enGIneering For sporT for all

Perché lo sport NON crei più esclusione sociale

Lo sport per un bambino con disabilità motoria è causa di esclusione sociale e disagio. Ciò è contrario al sentito come comune che lo sport sia e debba essere momento di inclusione sociale. È pertanto necessario far sì che lo sport non crei più esclusione sociale per i bambini con disabilità motoria. È questo l’ambizioso obiettivo del progetto di ricerca multidisciplinare “enGIneering For sporT for all” (GIFT), risultato tra i vincitori del bando Polisocial Award – Edizione 2019, la competizione annuale promossa dal programma di responsabilità sociale del Politecnico di Milano che quest’anno aveva lo sport come tema chiave per la sua forte valenza sociale.

 

GIFT si concentrerà sui bambini emiplegici frequentanti la scuola primaria. Se il punto di partenza è questo, l’ambizione è quella, nel tempo e con altri finanziamenti, di coprire la maggior parte delle disabilità motorie e cognitive perché davvero lo sport sia per tutti.

 

Il progetto insisterà due ambiti di ricerca. Una ricerca tecnologica che svilupperà ortesi innovative che, correggendo il deficit funzionale dei bambini emiplegici, consentiranno loro di avvicinarsi alla pratica sportiva. Una ricerca sociale che coinvolgerà le famiglie, gli insegnanti della scuola primaria e le associazioni sportive affinché davvero questi bambini possano fare attività sportiva, riducendo la distanza che oggi esiste tra chi chiamiamo normodotato e disabile.

 

Il progetto di ricerca – della durata di 18 mesi e coordinato dalla Prof.ssa Manuela Galli del Dipartimento di Elettronica Informazione e Bioingegneria – è stato sviluppato dal Laboratorio Interdipartimentale E4Sport del Politecnico di Milano – alla cui costituzione ha contribuito il Dipartimento di Ingegneria Gestionale – e vedrà il coinvolgimento di prestigiosi partner quali l’Associazione La Nostra Famiglia – IRCCS “Eugenio Medea”, l’Università Cattolica di Milano, ITOP, BTS, Math&Sport, Edumoto, Yuki Onlus e diverse associazioni sportive.

 

Il Dipartimento di Ingegneria Gestionale sarà impegnato in prima linea nella valutazione dell’impatto sociale ed economico generato dal progetto GIFT, sviluppando una metodologia specifica che consenta di misurare il “valore” generato dallo sport e dall’attività sportiva, con l’ambizione che tale metodologia sia applicabile all’ecosistema sport nel suo complesso, così come ai diversi attori – es. associazioni sportive, società dilettantistiche, grandi club e Leghe.

 

Comprendere come lo sport e l’attività sportiva generino valore per la società e per il sistemo economico-produttivo è oggi una priorità per promuovere un cambio di prospettiva, riconoscendo che lo sport e l’attività sportiva non sono soltanto “divertimento”, ma sono un investimento importante – e da tutelare – per il benessere della società e la sua competitività” spiega Emanuele Lettieri, Professore Ordinario di Accounting, Finance & Control e project manager del progetto GIFT “non a caso, Istituzioni importanti come la UEFA, la FIGC e il CONI hanno attivato progettualità in questa direzione, riconoscendo nella misura del valore creato, una informazione cruciale per sviluppare nuove politiche e iniziative. E il Dipartimento di Ingegneria Gestionale è pronto a dare il suo contributo insieme al Laboratorio Interdipartimentale E4Sport”.  

«Matematica e soft skills: così sono diventata risk manager»

 

Camilla Manca racconta la sua esperienza di alunna del Master in Financial Risk Management (Mifrim) del MIP, che l’ha portata prima alla Banca centrale europea e oggi in Ubs

«Chiunque abbia studiato sa rispondere alle domande poste in un colloquio. La differenza sta nel modo in cui si risponde». Camilla Manca non ha dubbi, quando le si chiede qual è la caratteristica chiave del Master in Financial Risk Management (Mifrim) del MIP, che ha frequentato tra il 2017 e il 2018 e l’ha portata, nel giro di appena un paio d’anni, a lavorare come risk manager prima per la Banca centrale europea (Bce) e poi per Ubs, una delle principali società finanziarie svizzere: «Il Mifrim, rispetto agli altri master, dal mio punto di vista è differente, ha una marcia in più. Non solo offre, ovviamente, le conoscenze necessarie per affrontare al meglio questo ruolo, ma insegna ad affrontare un colloquio di lavoro, a preparare un curriculum efficace, a dare risalto alle proprie capacità, a creare un network lavorativo. Ed è questo che mi ha permesso, una volta diplomata, di affermarmi in un ambito in cui la concorrenza è altissima

Dalla matematica al risk management

 

Oggi Camilla è risk modeling e analytics specialist per Ubs: «Mi occupo di stress model: creo modelli per stimare le perdite delle banche sui mercati durante le crisi. Credo che la mia formazione ibrida sia stata di grande aiuto. Alla matematica, infatti, ho associato la capacità di analizzare i dati, di saperli leggere e di capire così quali siano i modelli più validi. Questo è il motivo per cui sono stata selezionata in Bce. E quando ho deciso di cercare lavoro a Zurigo, l’ho trovato nel giro di appena tre mesi. Grazie agli strumenti e all’esperienza fornitimi dal master».

Ma perché Camilla Manca ha deciso di iscriversi al Mifrim? Quando ha maturato la decisione, conosceva già molto bene il Politecnico di Milano: «Lì avevo appena conseguito la laurea triennale in Ingegneria matematica. Dopo tanta teoria, però, sentivo il bisogno di dare una svolta più pratica alla mia formazione. La matematica mi dava un ventaglio di possibilità piuttosto ampio. Poiché ero interessata all’ambito finanziario, ho cominciato a informarmi e a fare selezione tra i diversi corsi offerti dalle università di tutta Italia. Ho scelto il Mifrim perché garantiva sei mesi di stage al termine delle lezioni: una proposta allettante, perché finalmente avrei potuto mettere in pratica gli insegnamenti acquisiti fino a quel momento. La fama e la notorietà del Politecnico hanno fatto il resto».

Dalla classe all’azienda: mettere alla prova le soft skills

 

All’inizio, però, Camilla non sapeva bene cosa aspettarsi dal master: «Ero rimasta ancorata al modello della triennale: studi, esami da preparare, il pensiero del voto. La centralità di elementi più qualitativi che quantitativi, comunque presenti, mi aveva spiazzato. Ma nel momento in cui ho capito che la differenza nel mondo del lavoro la fa altro, e cioè quelle che possiamo definire come soft skills, ho cominciato davvero a vivere il master nella sua pienezza, per tutto quello che poteva darmi, fidandomi dei professionisti. Il consiglio ai futuri alunni è proprio questo: fidatevi dei professori, perché sanno che cosa serve nel mondo del lavoro».

Anche in questo caso, quindi, le soft skills sono un tema centrale: «La relazione con i compagni di classe è stata fondamentale. Ci si confronta con persone motivate, desiderose di emergere ed affermarsi, determinate a diventare i professionisti del futuro. Bisogna imparare a confrontarsi con loro, anche perché molti esami prevedono dei lavori di gruppo. Se non si sa far fruttare al meglio la collaborazione con gli altri, non si arriva in fondo. E le dinamiche sono le stesse del contesto lavorativo: se tutti vogliono emergere, bisogna imparare anche a trovare e crearsi il proprio spazio. È un’ottima palestra, anche da questo punto di vista».

Un’affermazione che Camilla esprime con cognizione di causa: «Lavoro in un team allargato che sarà composto, forse, da 10 mila persone. Se si vuole convincere un superiore della validità del proprio modello, bisogna saperlo presentare, entrare in empatia, farsi capire. Tutte cose imparate al Mifrim».

#YourMBA: scopri le specializzazioni dell’MBA Full Time

 

Un ambiente internazionale, occasioni di crescita personale, sviluppo di soft skill e contatto diretto con le aziende. Tutto questo è il nostro Full Time MBA. Un viaggio a 360 gradi, lungo 12 mesi.
In questo contesto, il MIP vuole offrire percorsi di studio ricchi di stimoli e opportunità di carriera, sempre più personalizzati. A tal fine, sono state studiate ad hoc quattro specializzazioni, che permetteranno ai candidati di frequentare corsi “su misura”.

In base a interessi e esigenze di carriera, infatti, gli allievi potranno scegliere tra:

MBA in Entrepreneurship & Innovation
L’MBA in Entrepreneurship & Innovation fornisce gli strumenti per comprendere le sfide della trasformazione digitale e dell’innovazione in ambito imprenditoriale. Con un particolare focus sul mondo delle start-up.

MBA in Digital Transformation & Big Data
L’MBA in Digital Transformation & Big Data si concentra sulla portata rivoluzionaria della digital transformation all’interno delle aziende e dei loro modelli di business, con una particolare attenzione alle potenzialità dei Big Data.

MBA in Luxury & Design Management
L’MBA in Luxury & Design Management permette di approfondire le principali logiche di gestione e i fattori di successo dei settori luxury e design, attraverso il contatto diretto con le aziende.

MBA in Global and Sustainable Management
L’MBA in Global and Sustainable Management si rivolge a manager che vogliono arrivare preparati alle sfide del futuro e impegnarsi nell’espansione sostenibile della propria azienda.

MBA Recruiting Day 2020

Ottimi riscontri per la giornata di colloqui che la Business School ha organizzato come primo evento del 2020: 51 recruiter di 30 grandi aziende italiane e multinazionali hanno incontrato i nostri studenti MBA

 

Trenta imprese dei settori più diversi, Consulenza e Finanza, Lusso, Moda e Lifestyle, Energia e Industria, tecnologia e Digitale, Commercio e Beni di consumo, tra cui alcuni top employer internazionali, si sono presentate al MIP Politecnico di Milano, in occasione dell’MBA Recruiting Day del 24 gennaio 2020, per incontrare i nostri candidati MBA.

L’occasione ha permesso agli allievi di confrontarsi in modo diretto con i recruiter, farsi conoscere e scoprire le caratteristiche ricercate dalle aziende di interesse.

L’MBA Recruiting Day costituisce, infatti, un’importante occasione per i candidati del MIP, alla quale non arrivano impreparati. Durante tutto l’anno, gli allievi partecipano a lezioni e workshop volti non solo ad aiutarli a redigere cv e cover letter d’impatto, ma anche a favorirne le prestazioni durante le job interview.

L’evento, d’altra parte, è anche un importante bacino a cui le aziende, in continua ricerca di talenti, possono attingere per arricchire il proprio organico.

Parte integrante dell’esperienza di studio al MIP, dunque, è il contatto diretto e costante con il mondo del lavoro e le opportunità di carriera, reso particolarmente fruttuoso dal supporto offerto agli studenti, nello sviluppo delle proprie soft skill.

Internazionalità, entusiasmo e confronto: al via le nuove edizioni dei Master MIP

Al MIP Politecnico di Milano, il 2020 è iniziato con l’avvio delle nuove edizioni dei nostri Master.

Il 21 gennaio, infatti, abbiamo dato il benvenuto alle classi dell’International Master in Luxury Management e del Global Master in Industrial Management 4.0, mentre il 3 febbraio sono stati i partecipanti al Master in Global Luxury Goods and Services Management a entrare per la prima volta in aula.

Internazionalità, entusiasmo, voglia di mettersi alla prova e fare networking sono gli ingredienti che caratterizzano l’atmosfera dei kickoff, momenti introduttivi attraverso i quali si inizia a conoscere l’ambiente MIP.

Dopo i saluti istituzionali, gli allievi hanno avuto l’opportunità di conoscere i Direttori dei Master e alcuni Alumni, oltre che di scoprire servizi e opportunità a disposizione degli studenti.
Valore aggiunto dei Master è, inoltre, il profilo d’aula, caratterizzato da una grande varietà. Gli allievi, infatti, vengono da più di venti paesi del mondo e portano al MIP idee, esperienze e bagagli culturali differenti

India, Pakistan, Russia, Italia, sono solo alcuni dei luoghi di origine dei nostri studenti, giunti a Milano per intraprendere percorsi di specializzazione, la cui la parola chiave è “eccellenza”.
Nei prossimi mesi li attendono lesson, masterclass, company visit e contatto diretto con esperti provenienti da aziende leader.

In questo contesto, la mescolanza di background accademici, scientifici e umanistici, favorisce l’apprendimento di nuove modalità di studio e di pensiero che, insieme, garantiscono un costante arricchimento umano, oltre che accademico e professionale.

La sfida della circolarità nelle filiere estese

In Europa cresce la consapevolezza circa l’impatto ambientale dei prodotti e dei processi e quindi aumenta l’importanza dell’adozione di utilizzi sostenibili delle risorse, motivo per il quale il paradigma dell’economia circolare sta ottenendo sempre più successo.

Partendo da questa riflessione, il Progetto Horizon 2020 FENIX, di cui il Politecnico di Milano è partner, si è posto come obiettivo principale quello di sviluppare nuovi modelli di business e strategie industriali atti ad abilitare prodotti e servizi che abbiano un valore aggiunto in termini di circolarità.
Sono tre gli impianti pilota che verranno implementati grazie allo sviluppo di processi sostenibili per il trattamento congiunto di diversi tipi di rifiuti elettronici (circuiti stampati):

1) Un impianto pilota modulare, multi-materiale e riconfigurabile che produce polveri metalliche per la stampa 3D.
2) Un impianto pilota modulare, multi-materiale e riconfigurabile che produce gioielli stampati in 3D
3) Un impianto pilota modulare, multi-materiale e riconfigurabile che produce filamenti avanzati per la stampa 3D.

Tutti e tre gli impianti pilota saranno progettati in modo tale da poter ospitare e sfruttare appieno le soluzioni di industria 4.0 rappresentate da sensori intelligenti in grado di inviare dati in tempo reale ed online attraverso siti appositi sviluppati in FENIX.

Ciò migliorerà la condivisione delle capacità produttive tra i vari partecipanti alle catene di approvvigionamento di settori molto diversi, favorendo il coinvolgimento degli utenti finali (sia privati che aziende) nei processi industriali e la fornitura di nuovi servizi alle imprese per il monitoraggio ed il controllo degli impianti.

Il ruolo scientifico del Dipartimento di Ingegneria Gestionale è molteplice. In primo luogo lo studio dei nuovi modelli di business circolari che possano sfruttare gli impianti pilota sviluppati nel progetto FENIX. In secondo luogo, si vuole analizzare come l’impiego delle tecnologie di Industria 4.0 possa supportare i processi circolari, in particolare quelli legati al disassemblaggio delle schede elettroniche. In ultima istanza il Dipartimento di Ingegneria Gestionale è responsabile della disseminazione e comunicazione dell’intero progetto FENIX e della gestione dei diritti di proprietà intellettuale.

Fra le iniziative promosse dal Dipartimento, è stata avviata una raccolta di vecchi cellulari e smartphone usati che verranno smontati nel laboratorio Industria 4.0 allo scopo di recuperare componenti elettronici, tramite processi chimici green, che possano essere utilizzati sotto forma di polveri e filamenti nella stampa 3D.

Il secondo obiettivo di FENIX è la promozione di una serie di storie di successo provenienti dall’applicazione dei principi dell’economia circolare in diversi settori industriali: in questo modo FENIX dimostrerà con esempi concreti come l’adozione dei principi dell’economia circolare possa consentire la creazione di catene di approvvigionamento più sostenibili, aumentando la qualità, il valore di mercato e lo sfruttamento alternativo dei materiali secondari.

Il terzo obiettivo di FENIX è l’integrazione delle Tecnologie Abilitanti Fondamentali (Key Enabling Technologies – KETs) per il recupero efficiente delle risorse secondarie. FENIX supporterà l’integrazione di diverse KETs all’interno di un unico impianto industriale.

FENIX prenderà in considerazione tre tipi di KET:
1) Sistemi di produzione avanzati: un ampio numero di sensori sarà incorporato in ciascun modulo che costituisce l’impianto pilota FENIX.
2) Biotecnologie industriali: sin dalle prime fasi, FENIX ha tenuto conto dello sfruttamento della biometallurgia per il recupero sostenibile di materiali da diversi tipi di rifiuti.
3) Nanotecnologie: questo tipo di tecnologia dei materiali consente di migliorare le proprietà meccaniche dei materiali, nonché la conducibilità termica ed elettrica e le proprietà funzionali.

 

FENIX (Future business models for the Efficient recovery of Natural and Industrial secondary resources in eXtended supply chain contexts)

Al MIP si formeranno i nuovi manager del mercato del lusso

In partenza il Global Excutive Master of Luxury Management in collaborazione con la University of Wollongong Dubai

 

Il MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business formerà le nuove figure manageriali nel mercato dei beni e dei servizi di lusso. Con un doppio  titolo (in Italia e negli Emirati Arabi Uniti),  infatti, partirà, il Global Executive Master of Luxury Management, della durata di  14 mesi, che offre la possibilità di poter acquisire le skills distintive nella gestione di marchi di lusso, attraverso una visione internazionale. I candidati potranno trascorrere, pertanto, periodi di studio sia a Milano che a Parigi, Ginevra e Dubai, le capitali dello shopping di lusso più iconiche al mondo.

Il programma nasce in collaborazione con la University of Wollongong Dubai dove i candidati, al conseguimento dei requisiti e alla consegna del progetto finale, riceveranno un doppio diploma.

Il corso sarà erogato in lingua inglese ed è rivolto a professionisti con esperienza nel settore,  interessati a intraprendere un percorso di crescita in ruoli manageriali del  mondo del lusso.

Le domande saranno valutate da docenti e personale di ammissione presso UOWD e MIP Politecnico di Milano, dove i requisiti di ammissione devono essere soddisfatti per entrambe le istituzioni.

Le lezioni si terranno in parte a Milano e in parte a Dubai, e saranno affiancate da study tour (“Doing Business In”) in Europa (a Parigi e a Ginevra), dove, grazie alle sessioni in aula e presso le aziende partner e ai project work, si potranno applicare gli studi teorici alla pratica.  È prevista, inoltre, l’elaborazione di un progetto finale che metterà in risalto le potenziali idee imprenditoriali dei candidati e le loro attitudini nel campo del luxury.

BRANDING E-VOLUTION

Branding e-volution è un progetto di ricerca nato dalla collaborazione tra UPA, che riunisce i più importanti investitori in pubblicità e comunicazione in Italia, e la School of Management del Politecnico di Milano. La ricerca, coniugando dati, analisi e insight sullo scenario italiano di imprese di marca e player della filiera, vuole offrire al mercato un contributo concreto e innovativo alla comprensione delle criticità e delle possibili opportunità di sviluppo delle marche nell’ecosistema digitale.

In attesa di direttive riguardo la disponibilità dell’aula Aula Magna del Politecnico di Milano per ragioni sanitarie, i risultati della ricerca saranno presentati nel corso di due eventi, ciascuno di mezza giornata, che verranno trasmessi via streaming:

  • 1° EVENTO: 24/09/2020 ore 9.30 – 12.45 (LINK PER L’ISCRIZIONE)
  • 2° EVENTO: 01/10/2020 ore 14.30 – 17.45 (LINK PER L’ISCRIZIONE)

Le tematiche affrontate saranno

  • Il senso della Marca e il futuro dell’advertising
    • Quali sono le principali sfide che le marche devono affrontare in uno scenario complesso come quello attuale?
    • In che modo la comunicazione, con particolare focus sui mezzi digitali, contribuisce a costruire e a rafforzare il valore del brand?
  • Dati e strumenti di misurazione come asset per la Marca
    • Qual è l’approccio delle imprese italiane alla misurazione delle iniziative di branding e delle performance di marketing e di comunicazione?
    • In che modo la gestione del dato diventa elemento strategico?

L’edizione della ricerca è realizzata in collaborazione con GFK, GroupM, Integral Ad Science, Inmediato Mediaplus, Kantar, LinkedIn, Nextplora, Rai Pubblicità, Sensemakers, Teads, WebAds.

Gruppo di Ricerca

Responsabili Scientifici
Vittorio Meloni, Direttore generale UPA
Giuliano Noci, Ordinario di Marketing e Prorettore delegato del Polo territoriale cinese del Politecnico di Milano

Responsabili della Ricerca
Valentina Palummeri, School of Management del Politecnico di Milano
Nicola Spiller, School of Management del Politecnico di Milano
Alberto Vivaldelli, UPA

Informazioni utili
La partecipazione al Convegno è gratuita.

Per maggiori informazioni in merito alla ricerca contattare valentina.palummeri@polimi.it

 

 

Come sviluppare le skills giuste per raggiungere gli obiettivi

Definizione, strategia e action plan

Quale direzione dare alla propria carriera professionale e quali sono le competenze da acquisire e le azioni da intraprendere per raggiungere gli obbiettivi professionali prefissati?

Il MIP ha progettato per i percorsi MBA ed Executive MBA, il “Career Self-Design”, un programma formativo volto ad accelerare lo sviluppo dei percorsi di carriera dei partecipanti attraverso fasi differenti: dalla definizione dell’obiettivo professionale fino all’identificazione delle barriere.

Il percorso parte dalla definizione del proprio obiettivo professionale, identificando le barriere acquisendo i tools per costruire piani personalizzati. Questo primo step rappresenta il processo di trasformazione professionale che mira a diventare imprenditori di successo.

#CareerLeader

MIP Politecnico di Milano migliora i processi e amplia la collaborazione con l’ecosistema di imprese grazie a IBM Services e Public Cloud

Sistema ERP di nuova generazione SAP S/4HANA basato su IBM Cloud per rispondere in modo più efficace e efficiente alle esigenze di migliaia di studenti di 68 paesi diversi e per favorire l’ampliamento del network internazionale di Business School e aziende

 

Il MIP, la prestigiosa Business School del Politecnico di Milano, nel suo percorso di Digital Transformation collabora con IBM per una gestione più efficace ed efficiente dei processi amministrativi e di business e per favorire lo sviluppo internazionale delle sue attività, ampliando la rete di partner, di docenti e studenti provenienti da tutto il mondo.

MIP è una società consortile che ha visto negli ultimi anni un significativo aumento del proprio fatturato. Questa crescita ha richiesto la necessità di un’evoluzione del sistema informativo per gestire in modo più efficiente la complessità di tutti i processi aziendali e, allo stesso tempo, per soddisfare meglio le specifiche esigenze dei clienti in modo capillare sul territorio.

È stato scelto il sistema gestionale SAP S/4HANA su IBM Public Cloud per consentire al MIP di supportare uno sviluppo di business a livello internazionale attraverso la standardizzazione dei processi e la centralizzazione delle principali informazioni su un unico data base, che può essere interrogato in real time grazie a tecnologie di analytics per la reportistica.

In particolare, MIP e IBM hanno creato un’applicazione sviluppata con SAP Fiori, il Calendar, completamente integrata con con l’ERP di SAP, che permette la pianificazione dei percorsi formativi dei Master, la generazione automatica degli incarichi ai docenti, la pianificazione delle aule e la stampa del calendario dei corsi. Il Calendar ha ridotto drasticamente i tempi di emissione degli incarichi, in precedenza inseriti manualmente, e gli errori derivanti da una immissione manuale dei dati.

L’introduzione di SAP rappresenta un punto di svolta nella storia della nostra scuola di business.
Nell’ultimo decennio, non solo il fatturato, ma anche la complessità gestionale sono cresciuti notevolmente. L’approccio tradizionale alla gestione delle nostre attività non era più coerente per sostenere la crescita della scuola. Quindi abbiamo scelto una soluzione di fascia alta che prevediamo accompagnerà la nostra crescita per diversi anni. Un progetto così impegnativo ha richiesto un partner di valore, quindi abbiamo identificato IBM che ci ha supportato in questo grande programma di trasformazione, fondendo efficacemente le loro competenze con la nostra conoscenza del contesto e del settore: un mix eccellente per raggiungere il successo” dichiara Federico Frattini, Dean di MIP Politecnico di Milano

Oggi sono oltre 120 i dipendenti della Business School di 11 nazionalità diverse, più di 15.000 gli alumni della community, migliaia gli studenti provenienti da 68 Paesi. A questi si aggiungono migliaia di partecipanti a corsi svolti con oltre 100 clienti aziendali di differenti settori. Un ecosistema quindi in costante ampliamento.

La standardizzazione dei processi e la centralità dei dati hanno richiesto al MIP una revisione dell’operatività e degli strumenti a supporto del lavoro quotidiano, e hanno offerto il vantaggio di poter controllare in modo efficace tutte le informazioni.

IBM collabora da tempo con il Politecnico di Milano su diversi fronti, per lo sviluppo delle competenze digitali, per la formazione aziendale, per preparare i giovani ad affrontare uno scenario tecnologico in costante e profondo mutamento. Questo progetto è una ulteriore conferma di una solida partnership che aiuterà il MIP ad essere ancora più competitivo in ambito internazionale ampliando il proprio network offrendo servizi d’eccellenza a studenti e imprese” – dichiara Enrico Cereda, Presidente e AD di IBM Italia

Nello specifico, le aree coinvolte del progetto sono l’Amministrazione, Finanza e Controllo, Ciclo Passivo e Ciclo Attivo. Le anagrafiche del Ciclo Passivo sono state arricchite dei dati relativi alla Docenza e di tutti i controlli necessari per la gestione della Pubblica Amministrazione. L’acquisto della cancelleria, voce di costo rilevante per la scuola, è stato automatizzato mediante un’integrazione on line con il principale fornitore.
L’architettura relativa al Ciclo Attivo è stata completamente rivista per permettere un’integrazione in real time con il sistema di CRM che genera le anagrafiche, i sistemi di e-commerce e il provider che gestisce la fatturazione elettronica.

Prossimamente sono previste nuove evoluzioni di questo progetto, da un lato per poter rendere più efficace l’automazione di alcuni processi e dall’altro per aumentare ulteriormente l’efficacia delle attività di business.

La collaborazione tra il MIP e IBM, socio sin dalla sua costituzione, è di lunga data.

Insieme, ad esempio, hanno sviluppato l’International Master in Business Analytics and Big Data (BABD), un programma innovativo dove teoria e pratica sono strettamente connesse attraverso il supporto continuo di aziende e partner internazionali. Inoltre, IBM è partner e contribuisce con interventi anche al corso principe International Full Time MBA, oltre che nell’International Master in Omnichannel Marketing and consumer analytics.