

  • #9 “Talents and the challenges for education”
  • #8 “The challenge of pursuing impact in research”
  • #7 “From data science to data culture: the emergence of analytics-powered managers”
  • #6 “Innovation with a human touch”
  • #5 “Inclusion: shaping a better society for all”
  • #4 “Multidisciplinarity: a new discipline”
  • #3 “New connections in the post-covid era”
  • #2 “Being entrepreneurial in a high-tech world”
  • Special Issue Covid-19 – “Global transformation, ubiquitous responses”
  • # 1 “Sustainability – Beyond good deeds, a good deal?”

 

 

ECOSENS: quale ruolo per il nucleare nel processo di decarbonizzazione?

Il Politecnico di Milano, con il Dipartimento di Ingegneria Gestionale, è partner nel progetto finanziato da HORIZON-EURATOM

 

Il Politecnico di Milano è partner nel progetto ECOSENS (Economic and Social Considerations for the Future of Nuclear Energy in Society) finanziato dalla Comunità europea nell’ambito del programma di ricerca e formazione HORIZON-EURATOM.

Il progetto ha l’obiettivo di analizzare le opinioni e le percezioni di rischio dei cittadini, i benefici e le potenzialità relative all’uso di tecnologie nucleari (attuali e future) in relazione alle principali sfide sociali: crisi climatica, politiche energetiche sostenibili, sicurezza energetica.

Al fine di identificare il possibile ruolo dell’energia nucleare all’interno degli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2050, verrà valutata la sostenibilità delle attuali tecnologie e l’integrazione dei reattori di nuova generazione (III+ e IV) con riferimento al futuro mercato dell’energia e agli sviluppi sociali in atto.

Il Dipartimento di Ingegneria Gestionale sarà supportato da quello di Energia nello sviluppo di un modello economico basato sul “system of provision approach” per creare e calcolare indicatori rilevanti alla valutazione dei sistemi nucleari, tra cui il “social discount rate” (che riflette incertezze su costi e benefici socio-ambientali che il progetto comporta) e l’impatto sulla sostenibilità.

Il lavoro di ricerca porterà alla redazione di linee guida per la valutazione delle nuove infrastrutture nucleari nell’ottica di migliorarne la sostenibilità.

Il gruppo di ricerca del Politecnico è coordinato dal professor Giorgio Locatelli del Dipartimento di Ingegneria Gestionale e coinvolge il prof. Paolo Trucco (Dipartimento di Ingegneria Gestionale) e il prof. Marco Ricotti (Dipartimento di Energia).

Green Deal @polimi