Coronavirus e didattica online: la parola ai nostri studenti

Davide, Massimiliano e Sergey raccontano la loro esperienza con le lezioni via web, che in questi giorni stanno sostituendo quelle previste originariamente in presenza: «Una soluzione positiva, che ci ha permesso di prendere parte anche ad attività complesse come i lavori di gruppo»

Il Coronavirus ha avuto un impatto non solo sulle attività produttive e sugli esercizi commerciali, ma come sappiamo ha portato alla temporanea sospensione anche delle attività didattiche, fra le quali ovviamente quelle del MIP. Quello che in un primo momento poteva sembrare un ostacolo difficile da superare, si è rivelato un’opportunità mettendo in luce la grande reattività della scuola e il suo Dna digitale: numerose lezioni, infatti, si sono comunque svolte (e si stanno svolgendo) regolarmente online. Non solo quelle originariamente previste via web ma anche molte di quelle programmate in presenza, così da garantire il più possibile la prosecuzione dell’attività limitando i disagi per gli studenti.

Teoria e pratica: la lezione è via web

Davide è iscritto al master in Supply Chain Management: martedì 25 il suo programma prevedeva una lezione in aula dedicata alla negoziazione dei contratti, curata dal professor Ronchi. Lezione che avrebbe dovuto comprendere anche un momento di lavoro di gruppo insieme agli altri 25 studenti, durante il quale simulare una negoziazione. Il giorno prima – lunedì 24 – una mail lo informa che la lezione (che si pensava cancellata) si sarebbe comunque svolta, ma in modalità digitale: la mail recava in calce il link a una meeting room virtuale sulla piattaforma digitale. «È uno strumento che già conoscevamo – racconta Davide – e a cui si può accedere anche via smartphone o tablet, e questo ha reso tutto semplice. La parte didattica si è svolta senza problemi, seguivamo le slide preparate dal professore come se fossimo stati in aula. Giunti al momento del lavoro in gruppo, sono state aperte altre meeting room private per discutere – a voce o in chat – con i colleghi dello stesso gruppo e con gli altri gruppi separatamente, per poi riunirci tutti insieme al termine della lezione per il debriefing». Esperienza promossa, quindi? «È stato tutto organizzato molto velocemente, di questo dobbiamo ringraziare i responsabili del nostro corso. La lezione del professore non ha presentato problemi particolari, era come essere presenti in aula; è stato più strano condurre un lavoro di gruppo davanti a un dispositivo, ma ci siamo abituati presto e, anche se non tutte le dinamiche che si possono vivere di persona riescono a essere replicate via web, l’esperienza è stata positiva, soprattutto perché ci ha dato modo di non perdere la lezione».

Anche gli studenti si riuniscono online

Esperienza analoga quella che ha coinvolto Massimiliano, iscritto al master in Energy Management. Anche nel suo caso – e con le stesse tempistiche – a partire da martedì 25 diverse lezioni sono state spostate online: «Normali docenze, ma anche testimonianze esterne a cura di professionisti del settore che hanno portato la loro esperienza. Devo dire che all’inizio ero un po’ scettico sull’efficacia di questa modalità, ma mi sono ricreduto presto; bastava un microfono per interloquire con il docente e partecipare così attivamente alla discussione. Considerata la rapidità con cui la scuola ha dovuto mettere in moto questo sistema, si è rivelata una soluzione validissima».
Nel caso di Massimiliano, poi, lo stop alle lezioni in aula poteva comportare un’ulteriore complicazione: il suo corso prevedeva infatti proprio per quei giorni la consegna di un lavoro di gruppo incentrato sul tema dell’efficienza energetica. «Dovevamo analizzare la situazione energetica di un’azienda a partire da un suo audit, fare la mappatura degli interventi e proporne di nuovi, sempre considerando ovviamente gli aspetti economici. Insomma, un lavoro molto articolato. Grazie a questa modalità, ogni gruppo è riuscito a riunirsi, anche se solo virtualmente, e a ultimare il lavoro in tempo utile per la consegna».

Per Sergey, studente proveniente dalla Russia, l’emergenza poteva causare disagi ancora più gravi. Sergey si è infatti recato a Milano proprio il giorno prima della cancellazione delle lezioni, per frequentare un Bootcamp MBA dedicato al Global Management; la notizia del provvedimento lo ha raggiunto appena sbarcato nella nostra città. «Le tempistiche per me sono state davvero sfavorevoli. Tuttavia, se il Bootcamp fosse stato semplicemente cancellato, sarebbe stato molto peggio, con tutto il tempo e gli sforzi investiti per partecipare. È davvero fantastico che il MIP ci abbia dato la possibilità di studiare online. Certo, mi è molto dispiaciuto non poter incontrare di persona gli studenti degli altri Paesi, ma le tecnologie attuali ci offrono l’opportunità per rispettare i tempi e seguire i piani didattici anche in caso di emergenza: ho dovuto seguire le lezioni via smartphone – non avevo portato con me a Milano il mio laptop – ma le ho apprezzate molto. Oltretutto, gli eventi dei giorni successivi hanno dimostrato che si è trattato di una decisione responsabile, che doveva essere presa».

FT Online MBA Ranking: l’International Flex MBA di MIP Politecnico di Milano nella Top 10 mondiale dei master online

È l’unico programma italiano nella classifica del Financial Times, tra i primi 4 in Europa

Federico Frattini, Dean del MIP: “In un periodo di esplosione del dibattito sulla trasformazione digitale dei processi formativi e sulla didattica a distanza, l’Italia ha un riferimento a livello mondiale nella nostra Scuola. Un riconoscimento che viene da lontano

L’international Flex MBA della School of Management del Politecnico di Milano è l’unico programma italiano in distance learning tra i migliori 10 al mondo e il quarto se si considerano solo le business school europee. A sancirlo è il Financial Times che oggi ha reso pubblico l’FT Online MBA 2020 Ranking relativo alle performance dei migliori Master in Business Administration fruibili a distanza.

In un momento in cui tanto si parla della necessità di accedere da remoto alla didattica, come approccio innovativo, flessibile e inclusivo, non come risposta a un’emergenza, la School of Management del Politecnico di Milano dimostra ancora una volta di avere perseguito questa strada da tempo e con risultati eccellenti – commentano Federico Frattini e Vittorio Chiesa, di recente nominati rispettivamente Dean e Presidente del MIP, che progetta ed eroga i master e i corsi per conto della School of Management -. La nostra offerta formativa infatti è oramai in gran parte fruibile in modalità smart learning”.

Erogato grazie a una specifica piattaforma sviluppata in partnership con Microsoft, l’international Flex MBA è la versione full English del Flex MBA, il primo MBA in smart learning lanciato in Italia nel 2014 e divenuto il maggior successo della Scuola, con quasi 500 studenti che hanno frequentato le due aule, italiana e internazionale, ad oggi. Selezionato nel 2016 tra i più innovativi MBA al mondo da AMBA (Association of MBAs), il Flex MBA ha ottenuto per primo in Italia nel 2017 l’accreditamento EOOCS dell’EFMD, che certifica la qualità dei programmi online, e lo scorso anno si è piazzato settimo al mondo nel QS Distance/Online MBA Rankings 2019.

Più in dettaglio, l’International Flex MBA ha ottenuto ottime valutazioni nell’FT Online MBA 2020 Ranking per quanto riguarda l’altissima qualità dell’interazione online tra i colleghi di corso, la faculty e lo staff della Scuola grazie alla piattaforma progettata ad hoc per questo tipo di master, per la capacità di incidere sulle retribuzioni dei partecipanti (che in media aumentano del 40% a tre anni dal diploma) e sulla loro progressione di carriera, per l’ottimo rapporto costi-benefici, per l’alta percentuale di donne (47%) e di profili internazionali (65%) nel Board della Scuola e per le politiche di Corporate Social Responsability.

Sono risultati straordinari – continuano Frattini e Chiesa – raggiunti grazie ai continui sforzi di miglioramento del programma e di internazionalizzazione del curriculum. Ormai è sotto gli occhi di tutti l’eccellenza del MIP Graduate School of Business nello sviluppo di soluzioni digitali a supporto dei processi di education e la validità dell’offerta formativa online, tesa a rendere ottimale la fruibilità e l’accessibilità dei contenuti senza trascurare la qualità dell’insegnamento e la personalizzazione dell’esperienza formativa”.

Coronavirus: la didattica si sposta online

Il MIP assicura il regolare svolgimento delle lezioni e risponde all’emergenza spostando le attività didattiche online. «Mettiamo la nostra esperienza nel digital learning ulteriormente al servizio degli studenti, per ridurre i disagi», spiegano il Presidente Vittorio Chiesa e il Dean Federico Frattini

L’evoluzione della situazione legata al Coronavirus in Lombardia ha portato all’adozione di alcune misure precauzionali per il contenimento del contagio, tra cui il rinvio di una settimana delle attività degli atenei del territorio, incluso ovviamente il Politecnico di Milano. «Ovviamente ci siamo adeguati alle disposizioni previste, ma per cercare di soddisfare le esigenze degli studenti assicurando la prosecuzione dell’attività didattica ed evitando, per quanto possibile, i disagi», ha dichiarato il Presidente Vittorio Chiesa, «il MIP ha deciso in primo luogo di confermare le lezioni previste online fin dal principio e, in seconda battuta, di adoperare il più possibile le stesse modalità per le attività che erano originariamente state programmate in presenza».

Le attività si spostano online

Dal 25 al 29 febbraio, dunque, sono state sospese le prove di valutazione individuali e le attività previste presso aziende esterne. «Invito però gli studenti a non cancellare dalle loro agende tutte le altre lezioni. Come ben sanno i nostri iscritti, da sempre una parte consistente dell’offerta formativa del MIP si trova online sulla piattaforma D-Hub, che si affianca a FLEXA, la nostra piattaforma di personalised e continuous learning. Molti dei nostri corsi, quindi, saranno erogati in modalità online, anche quelli inizialmente previsti con un’altra modalità», dichiara il Dean Federico Frattini. D’altra parte, spiega Frattini «al MIP siamo da sempre convinti sostenitori del digital learning, e in questi anni abbiamo maturato una grande esperienza in questo ambito. In una situazione di questo tipo, ci preme continuare a offrire ai nostri studenti un servizio con un alto standard qualitativo, in attesa della ripresa del regolare svolgimento delle lezioni».

L’obiettivo è limitare i disagi

L’attenzione del MIP riguardo alle potenzialità del digital learning era scaturita, negli anni scorsi, da tutt’altro tipo di valutazioni, ovviamente: «Volevamo rispondere all’esigenza di maggiore flessibilità e personalizzazione, anche per venire incontro alle necessità lavorative e familiari degli iscritti. Il tutto senza rinunciare all’efficacia didattica. Per tutti questi anni abbiamo lavorato al raggiungimento di uno standard elevato da garantire ai nostri studenti; adesso ci sentiamo in dovere di utilizzare questo know how per continuare a erogare un servizio formativo e minimizzare i disagi causati da queste misure straordinarie», continua Frattini. D’altronde, proprio il rettore del Politecnico Ferruccio Resta nel suo comunicato a studenti e colleghi del 27 febbraio ha annunciato la decisione di avviare il semestre in modalità a distanza.

Precauzioni temporanee

La Scuola ha da subito adottato misure precauzionali in linea con le disposizioni previste dall’Ordinanza firmata dal Ministro della Salute e dal Presidente della Regione Lombardia e in continuità con l’impostazione del Politecnico.
Sta, inoltre, monitorando l’evolversi della situazione attraverso gli organi ufficiali, al fine di garantire ai propri studenti e alle loro famiglie sicurezza e tranquillità sia relativamente alla permanenza in Italia che al regolare svolgimento dell’attività didattica.
Qualora la situazione dovesse rientrare e tali misure dovessero essere sospese, secondo quanto indicheranno le unità sanitarie e le autorità territoriali, le lezioni e le attività torneranno a svolgersi nel modo consueto. Il MIP, però, lascia aperta anche un’altra possibilità: «Chi lo volesse, a fronte di esigenze specifiche, potrà continuare a fruire dei contenuti a distanza», conclude Frattini.

Nuovo Coronavirus – Aggiornamento attività MIP

 

Aggiornamento del  09/03/2020

 

Gentilissimi,
 
come saprete, ieri è stato firmato ed emanato dal Governo un nuovo DPCM che, tra le varie misure, limita gli spostamenti interni alla nostra Regione, se non per comprovate ragioni lavorative o motivi di salute.
 
Il Rettore del Politecnico ha prontamente pubblicato sul sito un messaggio di aggiornamento.
 
Il MIP intende continuare a seguire le disposizioni governative e le indicazioni provenienti dal Politecnico.
Continuano, pertanto, come già previsto, le nostre attività di formazione online, che si prolungheranno fino al 3 Aprile (a meno di indicazioni differenti da Autorità e Politecnico).
Vi invitiamo, inoltre, a seguire scrupolosamente le indicazioni ufficiali fornite dal suddetto decreto e dal Ministero della Salute italiano, in modo da limitare il più possibile i viaggi.  
 
Come scritto anche dal nostro Rettore, noi possiamo solo immaginare i sentimenti di paura e sgomento che voi e la vostra famiglia state provando: vi incoraggiamo ad avere un approccio responsabile per affrontare questa difficile situazione e a seguire tutte le indicazioni fornite.
 
Vi ringraziamo ancora per la vostra continua collaborazione.
 
Un cordiale saluto,

Vittorio Chiesa – Presidente MIP
Federico Frattini – Dean MIP

 

Aggiornamento del  05/03/2020

 

Gentilissimi,
alla luce delle recenti evoluzioni in merito all’emergenza Coronavirus, vi confermiamo che i corsi del MIP saranno erogati online anche per la prossima settimana (9-15 Marzo). Vi informiamo, inoltre, del fatto che continueremo con questa modalità – in allineamento con il Politecnico di Milano e le Autorità competenti – fino a quando non ci saranno le condizioni per riprendere le attività in presenza.
Pertanto, come per le precedenti comunicazioni, vi invitiamo a mantenere tutte le attività in agenda.

Vi ringraziamo per la vostra collaborazione.

Cordiali saluti

Vittorio Chiesa – Presidente MIP
Federico Frattini – Dean MIP

Aggiornamento del 29/02/2020

 

Gentilissimi,
innanzitutto vogliamo ringraziarvi per i messaggi di apprezzamento che ci avete inviato in questi giorni e per tutta la collaborazione mostrata.

Come anticipato nella precedente comunicazione, vi confermiamo che le lezioni e le attività della prossima settimana verranno svolte online, per garantire il più possibile la continuità didattica.
In merito alla settimana del 09 marzo, vi invieremo comunicazione quanto prima in merito alla modalità, laddove la situazione di emergenza dovesse rientrare; vi confermiamo, in ogni caso, di mantenere tutte le attività nelle vostre agende.

Cordiali saluti

Vittorio Chiesa – Presidente MIP
Federico Frattini – Dean MIP

 

Aggiornamento del 24/02/2020

 

Gentilissimi,

a integrazione della precedente comunicazione e nell’ottica di garantire il più possibile la continuità didattica, confermiamo la decisione del MIP di erogare il più possibile le lezioni e le attività didattiche (es. testimonianze aziendali), pianificate questa settimana, in modalità online. In via preventiva e con la stessa logica, anche le lezioni e le attività della prossima settimana verranno svolte online e, pertanto, vi invitiamo a mantenerle nelle vostre agende; eventuali prove di valutazione individuali, il cui svolgimento era previsto in presenza al MIP, sono da considerarsi annullate e, quindi, verranno ripianificate.

Laddove la situazione di emergenza dovesse rientrare e, in accordo con le ordinanze delle Unità Sanitarie, delle Autorità territoriali e dell’Ateneo, fosse possibile tornare a svolgere le varie attività in presenza, le attività didattiche torneranno a essere svolte al MIP, lasciando aperta, tuttavia, la possibilità per alcuni di voi, in funzione, per esempio, di eventuali specifiche motivazioni, di poter continuare a seguirle a distanza.

Riceverete, in ogni caso, comunicazioni di dettaglio dai coordinatori circa la pianificazione didattica dei prossimi giorni e le relative specificità.

Converrete con noi sul fatto che si tratta di una situazione di emergenza, a cui il MIP ha deciso di rispondere avvalendosi dell’esperienza, maturata in questi anni, nell’erogazione di didattica in modalità digitale: confidiamo, quindi, nella vostra collaborazione e nel vostro supporto, di cui vi ringraziamo sin d’ora.

Cordiali saluti

Vittorio Chiesa – Presidente MIP
Federico Frattini – Dean MIP

 

Aggiornamento del 23/02/2020

 

Gentilissimi,

con riferimento ai recenti aggiornamenti circa l’emergenza Coronavirus, si inoltra il comunicato ufficiale da parte del Rettore del Politecnico di Milano.

Coerentemente con l’impostazione del Politecnico, le lezioni e le attività previste al MIP in presenza nella prossima settimana (dal 24 al 29 febbraio), insieme a quelle (ad esempio company visit) previste presso aziende esterne, sono sospese, mentre restano confermate le lezioni e le attività previste in modalità online.

In aggiunta vi informiamo del fatto che entro lunedì 24 febbraio seguiranno aggiornamenti rispetto alle attività, attualmente previste in presenza, che potranno essere svolte online, così da garantire continuità didattica.

Per le lezioni previste a partire da martedì 25 febbraio vi chiediamo, quindi, di mantenerle in agenda in vista di aggiornamenti rispetto al loro possibile svolgimento online (le lezioni del 24 Febbraio sono invece sospese).

Grazie per l’attenzione e la collaborazione.

Vittorio Chiesa – Presidente MIP
Federico Frattini – Dean MIP

enGIneering For sporT for all

Perché lo sport NON crei più esclusione sociale

Lo sport per un bambino con disabilità motoria è causa di esclusione sociale e disagio. Ciò è contrario al sentito come comune che lo sport sia e debba essere momento di inclusione sociale. È pertanto necessario far sì che lo sport non crei più esclusione sociale per i bambini con disabilità motoria. È questo l’ambizioso obiettivo del progetto di ricerca multidisciplinare “enGIneering For sporT for all” (GIFT), risultato tra i vincitori del bando Polisocial Award – Edizione 2019, la competizione annuale promossa dal programma di responsabilità sociale del Politecnico di Milano che quest’anno aveva lo sport come tema chiave per la sua forte valenza sociale.

 

GIFT si concentrerà sui bambini emiplegici frequentanti la scuola primaria. Se il punto di partenza è questo, l’ambizione è quella, nel tempo e con altri finanziamenti, di coprire la maggior parte delle disabilità motorie e cognitive perché davvero lo sport sia per tutti.

 

Il progetto insisterà due ambiti di ricerca. Una ricerca tecnologica che svilupperà ortesi innovative che, correggendo il deficit funzionale dei bambini emiplegici, consentiranno loro di avvicinarsi alla pratica sportiva. Una ricerca sociale che coinvolgerà le famiglie, gli insegnanti della scuola primaria e le associazioni sportive affinché davvero questi bambini possano fare attività sportiva, riducendo la distanza che oggi esiste tra chi chiamiamo normodotato e disabile.

 

Il progetto di ricerca – della durata di 18 mesi e coordinato dalla Prof.ssa Manuela Galli del Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria – è stato sviluppato dal Laboratorio Interdipartimentale E4Sport del Politecnico di Milano – alla cui costituzione ha contribuito il Dipartimento di Ingegneria Gestionale – e vedrà il coinvolgimento di prestigiosi partner quali l’Associazione La Nostra Famiglia – IRCCS “Eugenio Medea”, l’Università Cattolica di Milano, ITOP, BTS, Math&Sport, Edumoto, Yuki Onlus e diverse associazioni sportive.

 

Il Dipartimento di Ingegneria Gestionale sarà impegnato in prima linea nella valutazione dell’impatto sociale ed economico generato dal progetto GIFT, sviluppando una metodologia specifica che consenta di misurare il “valore” generato dallo sport e dall’attività sportiva, con l’ambizione che tale metodologia sia applicabile all’ecosistema sport nel suo complesso, così come ai diversi attori – es. associazioni sportive, società dilettantistiche, grandi club e Leghe.

 

Comprendere come lo sport e l’attività sportiva generino valore per la società e per il sistemo economico-produttivo è oggi una priorità per promuovere un cambio di prospettiva, riconoscendo che lo sport e l’attività sportiva non sono soltanto “divertimento”, ma sono un investimento importante – e da tutelare – per il benessere della società e la sua competitività” spiega Emanuele Lettieri, Professore Ordinario di Accounting, Finance & Control e project manager del progetto GIFT “non a caso, Istituzioni importanti come la UEFA, la FIGC e il CONI hanno attivato progettualità in questa direzione, riconoscendo nella misura del valore creato, una informazione cruciale per sviluppare nuove politiche e iniziative. E il Dipartimento di Ingegneria Gestionale è pronto a dare il suo contributo insieme al Laboratorio Interdipartimentale E4Sport”.  

«Matematica e soft skills: così sono diventata risk manager»

 

Camilla Manca racconta la sua esperienza di alunna del Master in Financial Risk Management (Mifrim) del MIP, che l’ha portata prima alla Banca centrale europea e oggi in Ubs

«Chiunque abbia studiato sa rispondere alle domande poste in un colloquio. La differenza sta nel modo in cui si risponde». Camilla Manca non ha dubbi, quando le si chiede qual è la caratteristica chiave del Master in Financial Risk Management (Mifrim) del MIP, che ha frequentato tra il 2017 e il 2018 e l’ha portata, nel giro di appena un paio d’anni, a lavorare come risk manager prima per la Banca centrale europea (Bce) e poi per Ubs, una delle principali società finanziarie svizzere: «Il Mifrim, rispetto agli altri master, dal mio punto di vista è differente, ha una marcia in più. Non solo offre, ovviamente, le conoscenze necessarie per affrontare al meglio questo ruolo, ma insegna ad affrontare un colloquio di lavoro, a preparare un curriculum efficace, a dare risalto alle proprie capacità, a creare un network lavorativo. Ed è questo che mi ha permesso, una volta diplomata, di affermarmi in un ambito in cui la concorrenza è altissima

Dalla matematica al risk management

 

Oggi Camilla è risk modeling e analytics specialist per Ubs: «Mi occupo di stress model: creo modelli per stimare le perdite delle banche sui mercati durante le crisi. Credo che la mia formazione ibrida sia stata di grande aiuto. Alla matematica, infatti, ho associato la capacità di analizzare i dati, di saperli leggere e di capire così quali siano i modelli più validi. Questo è il motivo per cui sono stata selezionata in Bce. E quando ho deciso di cercare lavoro a Zurigo, l’ho trovato nel giro di appena tre mesi. Grazie agli strumenti e all’esperienza fornitimi dal master».

Ma perché Camilla Manca ha deciso di iscriversi al Mifrim? Quando ha maturato la decisione, conosceva già molto bene il Politecnico di Milano: «Lì avevo appena conseguito la laurea triennale in Ingegneria matematica. Dopo tanta teoria, però, sentivo il bisogno di dare una svolta più pratica alla mia formazione. La matematica mi dava un ventaglio di possibilità piuttosto ampio. Poiché ero interessata all’ambito finanziario, ho cominciato a informarmi e a fare selezione tra i diversi corsi offerti dalle università di tutta Italia. Ho scelto il Mifrim perché garantiva sei mesi di stage al termine delle lezioni: una proposta allettante, perché finalmente avrei potuto mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti fino a quel momento. La fama e la notorietà del Politecnico hanno fatto il resto».

Dalla classe all’azienda: mettere alla prova le soft skills

 

All’inizio, però, Camilla non sapeva bene cosa aspettarsi dal master: «Ero rimasta ancorata al modello della triennale: studi, esami da preparare, il pensiero del voto. La centralità di elementi più qualitativi che quantitativi, comunque presenti, mi aveva spiazzato. Ma nel momento in cui ho capito che la differenza nel mondo del lavoro la fa altro, e cioè quelle che possiamo definire come soft skills, ho cominciato davvero a vivere il master nella sua pienezza, per tutto quello che poteva darmi, fidandomi dei professionisti. Il consiglio ai futuri alunni è proprio questo: fidatevi dei professori, perché sanno che cosa serve nel mondo del lavoro».

Anche in questo caso, quindi, le soft skills sono un tema centrale: «La relazione con i compagni di classe è stata fondamentale. Ci si confronta con persone motivate, desiderose di emergere ed affermarsi, determinate a diventare i professionisti del futuro. Bisogna imparare a confrontarsi con loro, anche perché molti esami prevedono dei lavori di gruppo. Se non si sa far fruttare al meglio la collaborazione con gli altri, non si arriva in fondo. E le dinamiche sono le stesse del contesto lavorativo: se tutti vogliono emergere, bisogna imparare anche a trovare e crearsi il proprio spazio. È un’ottima palestra, anche da questo punto di vista».

Un’affermazione che Camilla esprime con cognizione di causa: «Lavoro in un team allargato che sarà composto, forse, da 10 mila persone. Se si vuole convincere un superiore della validità del proprio modello, bisogna saperlo presentare, entrare in empatia, farsi capire. Tutte cose imparate al Mifrim».

#YourMBA: scopri le specializzazioni dell’MBA Full Time

 

Un ambiente internazionale, occasioni di crescita personale, sviluppo di soft skill e contatto diretto con le aziende. Tutto questo è il nostro Full Time MBA. Un viaggio a 360 gradi, lungo 12 mesi.
In questo contesto, il MIP vuole offrire percorsi di studio ricchi di stimoli e opportunità di carriera, sempre più personalizzati. A tal fine, sono state studiate ad hoc quattro specializzazioni, che permetteranno ai candidati di frequentare corsi “su misura”.

In base a interessi e esigenze di carriera, infatti, gli allievi potranno scegliere tra:

MBA in Entrepreneurship & Innovation
L’MBA in Entrepreneurship & Innovation fornisce gli strumenti per comprendere le sfide della trasformazione digitale e dell’innovazione in ambito imprenditoriale. Con un particolare focus sul mondo delle start-up.

MBA in Digital Transformation & Big Data
L’MBA in Digital Transformation & Big Data si concentra sulla portata rivoluzionaria della digital transformation all’interno delle aziende e dei loro modelli di business, con una particolare attenzione alle potenzialità dei Big Data.

MBA in Luxury & Design Management
L’MBA in Luxury & Design Management permette di approfondire le principali logiche di gestione e i fattori di successo dei settori luxury e design, attraverso il contatto diretto con le aziende.

MBA in Global and Sustainable Management
L’MBA in Global and Sustainable Management si rivolge a manager che vogliono arrivare preparati alle sfide del futuro e impegnarsi nell’espansione sostenibile della propria azienda.

MBA Recruiting Day 2020

Ottimi riscontri per la giornata di colloqui che la Business School ha organizzato come primo evento del 2020: 51 recruiter di 30 grandi aziende italiane e multinazionali hanno incontrato i nostri studenti MBA

 

Trenta imprese dei settori più diversi, Consulenza e Finanza, Lusso, Moda e Lifestyle, Energia e Industria, tecnologia e Digitale, Commercio e Beni di consumo, tra cui alcuni top employer internazionali, si sono presentate al MIP Politecnico di Milano, in occasione dell’MBA Recruiting Day del 24 gennaio 2020, per incontrare i nostri candidati MBA.

L’occasione ha permesso agli allievi di confrontarsi in modo diretto con i recruiter, farsi conoscere e scoprire le caratteristiche ricercate dalle aziende di interesse.

L’MBA Recruiting Day costituisce, infatti, un’importante occasione per i candidati del MIP, alla quale non arrivano impreparati. Durante tutto l’anno, gli allievi partecipano a lezioni e workshop volti non solo ad aiutarli a redigere cv e cover letter d’impatto, ma anche a favorirne le prestazioni durante le job interview.

L’evento, d’altra parte, è anche un importante bacino a cui le aziende, in continua ricerca di talenti, possono attingere per arricchire il proprio organico.

Parte integrante dell’esperienza di studio al MIP, dunque, è il contatto diretto e costante con il mondo del lavoro e le opportunità di carriera, reso particolarmente fruttuoso dal supporto offerto agli studenti, nello sviluppo delle proprie soft skill.

Internazionalità, entusiasmo e confronto: al via le nuove edizioni dei Master MIP

Al MIP Politecnico di Milano, il 2020 è iniziato con l’avvio delle nuove edizioni dei nostri Master.

Il 21 gennaio, infatti, abbiamo dato il benvenuto alle classi dell’International Master in Luxury Management e del Global Master in Industrial Management 4.0, mentre il 3 febbraio sono stati i partecipanti al Master in Global Luxury Goods and Services Management a entrare per la prima volta in aula.

Internazionalità, entusiasmo, voglia di mettersi alla prova e fare networking sono gli ingredienti che caratterizzano l’atmosfera dei kickoff, momenti introduttivi attraverso i quali si inizia a conoscere l’ambiente MIP.

Dopo i saluti istituzionali, gli allievi hanno avuto l’opportunità di conoscere i Direttori dei Master e alcuni Alumni, oltre che di scoprire servizi e opportunità a disposizione degli studenti.
Valore aggiunto dei Master è, inoltre, il profilo d’aula, caratterizzato da una grande varietà. Gli allievi, infatti, vengono da più di venti paesi del mondo e portano al MIP idee, esperienze e bagagli culturali differenti

India, Pakistan, Russia, Italia, sono solo alcuni dei luoghi di origine dei nostri studenti, giunti a Milano per intraprendere percorsi di specializzazione, la cui la parola chiave è “eccellenza”.
Nei prossimi mesi li attendono lesson, masterclass, company visit e contatto diretto con esperti provenienti da aziende leader.

In questo contesto, la mescolanza di background accademici, scientifici e umanistici, favorisce l’apprendimento di nuove modalità di studio e di pensiero che, insieme, garantiscono un costante arricchimento umano, oltre che accademico e professionale.

La sfida della circolarità nelle filiere estese

In Europa cresce la consapevolezza circa l’impatto ambientale dei prodotti e dei processi e quindi aumenta l’importanza dell’adozione di utilizzi sostenibili delle risorse, motivo per il quale il paradigma dell’economia circolare sta ottenendo sempre più successo.

Partendo da questa riflessione, il Progetto Horizon 2020 FENIX, di cui il Politecnico di Milano è partner, si è posto come obiettivo principale quello di sviluppare nuovi modelli di business e strategie industriali atti ad abilitare prodotti e servizi che abbiano un valore aggiunto in termini di circolarità.
Sono tre gli impianti pilota che verranno implementati grazie allo sviluppo di processi sostenibili per il trattamento congiunto di diversi tipi di rifiuti elettronici (circuiti stampati):

1) Un impianto pilota modulare, multi-materiale e riconfigurabile che produce polveri metalliche per la stampa 3D.
2) Un impianto pilota modulare, multi-materiale e riconfigurabile che produce gioielli stampati in 3D
3) Un impianto pilota modulare, multi-materiale e riconfigurabile che produce filamenti avanzati per la stampa 3D.

Tutti e tre gli impianti pilota saranno progettati in modo tale da poter ospitare e sfruttare appieno le soluzioni di industria 4.0 rappresentate da sensori intelligenti in grado di inviare dati in tempo reale ed online attraverso siti appositi sviluppati in FENIX.

Ciò migliorerà la condivisione delle capacità produttive tra i vari partecipanti alle catene di approvvigionamento di settori molto diversi, favorendo il coinvolgimento degli utenti finali (sia privati che aziende) nei processi industriali e la fornitura di nuovi servizi alle imprese per il monitoraggio ed il controllo degli impianti.

Il ruolo scientifico del Dipartimento di Ingegneria Gestionale è molteplice. In primo luogo lo studio dei nuovi modelli di business circolari che possano sfruttare gli impianti pilota sviluppati nel progetto FENIX. In secondo luogo, si vuole analizzare come l’impiego delle tecnologie di Industria 4.0 possa supportare i processi circolari, in particolare quelli legati al disassemblaggio delle schede elettroniche. In ultima istanza il Dipartimento di Ingegneria Gestionale è responsabile della disseminazione e comunicazione dell’intero progetto FENIX e della gestione dei diritti di proprietà intellettuale.

Fra le iniziative promosse dal Dipartimento, è stata avviata una raccolta di vecchi cellulari e smartphone usati che verranno smontati nel laboratorio Industria 4.0 allo scopo di recuperare componenti elettronici, tramite processi chimici green, che possano essere utilizzati sotto forma di polveri e filamenti nella stampa 3D.

Il secondo obiettivo di FENIX è la promozione di una serie di storie di successo provenienti dall’applicazione dei principi dell’economia circolare in diversi settori industriali: in questo modo FENIX dimostrerà con esempi concreti come l’adozione dei principi dell’economia circolare possa consentire la creazione di catene di approvvigionamento più sostenibili, aumentando la qualità, il valore di mercato e lo sfruttamento alternativo dei materiali secondari.

Il terzo obiettivo di FENIX è l’integrazione delle Tecnologie Abilitanti Fondamentali (Key Enabling Technologies – KETs) per il recupero efficiente delle risorse secondarie. FENIX supporterà l’integrazione di diverse KETs all’interno di un unico impianto industriale.

FENIX prenderà in considerazione tre tipi di KET:
1) Sistemi di produzione avanzati: un ampio numero di sensori sarà incorporato in ciascun modulo che costituisce l’impianto pilota FENIX.
2) Biotecnologie industriali: sin dalle prime fasi, FENIX ha tenuto conto dello sfruttamento della biometallurgia per il recupero sostenibile di materiali da diversi tipi di rifiuti.
3) Nanotecnologie: questo tipo di tecnologia dei materiali consente di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, nonché la conducibilità termica ed elettrica e le proprietà funzionali.

 

FENIX (Future business models for the Efficient recovery of Natural and Industrial secondary resources in eXtended supply chain contexts)